Zes Sicilia Orientale, è vera partenza? Messina mette i puntini sulle i

Zes Sicilia Orientale, è vera partenza? Messina mette i puntini sulle i

Alessandra Serio

Zes Sicilia Orientale, è vera partenza? Messina mette i puntini sulle i

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martedì 05 Luglio 2022 - 07:02

Al primo incontro operativo del Commissario della Zes con gli stakeolder messinesi vengono fuori tutti i nodi da sciogliere

MESSINA – Il prossimo appuntamento è già stato fissato: è il 28 luglio e servirà a entrare nel vivo della progettazione. Lo ha annunciato il sindaco di Messina Federico Basile alla tappa messinese del roadshow “La Zes incontra i territori”, organizzata da Sicindustria e Camera di Commercio, primo incontro ufficiale tra il commissario della Zes Sicilia Orientale e i rappresentanti delle forze economiche e politiche messinesi. Il neo primo cittadino e sindaco metropolitano ha aperto il tavolo ospitato dalla Camera di Commercio poi ha abbandonato l’incontro, cedendo il posto all’assessora Dafne Musolino.

I vincoli ai progetti

A puntare il dito al cuore dei problemi ci hanno pensato quindi il presidente di Sicindustria Messina Pietro Franza e il presidente della Camera di Commercio Ivo Blandina: “L’opportunità che le Zes portano in dote è importante, ma rischia di essere resa vana se non si affrontano in modo risolutivo due questioni su tutte: il degrado delle nostre aree industriali e il nodo delle autorizzazioni. Per quanto riguarda la prima questione, Messina conta tre aree industriali con problematiche di funzionamento incredibili, ovvero Larderia, Giammoro e Villafranca. Come farà l’Irsap a fare funzionare queste aree se non ha una governance e neanche la disponibilità economica per portare avanti gli investimenti necessari? Sarebbe possibile un intervento del commissario Zes per realizzare le infrastrutture necessarie nelle aree industriali e creare collegamenti efficienti tra le reti di trasporto?“, ha detto Franza, ricordando che per esempio a Giammoro c’è già un ufficio doganale che potrebbe rappresentare la base di avvio della zona franca.

Le bonifiche ambientali

Il leader degli industriali ha sollevato anche il problema ambientale: “Il secondo e annoso nodo è quello relativo alle autorizzazioni ambientali che continuano a tenere bloccati investimenti importanti e con essi lo sviluppo della nostra provincia. Il rischio è quindi che oggi si parli delle Zes, ma poi nel momento in cui una impresa voglia investire, non ci siano le condizioni per accogliere l’investimento”, ha detto Franza.

Problematiche rimarcate da Blandina, che ha sottolineato le difficoltà create proprio dalle perimetrazioni delle aree e dal nodo bonifiche ambientali. Blandina ha poi spinto sulla necessità “strutturare un unico ufficio dove gli imprenditori che vogliono investire possano incontrare tutti i soggetti istituzionali coinvolti, in una logica di sinergia”. Una strada già intrapresa con l’Irsap che alla Camera di Commercio ha già un suo sportello, e che Blandina si augura possa attuarsi anche con la struttura operativa della Zes.

Obiettivo sviluppo sostenibile

“L’obiettivo infrastrutturale, anche grazie agli investimenti connessi al Pnrr e alla prossima programmazione europea – ha risposto il commissario Zes per la Sicilia Orientale, Alessandro Di Graziano – è quello di contribuire ad integrare la rete logistica connettendo al meglio i porti con il territorio di riferimento e migliorando l’offerta delle aree retroportuali in termini di servizi e funzioni. Processi e azioni che devono essere inquadrate all’interno di una visione di sviluppo sostenibile e condivisa del territorio che permetta di rafforzare le realtà produttive che già in esso insistono e di attrarne altre, aggredendo tutti gli aspetti che storicamente hanno rappresentato le maggiori criticità per gli investitori”.

All’incontro hanno preso parte anche il project manager Zes Sicilia Orientale, Massimo Cartalemi, il segretario della Camera di commercio di Messina, Paola Sabella; il direttore Servizi InfoCamere Giuseppe Tramontana, il direttore di Irsap Gaetano Collura e il Presidente dell’Autorità Portuale dello Stretto, Mario Paolo Mega.

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