Il comandante Blasco: “Un onore guidare la polizia municipale di Messina” INTERVISTA VIDEO

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Marco Olivieri

Il comandante Blasco: “Un onore guidare la polizia municipale di Messina” INTERVISTA VIDEO

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domenica 03 Luglio 2022 - 07:29

La parola al nuovo comandante della Polizia municipale di Messina, Stefano Blasco: "Da palermitano, amo istintivamente questa città"

Di Marco Olivieri (riprese e montaggio di Matteo Arrigo)

MESSINA – Comandante Stefano Blasco, lei si è insediato alla guida della Polizia municipale di Messina lo scorso maggio. Che realtà ha trovato, sia all’interno del Corpo, sia come città?

“Sono due entità distinte e separate. Il Corpo si è presentato ben organizzato per tradizione e con servizi efficienti, per quanto siano risultate evidenti le differenze di considerazione e di motivazione tra reparti. La città è una metropoli che, nel complesso, mostra un recente gran lavoro di governo e di organizzazione. Il centro della città è pulito, i servizi funzionano, e ci sono ancora margini importanti di miglioramento. Si tratta di una città composita nella sua struttura urbana e con le sue complicazioni socio-economiche. Per me è una sfida professionale importante, che richiede un grande impegno quotidiano”.

I cittadini sono spesso esasperati dall’assenza di regole e sono molte le violazioni in termini di codice della strada e posteggi, ad esempio. Come intervenire?

“Le regole esistono, non sono assenti. C’è invece carenza di considerazione per le regole ma il lavoro in termini di prevenzione e repressione, se continuo e costante, paga sempre. Se la raccolta differenziata funziona, per esempio, è stato anche il risultato di un faticoso e dispendioso lavoro della Polizia municipale. Con un adeguato numero di operatori di polizia locale e forze dell’ordine, ci saranno in futuro miglioramenti importanti. In atto, si può solo richiedere il massimo impegno al personale operante”.

Lo stesso primo cittadino ha in programma di chiedere l’inserimento di nuovi agenti. Si tratta di una priorità?

“Sì. L’organizzazione ottimale sarebbe una presenza massiccia sul territorio. Con i numeri che abbiamo, ed è un problema di tutto il Meridione, questo non è facile. E si accompagna a una diffusa abitudine all’illegalità. Le regole vanno un po’ strette al cittadino medio. Questa tendenza si può combattere, con i numeri che abbiamo, con una costante azione di repressione. Non è bello sanzionare il cittadino ma una costante azione di questo tipo, è provato, indirizza il cittadino verso comportamenti più consoni e soprattutto meno pericolosi. La nostra linea guida è la sicurezza stradale”.

Il nuovo sindaco, Federico Basile, ha la delega alla polizia municipale. Come avvierà il dialogo tra primo cittadino e comandante e ci saranno richieste da parte sua in termini di funzionamento della struttura ed efficienza dell’azione?

“Il mio contributo propositivo è pienamente a disposizione del sindaco, che è l’unico organo politico e di indirizzo da cui il comandante per legge dipende. E per il quale è punto di riferimento e interfaccia con i singoli componenti del Corpo. Più che richieste, ci sarà la condivisione di obiettivi importanti già avviati e da portare a compimento, con un rapporto di incondizionata collaborazione da parte mia”.

Lo stesso sindaco ha parlato di un Corpo di polizia municipale da rafforzare in termini numerici, procedendo quando sarà possibile all’assunzione di 150 agenti…

“Il sindaco è profondo conoscitore della realtà del Corpo, essendone stato il dirigente per un buon lasso di tempo, e quindi ne conosce molto bene esigenze, limiti e problematiche. L’inserimento di nuovi agenti è di vitale importanza, considerata l’età media del Corpo. Risulta altrettanto importante lavorare sulla formazione degli agenti. Serve soprattutto favorire la qualità dell’agente medio. Essere professionisti del territorio, questo dovrebbe essere l’agente municipale, implica conoscenza diffusa degli istituti su cui ci andiamo a confrontare giorno per giorno, senso del dovere e senso di appartenenza alla comunità. Senso di appartenenza anche se si viene da fuori, come nel mio caso. Oltre che pubblici ufficiali, bisogna sentirsi messinesi. Messinesi che lottano giorno per giorno per affermare buone regole e legalità”.

Quali sono i maggiori aspetti critici che affronta nel suo lavoro da quando si è insediato qui?

“L’eterogeneità del territorio urbano è una caratteristica della città. E vi sono realtà in cui controllarlo va molto oltre l’ordinario. Inoltre, vi è poca attenzione, da parte di molti, al rispetto del codice della strada. Un aspetto che significa pericolo per cose e persone. E che richiede uno sforzo in termini numerici che in atto, a fatica, si riesce a portare avanti. Ma che è doveroso sostenere. Per il resto, quello della polizia municipale è un particolare settore che non è mai esente da critiche, siano esse fondate o semplicemente strumentali”.

Annona, infortunistica, contravvenzioni, sezione tributi: come potenziare l’azione?

“In questo campo serve potenziare certo il personale, ma va data grandissima rilevanza alla sua formazione. I vigili non devono essere numeri o pedine da dislocare, ma professionisti del territorio. Va dato risalto anche alla qualità del servizio, che deve crescere, soprattutto tra le nuove leve. Si tratta di servizi specialistici in cui preparazione ed esperienza fanno la differenza e vanno adeguatamente valorizzate”.

Legalità e città a misura di persone sono possibili? Può nascere in tal senso un rapporto nuovo con il cittadino?

“Se un cittadino ama la propria città, ne accoglierà lieto le regole determinate dalle leggi e da chi le governa. L’amore per la città, e non solo per la propria sfera individuale, fa sempre la differenza”.

Ci racconti qualcosa del comandante Blasco come persona…

“Lascerei più questa risposta a chi ha modo di conoscermi. Vivo tenendo un profilo basso, ma faccio quel che devo con la giusta determinazione, senza soverchio timore di mettermi in gioco. Essere dirigente in una città come Messina è un altissimo onore che esige altissimo impegno”.

Che impressioni ha avuto di Messina?

“Una città incantevole e ricca di storia che porta con sofferenza, ma anche con legittimo orgoglio, le sue ferite. Da palermitano, amo istintivamente questa città. Sarò messinese ogni giorno in cui sarò qui”.

Un messaggio ai cittadini?

“Che non ci vedano come il nemico. Le regole servono a tutti per assicurare una pacifica convivenza”.

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4 commenti

  1. GiuseppeDaMessina 3 Luglio 2022 11:30

    Invito il Comandante ad effettuare giri in incognito in città per vedere da cittadino la realtà della viabilità messinese. In bocca al lupo e buon lavoro

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  2. Complimenti per la sua analisi e grazie per le belle parole. A Messina c’è molto da lavorare ma il compito non è proibitivo (…al contrario di altre realtà non vedrà mai un automobilista messinese sfrecciare nella corsia del tram). Buon lavoro comandante….!!!

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  3. Comandante auguri per Lei e per Messina …

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  4. ..un invito accorato…faccia lavorare con impegno il suo personale.. che siano ligi al dovere…basta questo

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