Abbiamo percorso il torrente, da monte fino al mare, documentando le numerose discariche che vi si trovano
MESSINA. Abbiamo percorso il torrente Larderia, da monte fino al mare, partendo dall’abitato di Larderia Superiore, documentando le numerose discariche che vi si trovano. La situazione è disastrosa. Una prima discarica di rifiuti si trova all’altezza dell’ingresso della Zona Asi, percorrendo la strada del fiume incontriamo buste di plastica senza soluzione di continuità. Nei pressi di contrada Barone, lì dove sorge una cappella dedicata al SS Sacramento, sono accatastati rifiuti di ogni genere, mobilia, neon, guaina per coperture e lastre di amianto. Una bomba ecologica, insomma.
Sul tema delle discariche a cielo aperto e sul lavoro di polizia municipale e Messinaservizi, Tempostretto sta dedicando molti servizi in questo periodo. Gli interventi sono quasi una tela di Penelope, dato che spesso questi comportamenti vengono reiterati.
“Chiediamo alle istituzioni che l’area venga bonificata”
A lanciare l’allarme è il consigliere della I Municipalità Mario Crottogini: “La chiesa del Sacramento era una zona frequentata dai fedeli fino a pochi anni fa, l’abbandono l’ha trasformata in discarica, chiedo che l’area venga bonificata”. Molte abitazioni insistono sul torrente, dove sono abbandonate, latte di vernici, elettrodomestici, inerti. Nei pressi della foce lo scenario non cambia, decine di pneumatici sono accatastati a pochi passi dal mare. Tutto il torrente risulta essere una bomba ecologica, aggravata dal fatto che molte persone abitano dirimpetto al fiume, a stretto contatto con discariche di materiale pericoloso. E tutto quello che non rimane sulla terra, andrà a finire in mare.