Prende forma il villaggio con casette di legno in via Laudamo. Ecco i primi addobbi natalizi in città
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Arrivano gli alberi di Natale nelle piazze della città. I primi ad essere montati sono stati quelli di piazza Unione Europea, piazza Lo Sardo e Cairoli. Ai piedi di Palazzo Zanca sorgerà poi un percorso fatto di piantine verdi e fiori rossi con delle fontane all’interno e un grande albero che guarda il mare.
A piazza Lo Sardo, da poco riqualificata, sono stati posizionati i vasi con gli alberelli. In via Laudamo le prime casette di legno del villaggio di Babbo Natale. A piazza Cairoli piante di aghifoglio, un grande albero di abete accanto alla palma ed è in arrivo la pista di ghiaccio.
Nelle vie della città cominciano a spuntare le prime luminarie: palline pendenti sul viale San Martino pedonale, fiocchi nell’isola di via Primo Settembre e tendine luminose in via Cesare Battisti. Vedi qui la gallery fotografica 👇🏻








Pista di ghiaccio a Cairoli, ritorna la cavolata di qualche hanno fa. Mezza piazza intasata dal rimorchio per il gruppo elettrogeno che deve garantire il ghiaccio, acque da scioglimento che scorrono a margine della piazza, tendone che limita la vista. Pessima idea e spreco di denaro, mettete qualche addobbo in più specie nelle strade secondarie ma evitate quella inutile stupidata.
Invece di piantare provvisoriamente ogni anno un albero per il Natale, perché non lo piantate definitivamente magari al posto di quella palma spelacchiata, quanti lavori e soldi si risparmierebbero oltre a non traumatizzare continuamente le piante? Ma è troppo complicato per i nostri amministratori.
I costi non sono un problema. Se già non lo sono, tra non molto iniziano a girare non stop i carro attrezzi e le multe saranno a valanga. Cosi’ sarà tutto pagato.
Innanzi tutto eviterei la fontana nei pressi del Municipio. E’ meglio fare scorrere l’acqua nelle fontanelle di casa dei messinesi. Poi realizzarei una struttura permanente in metallo da decorare a Natale con i decori tradizionali del periodo della Natività ma, dal momento che viviamo i tempi moderni e che usa molto l’albero di Pasqua, da decorare con addobbi in tinte pastello e a forma di uovo in tale periodo; poi a seguire con girasoli rigorosamente gialli e fintissimi e frutta di stagione parimenti in plastica ma realistica, poi con castagne e soprattutto cachi per l’autunno e del buon cotone idrofilo per simulare l’inverno e la neve. Si farebbe intanto un gran figurone con i turisti, saremmo un evergreen tutto l’anno, sarebbe una scelta ecologica e poi si avrebbe un bel da fare con tutto questo monta e smonta e l’indotto economico che ne verrebbe: potrammo distribuire paghe per addobbare e sdobbare l’albero e svolgeremmo così attività economica di tipo Keynesiano ( pagare per consentire di avere denaro da spendere) mettendo in moto l’economia messinese stagnante. Pensate che bello! Un piccolo gesto che attraverso il moltiplicatore economico fa grande una città!
IL TUTTO SOLO PER FARE PROPAGANDA