LovME Fest 2016. Iter della sera, per chiudere in bellezza

Siamo ormai ai giri finali, i motori si stanno scaldando e manca davvero poco all'apertura dei cancelli. Anche quest'anno forte Ogliastri ospiterà il LovME Fest, la giovane kermesse culturale ed artistica che giovedì 2 giugno animerà il panorama messinese. Il programma, diviso tra mattina, pomeriggio e sera, è stato analizzato solo nelle prime due parti, non resta che descrivere ciò che accadrà non appena il sole sarà calato sul bellissimo palcoscenico naturale.

La musica, di qualsiasi genere ed interpretazione, sarà padrona assoluta dello spazio, addirittura in espressione libera in due "aree": il main stage e la vinyl zone. Partendo dalla zona dei due piatti, per così dire, saranno vari i dj, anche di fama europea, che si esibiranno dietro la consolle e la maggior parte di loro è proprio messinese. Animeranno quindi il mixer, accompagnati dalla voce di Davide Cantale, Bucca, Buffo, De Domenico, De Luca, Duca, Fiore, Francica, Frisone, Grasso, Gugliandolo, Musolino, Pidalà, Rampello, Ricca, Rodio, Santoro, Signoriello, Ursino, Zappalà, Vetrano e, per un tocco decisamente professionale e d'esperienza, Mario Tumino e Leo Lippolis.

Sono diversi, inoltre, i solisti o le band, anche di peso nazionale, che si esibiranno davanti alla platea. I Ka Jah City, messinesi, esporranno le loro competenze nei generi ska e reggae, i The Syndrome, di Reggio Calabria, prenderanno la scena con il loro power funk; gli Hellettrik, catanesi, avranno modo di dar vita al lava – stoner, al blues ed all'alternative. I Timboscica, di Barcellona Pozzo di Gotto, invaderanno il campo con un po' di alternative rock e psychedelic rock.

Sarà poi la volta di due big della scena Reggae, due veri volti d'importanza nel genere: Babaman (specializzato anche nel ramo dell'hip hop) e Mama Marjas (contaminata anche dalla black music). Il primo, milanese, ha realmente formato i dischi di una generazione, creando un vero e proprio spaccato nella cultura musicale italiana dei ragazzi. La seconda, di Taranto, è stata apprezzata anche fuori dall'Italia e dall'Europa, riuscendo a sbancare nei club più importanti della penisola. Ogni orecchio avrà il suo contrappunto, non ci sono più scuse, il LovME Fest 2.0 è sempre più un evento a cui mancare sarebbe un sacrilegio.

Claudio Panebianco