VIDEO Parla la 18enne picchiata a Giampilieri. Dove le telecamere non funzionano da anni. E l'aggressore agisce ancora indisturbato
Di Alessandra Serio, riprese e montaggio di Silvia De Domenico
MESSINA – È una mattina come tante e la diciottenne Lidia (il nome è di fantasia) aspetta il treno che la porterà a scuola in centro. Quel giorno sarà per lei un incubo difficile da dimenticare. Mentre racconta di essere stata picchiata da uno sconosciuto le trema ancora la voce e preferisce camuffare i tratti.
Ma non vuole lasciarsi sopraffare dalla paura, malgrado l’esperienza da incubo: “Continuo la mia vita di sempre”, risponde convinta.
Tutto è avvenuto sotto gli occhi indifferenti dei presenti, racconta la diciottenne: “Soltanto un altro giovane si è avvicinato”.
È successo alla stazione ferroviaria di Giampilieri Marina. Dove da tempo le telecamere non funzionano, malgrado sia quotidianamente affollata di pendolari e studenti, un vero e proprio “capolinea” per i tanti e numerosi villaggi dell’area jonica.
Chi ha colpito è ancora indisturbato e invece dovrebbe iniziare una terapia
La madre svela di aver saputo, quando ha raccontato l’episodio ai vicini, che situazioni simili erano già avvenute in zona, tutte debitamente segnalate. Ma chi ha colpito è ancora indisturbato e, se fino a quel giorno non aveva fatto male a nessuno, adesso appare più violento.
Ora i residenti chiedono più sicurezza nella stazione e un intervento sul possibile responsabile. Nessuno gli augura interventi repressivi, sembra chiaro che si trattI di un soggetto instabile. Ma l’escalation di violenza rende urgente l’avvio di un percorso terapeutico. Prima che possa degenerare in tragedia. Assago docet.

Siamo alle solite: se non ci capita direttamente siamo tutti “indifferenti”!!
Purtroppo è un problema molto attuale, la vita di relazione deve, sottolineo “deve” insegnarci ad essere partecipi quindi non giriamoci dall’altra parte, ma interveniamo, non diamola vinta ai bulli, ai pervertiti, ai ladri, violenti ed infami.
Il discorso vale anche e soprattutto per chi ha il dovere di tutelare i propri concittadini per cui, se FS non provvede al ripristino delle telecamere, se ne faccia carico il Comune, rivalendosi in danno verso FS. Poi sono certo che il Questore, d. ssa Ioppolo, saprà essere pronta alla bisogna. Non aspettiamo che avvenga l’irreparabile…
Assurdo… episodi che si ripetono…. telecamere che non funzionano….
Prima di stabilire che è un instabile con problemi psichici, fermiamolo. Cosa aspettano a riattivare le videocamere? Che uccida oltre a picchiare?
Il treno è un mezzo prezioso per chi vive in periferia sud. Potrebbe essere usato da molti più pendolari, eppure ci sono parecchie resistenze anche per ragioni di sicurezza. Se accadono episodi come questo in stazioni tutto sommato frequentate, si capisce bene perché si abbia timore ad utilizzare le altre intermedie, come quella di Gazzi, ad esempio.
La cosa grave è che nessuno abbia fatto nulla. A che ora è successo? Ancora nessuno si mette di punta per strada e nelle zone vicino la stazione? Avere una descrizione dell’individuo, aiuterebbe, anche per mettere in guardia le altre persone che viaggiano con il treno.