Apre le porte ai fedeli la chiesa che custodisce i corpi statuari durante tutto l'anno
servizio di Silvia De Domenico
MESSINA – La tradizione secolare si rinnova. Venerdì Santo la processione delle Barette sfilerà per le vie di Messina. Si partirà dalla chiesa Nuovo Oratorio della Pace, in via XXIV Maggio, fino all’arrivo a piazza Duomo. Per poi concludersi con il momento tanto atteso della ‘nchianata e il rientro in chiesa degli 11 corpi statuari.

La “chiesa delle Barette”
Questa mattina la “chiesa delle Barette” ha aperto le porte ai fedeli e ai visitatori, per osservare da vicino i dettagli artistici delle statue. E’ anche il giorno dell’allestimento floreale su ogni singola baretta. Un gran via vai di portatori, battitori e confrati per sistemare gli ultimi dettagli affinché tutto sia pronto per la processione di venerdì 18 aprile. All’interno della chiesa si può visitare anche la parte museale in cui sono esposte delle teche contenenti i tradizionali abiti dei portatori, dei babbaluci e delle biancuzze. Figure che sono state reintrodotte nel 2024 e che appariranno in processione anche quest’anno.

Dall’ultima cena alla bara: le opere d’arte in legno e cartapesta
Ogni baretta raffigura una scena della passione di Cristo. Dall’ultima cena alla bara. Sono tutte opere d’arte vincolate e tutelate dalla Soprintendenza. Alcune sono in legno massiccio, altre in cartapesta e altre miste. Ognuna è sollevata a spalla dai cosiddetti portatori. A scandire i tempi della processione sono i martelli dei battitori: ad ogni loro colpo, infatti, la baretta parte o si ferma. In tutto sono 250 i portatori che quest’anno solleveranno questo peso, per fede o per tradizione.

La novità: tutti i portatori indosseranno una casacca rossa
La novità della processione del 2025 è la casacca rossa che tutti i portatori indosseranno. Un bel colpo d’occhio rispetto alla tradizionale casacca bianca indossata negli anni precedenti. Mentre i battitori saranno come sempre nel loro abito scuro. Ogni baretta è affidata ad una famiglia che la tramanda di generazione in generazione. Solitamente i custodi della baretta sono anche i battitori, figli di battitori, nipoti di battitori.

Barette custodite dalla Confraternita del SS Crocifisso
A custodire le baratte è la Confraternita del SS. Crocifisso il Ritrovato, che garantisce ogni anno la processione e la sua complessa organizzazione. Venerdì Santo si partirà alle ore 18 dalla chiesa Nuovo Oratorio della Pace di via XXIV Maggio per attraversare il centro. Ad accompagnare la processione, molto sentita a Messina, saranno le bande del territorio.

Il percorso è lo stesso di ogni anno: corso Cavour, via Tommaso Cannizzaro fino a piazza Cairoli, via Garibaldi (lato monte), via I settembre e arrivo in piazza Duomo per la benedizione dell’arcivescovo di Messina. E infine il rientro in chiesa attraverso la storica ‘nchianata di via Oratorio San Francesco. Tempostretto seguirà in diretta i momenti salienti della processione.

Vedi qui il programma degli eventi della Settimana Santa a Messina.

A ‘nchianata di baretti ‘ sulla Via Oratorio San Francesco, ex Via Oratorio di San Francesco delle Stimmate, con inizio sul Corso Cavour e fine sulla via XIV Maggio, scanditi dal colpo secco di martello,così per noi familiare. Il momento più drammatico è, senz’altro, la salita della Varetta della Madonna ,dopo quella del Cristo morto, adagiato su un giaciglio, accompagnata dal grido “Viva Maria, Viva Maria Addolorata”. .