L'Unità operativa di psichiatria ha strutturato un ambulatorio dedicato alla disassuefazione dal fumo. Con effetti su più dell'80% di pazienti
MESSINA – Ogni anno milioni di persone intraprendono il difficile percorso per smettere di fumare, una decisione cruciale per migliorare la propria salute. Per supportare chi affronta questa sfida, l’Unità operativa di psichiatria del Policlinico di Messina ha strutturato un ambulatorio di neuromodulazione dedicato alla disassuefazione dal fumo. Coordinato dal professor Antonio Bruno, associato di Psichiatria, il centro utilizza due tecniche: la stimolazione magnetica transcranica (Tms) e la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDcs). Questo approccio, sviluppato per la prima volta dal gruppo di lavoro di Bruno, rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro la dipendenza da nicotina.
“Il paziente non avverte alcuna sensazione”
Spiega Fiammetta Iannuzzo, medico psichiatra e dottoranda: “Nella stimolazione transcranica a corrente diretta (tDcs) si applicano sulla superficie del cranio mediante una cuffia degli elettrodi che veicolano correnti continue di minima intensità, a scopo neuromodulatorio. Il paziente non avverte alcuna sensazione, raramente si può avvertire un minimo formicolio sotto l’elettrodo per i primi 2 minuti di terapia e nel minuto successivo al termine della seduta. La stimolazione magnetica transcranica (Tms) è un metodo di stimolazione elettromagnetica del tessuto cerebrale, che utilizza il campo elettro magnetico creato da una bobina (coil) per depolarizzare transitoriamente i neuroni degli strati più superficiali della corteccia cerebrale”.
“Gli esenti non pagano”
Aggiunge la dottoressa. “Abbiamo avuto diversi pazienti. Più dell’80% di essi ha ridotto in maniera clinicamente significativa la quantità di sigarette fumate durante il giorno. Molti di loro hanno addirittura smesso di fumare completamente. Per effettuare il trattamento è possibile prenotarsi inviando una mail all’indirizzo psichiatria@polime.it scrivendo il proprio nome, il proprio cognome e il proprio numero di telefono. Il trattamento prevede un ricovero in regime di Day Service, quindi un accesso tramite impegnativa. Il trattamento è sottoposto al pagamento del ticket, gli esenti quindi non pagano”.