Gli autori dei furti avrebbero agito prevalentemente nelle ore serali, selezionando perlopiù Fiat Panda come obiettivo
BAGNARA CALABRA – I carabinieri hanno eseguito sei misure cautelari, quattro arresti agli domiciliari e due obblighi di dimora, nei confronti di altrettante persone residenti tra Rosarno e la provincia di Vibo Valentia. Le indagini, avviate nel giugno 2024, in seguito ad un tentato furto di un’autovettura in pieno centro a Bagnara Calabra: una Fiat Panda danneggiata e abbandonata sul posto dopo il fallimento del colpo.
Da quell’episodio è scaturita un’attività investigativa complessa e articolata, protrattasi per oltre sei mesi, che ha permesso di ricostruire un quadro indiziario relativo ad almeno dieci episodi di furto e tentato furto di auto, consumati tra Bagnara Calabra, Scilla e Pizzo Calabro durante i mesi estivi. Secondo quanto emerso dalle indagini poste in essere dai militari dell’Arma, gli indagati si sarebbero mossi adottando un modus operandi ben collaudato: infatti avrebbero agito prevalentemente nelle ore serali, utilizzando veicoli a noleggio per ridurre i rischi di identificazione, selezionando perlopiù Fiat Panda come obiettivo.
Una volta individuato il veicolo da rubare, in pochi minuti sarebbero riusciti a forzare serrature e cilindri di accensione tramite l’utilizzo di centraline elettroniche modificate, strumenti ormai noti nei furti d’auto.
Le autovetture sottratte venivano successivamente trasferite nella Piana di Gioia Tauro, dove venivano smontate per alimentare il mercato nero dei pezzi di ricambio, oppure cedute intere a terzi a fronte di somme di denaro inferiori rispetto al reale valore di mercato.
Un ruolo decisivo per lo sviluppo dell’indagine lo ha avuto anche il coraggio di un cittadino che, armato solo del proprio cellulare, è riuscito a riprendere i momenti cruciali di un tentato furto. Le immagini, fornite ai Carabinieri, si sono rivelate determinanti per avviare un lavoro di riconoscimento e riscontro.
Le ipotesi di reato formulate a carico degli indagati, tra cui anche alcuni giovani, molti dei quali già noti alle forze dell’ordine per precedenti specifici, sono a vario titolo furto aggravato, tentato furto aggravato in concorso e ricettazione. Il valore stimato della refurtiva trafugata ammonta a diverse decine di migliaia di euro, tra veicoli interi e parti meccaniche immesse illecitamente sul mercato parallelo.
Inoltre, all’esito della perquisizione posta in essere nell’abitazione di uno degli arrestati, lo stesso è stato trovato nella disponibilità di circa 600 grammi di marijuana e circa 1000 euro in contanti. Dopo le formalità di rito, l’uomo è stato dichiarato nuovamente in stato d’arresto unitamente alla compagna e sottoposti entrambi agli arresti domiciliari.
