I lavori dureranno 6 mesi. Ecco cosa prevede il progetto
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Un nuovo parco urbano al posto della baraccopoli. Camaro Sottomontagna cambierà volto. Fra sei mesi le baracche saranno solo un vecchio ricordo e si potrà passeggiare immersi nel verde. Ci sono voluti tre anni per assegnare le case alle 65 famiglie che vivevano sotto il ponte della ferrovia e un altro anno per completare le demolizioni. Oggi l’area è completamente sgombera e l’ufficio commissariale al Risanamento l’ha riconsegnata al Comune di Messina.
Un parco al posto della baraccopoli sotto il ponte
“Raccogliamo i frutti di un lungo lavoro iniziato nel 2021”, racconta il sub commissario Santi Trovato. “L’ingresso in città cambierà aspetto. Chi arriverà a Messina dallo svincolo autostradale di Messina Centro non vedrà più le baracche ma una grande area verde”, continua il sindaco di Messina Federico Basile.
I lavori dureranno 6 mesi. Ecco cosa prevede il progetto
Le due aree da una parte e dall’altra del ponte ferroviario saranno collegate solo da un solo arco, quello centrale, mentre gli altri non saranno percorribili. Nell’area ci saranno spazi verdi, arredi urbani, percorsi pedonali, una nuova illuminazione, zone ombreggiate, aree fitness e giochi per bambini, spazi inclusivi e accessibili a tutti. “I lavori dureranno 6 mesi e poi l’area sarà restituita alla città”, il direttore generale Salvo Puccio racconta come cambierà volto Camaro Sottomontagna.
Vedi qui la galleria fotografica del progetto
Poca erba per cortesia o sarà impossibile da gestire e pulire.
Aiuole si prati no o si trasformerà presto in un letamaio difficilmente ripulibile.
Noto che tutti questi spazi che si stanno recuperando per destinarli a parchi per la cittadinanza, sono “arredati” con panche che per la loro forma richiamano certe scene di allineamento di bare dopo una catastrofe.
Fra l’altro la presenza di spigoli, considerato che soprattutto questi spazi sono destinati ai bambini per i loro giochi all’aria aperta, costituiscono grave pericolo per la loro incolumità.
Suggerirei di realizzare delle panche a forma di lettera dell’alfabeto, caratterizzando ogni parco con lettere diverse rendendoli originali e più sicuri per l’incolumità dei bambini e non solo.
Basta un po’ di fantasia per renderli più sicuri e più interessanti,
Evitate che poi vi stazionino drogati, prostitute, magnacci, spacciatori, criminalità varia.
Scusate, ma nessuno si preoccupa dell’area, sempre facente parte del ponte, che si trova di fronte a questa?
Dove si sta creando una discarica sempre più grande e un ferrovecchi ormai da anni fa il bello e cattivo tempo. Il quale, dopo aver distrutto la strada adiacente, adesso si è introdotto direttamente nell’area sotto al ponte distruggendola e riempiendola di ogni schifo e rifiuto.
Iniziativa lodevole, ma già immagino quest’ area depredata e vandalizzata da quella parte di società che non vuole saperne di civilizzarsi e di rispettare le regole e il prossimo.
Verrà frequentata dagli stessi che invadono i colli sarrizzo e che lasciano quintali di spazzatura in mezzo all’ erba, dagli stessi che si liberano del frigorifero sulla panoramica, quelli che parcheggiano, anche in doppia fila nella rotonda ponte zaera
Ripeto considero questa iniziativa lodevole, ma sono soldi e tempo sprecato per una città che non cambierà mai nella mentalità e nelle abitudini cavernicole.
Manutenzione a MessinaServizi?
Male mi sento
A MESSINA SI COSTRUISCONO PARCHI O PARCHEGGI……
Faranno un parco come tutti quelli che già abbiamo. Poi lo abbandoneranno a se stesso e sarà l’ennesimo posto degradato della città. Fanno gli annuci, ma i fatti ci dicono che sono soltanto fumo negli occhi! Io non credo a questa gente inconcludente! Sono scarsi, fanno le cose tanto per dire, spendono fiumi di denari e poi non fanno la manutenzione!
Sarà una perla data ai porci, la civiltà non è un vocabolo messinese. Se si aspetta manutenzione e controllo da parte delle amministrazioni possiamo morire di vecchiaia, se aspettiamo che la gente si civilizzi un pochino almeno per mantenere pulito e ordinato lo spazio in cui vive peggio mi sento.
La riqualificazione del tessuto urbano dovrebbe avvenire, cosi come previsto per legge, tramite concorsi di progettazione al fine di garantire la miglior soluzione di recupero dell’area. Si continua ad assistere alla realizzazione di progetti effimeri, architettonicamente sterili e poco funzionali legati a vecchie concezioni. Si continuano a sprecare reali occasioni di sviluppo e riscatto. Gli ordini professionali di architetti ed ingegneri continuano a tacere….