Villa San Giovanni. Le istituzioni hanno ricordato il giudice Scopelliti, il "silenzio" della figlia

Villa San Giovanni. Le istituzioni hanno ricordato il giudice Scopelliti, il “silenzio” della figlia

Dario Rondinella

Villa San Giovanni. Le istituzioni hanno ricordato il giudice Scopelliti, il “silenzio” della figlia

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giovedì 10 Agosto 2023 - 09:22

"Chiedo scusa a Papà e a mia figlia perché in questi trentadue anni non sono riuscita a fare abbastanza per far comprendere l'importanza della verità"

VILLA SAN GIOVANNI – “Manteniamo viva la memoria di un figlio di questa terra che ha sacrificato la sua vita per la tutela della legalità. Siamo rammaricati che a distanza di 32 anni non sono stati trovati i responsabili, per noi è doveroso, quindi, mantenere vivo il ricordo di questo grande uomo, fungendo, quindi da stimolo, per proseguire le indagini”. Sono le parole del sindaco facente funzioni di Reggio Calabria, Paolo Brunetti, a Piale di Villa San Giovanni, dove ieri è stato commemorato il giudice Antonino Scopelliti, ucciso il 9 agosto di 32 anni fa tornato per trascorrere le vacanze. Antonino Scopelliti era sostituto procuratore generale in Corte di Cassazione e avrebbe dovuto rappresentare l’accusa contro gli imputati del maxiprocesso di mafia a Palermo. Secondo i pentiti Lauro e Barreca, sarebbe stata la cupola di Cosa Nostra a chiedere alla ‘ndrangheta di ucciderlo, in cambio di un intervento per far cessare la “guerra di mafia” a Reggio Calabria.

nino scopelliti

“In un primo momento avevo pensato di non intervenire – ha aggiunto Brunetti – ma il peso della fascia tricolore che indosso, come Istituzione, mi pone degli obblighi morali ed umani, di rappresentanza di una comunità che ha voglia di riscatto e ha voglia di identificarsi in un grande uomo di Stato, quale è stato Antonino Scopelliti.

“Saremo sempre al fianco della Fondazione – ha affermato – guidata dalla figlia del giudice, Rosanna, per mantenere vivo il suo ricordo e supportando ogni iniziativa utile affinché si tenga in vita, non solo il ricordo del giudice, ma anche tutte le numerose attività di legalità indirizzate ai giovani e non solo. Il ricordo l’impegno del giudice Scopelliti – ha concluso Brunetti – devono rimanere sempre al centro del nostro agire quotidiano, di uomini e di amministratori pubblici”.

ROSANNA SCOPELLITI: “CHIEDO SCUSA A PAPA’, CHIEDO SCUSA A MIA FIGLIA”

Un anniversario in cui la figlia, Rosanna Scopelliti, presidente della Fondazione che porta il nome del padre, ha lanciato un messaggio chiaro, in quanto a distanza di trent’anni mandanti ed esecutori, non hanno ancora un volto “Le parole sono finite. È finita la pazienza, è finito il tempo della speranza, il tempo della fiducia. Oggi rimarrò in silenzio. Vi prego di rispettare la mia scelta”. “Dieci, venti trenta trentadue gli anni in cui si è cercata verità e giustiziaTrentadue i colpi inflitti alla nostra voglia di resistere, di crederci, di avere fiducia ancora e ancora e ancora. Trentadue ulteriori colpi inflitti alla memoria di un magistrato, un Uomo che ha servito questo Paese con passione e impegno. Chiedo scusa a Papà, chiedo scusa a mia figlia perché evidentemente in questi trentadue anni non sono riuscita a fare abbastanza per far comprendere l’importanza della verità, la necessità di ottenere delle risposte in tempi celeri dalla magistratura. Chiedo scusa perché ancora oggi si fatica a comprendere che il sacrificio di Antonino Scopelliti appartiene al Paese e non alla nostra famiglia”.

BOMBARDIERI: “IL NOSTRO SFORZO PROSEGUIRA’ FIN QUANDO AVREMO UNO SPIRAGLIO”

Giovanni Bombardieri

“È importante essere presenti anche perché è un esercizio di memoria, un anniversario importante perché si tratta di un servitore dello Stato che nella sua terra ha perso la vita per mano criminale. Sui tempi lunghi, come dico sempre, si tratta di fatti perpetrati molti anni addietro, la cui ricostruzione ci sta richiedendo tempi che sono dovuti ad accertamenti ancora in corso, con attività di particolare natura tecnica per i riscontri. Purtroppo non è facile, anche se è importante, provare a ricostruire ed accertare quanto è avvenuto e le responsabilità”. Ha dichiarato il procuratore capo della Repubblica di Reggio Calabria, Giovanni Bombardieri, all’agenzia Dire, presente anche lui a Piale di Villa San Giovanni . “Gli accertamenti – ha aggiunto – riguardano l’arma e hanno richiesto un percorso tecnico molto articolato, è una arma di particolare natura, anche per le condizioni in cui è stata rinvenuta. Occorrono delle verifiche che non lascino dubbi, ombre su una ricostruzione deve essere “la ricostruzione”, non una ipotesi”. “Posso dire a Rosanna Scopelliti – ha concluso – che il nostro sforzo è continuo e proseguirà fin quando avremo uno spiraglio che ci consenta di proseguire gli accertamenti. Non possiamo fare promesse e non sono solito farne, ma – conclude – posso garantire lo sforzo massimo del nostro ufficio”.

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