Fioriere, vasi, cestini dipinti a mano e citazioni colorano la Scalinata Gentarmena
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – Ai piedi del Santuario di Montalto c’è una lunga scalinata che profuma di arte e gelsomini. Un antico borgo curato dai residenti che abitano nelle casette laterali alle scale. Percorrendo via Mura dei Gentili si possono ammirare fioriere, vasi, porte e cestini per i rifiuti dipinti a mano. E poi piccole opere d’arte appese alle antiche mura riportano delle citazioni. Un’esplosione di colori unita al profumo dei gelsomini.

L’antico borgo scoperto con i “Viaggi nelle baraccopoli”
Un luogo spesso attraversato dai turisti che lo notano per caso camminando lungo la strada che porta al santuario. Avevamo attraversato la Scalinata Gentarmena esattamente un anno fa nel corso di uno dei “Viaggi nelle baraccopoli”, scoprendo inoltre una sorta di casa-bottega. Su una porta di legno in fondo alle scale, infatti, si legge: “Giru tuttu u munnu e non trovu casa mia, vegnu a Messina e trovu tuttu u munnu a casa mia“. La firma è di Mastro Lino, probabilmente un artista che racconta così il suo attaccamento alla casa, alla città, al suo mondo. Fuori dalla porta dipinta a mano ci sono piante ben curate, vasi e cestini decorati. Un tocco d’arte in quella che sulla carta è solo una baraccopoli da cancellare.
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Tantissimi grazie a chi ha pensato questa meraviglia
Ce ne fossero cittadini così… complimenti vivissimi per questa lezione di civiltà