Politica

“Risposte al problema casa: ecco come interverremo” VIDEO

di Marco Olivieri, riprese e montaggio di Silvia De Domenico

MESSINA – “Avremo a disposizione circa 17 milioni di fondi per acquistare delle case. Apriremo una piattaforma: il singolo soggetto dovrà accedere e proporre il proprio immobile. Cureremo l’istruttoria, con tre tecnici per verificare i requisiti, e il Comune farà l’acquisto”. Il presidente di Patrimonio Messina Spa, Maurizio Cacace, elenca i passaggi necessari per procedere all’operazione annunciata dall’amministrazione comunale. La valutazione, per quanto riguarda l’assegnazione, spetterà al dipartimento delle Politiche sociali.

“Una scelta politica”

“Una scelta politica della Giunta, in accordo con il sub commissario al risanamento Scurria: nell’ambito della mole imponente di fondi Pinqua per il risanamento, 145 milioni, una parte già impiegati, abbiamo deciso di destinarne 23 milioni per affrontare il disagio abitativo. Un primo passo rispetto ai 300 nuclei che hanno questo problema grazie al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Puttosto che creare nuove costruzioni, vorremmo privilegiare l’acquisto di case, sloccando la stasi nel settore immobiliare e dell’edilizie oltre a sanare abusi”, dichiara a sua volta il sindaco Federico Basile. Di certo, valorizzare il patrimonio immobiliare consente di non occupare nuovo suolo pubblico e si dovrebbe puntare a un’armonia con il verde, in linea con gli obiettivi Pinqua. “Niente quartieri ghetto”, è stato invece evidenziato dal sub commissario Marcello Scurria.

Circa 250 case, minimo 45 metri quadrati e al massimo 95 metri quadrati, oltre a essere in buone condizioni. Dal presidente di Patrimonio Messina Spa, l’avvocato Cacace, a un altro legale: Vincenzo La Cava, presidente di Arismè. Spiega quest’ultimo: “L’agenzia comunale per il risanamento ha oggi in capo 85 domande d’emergenza abitativa. Per chi vive nelle zone investite dal risanamento, e non può attendere che la propria zona sia liberata dalle baracche, vivendo condizioni drammatiche, può fare richiesta come emergenza abitativa. E in questo caso interveniamo noi come Arismè. Il dipartimento di Politiche per la casa farà l’istruttoria e noi potremo evadere intanto queste 85 richieste di una casa”.