Pesante condanna in primo grado, emessa oggi dal Tribunale, per un pensionato che, una volta rimasto vedovo, aveva cominciato a rivolgere le sue attenzioni sessuali alla nipotina neppure adolescente. I giudici hanno condannato il settantottenne a 9 anni. Il pubblico ministero Stefania La Rosa aveva chiesto una condanna più severa. La famiglia della bimba è stata assistita dall'avvocato Cinzia Fresina.
L'uomo è stato arrestato dalla Polizia nel 2014 ed è andato ai domiciliari dopo che la bambina ha trovato il coraggio di raccontare alla famiglia quei pomeriggi col nonno trasformatisi in un incubo. Un incubo andato avanti per almeno tre anni. In più episodi il nonno, dopo essere andato a prendere la bimba – la prima volta aveva appena 10 anni- al doposcuola, l'aveva portata a casa, aveva abbassato le tapparelle e aveva cominciato ad abusare di lei, palpandole il seno e appoggiandole addosso il pene.
La ragazzina ha cominciato ad accusare malesseri psicologici e aveva qualche problema ad interloquire con i familiari, fino a quando, all'ennesima crisi di pianto, non ha raccontato ad una parente, poi alla madre, di essere stata violentata "da uno della famiglia". Con molta insistenza i genitori sono riusciti a farla confessare apprendendo che si trattava del nonno. Oggi i giudici hanno trovato fondate le prove contro l'anziano, e lo hanno condannato.
(Alessandra Serio)