"Rappresentavano un pericolo per i cittadini": sono stati abbattuti e sostituiti gli alberi malati o a rischio caduta
Di Silvia De Domenico
MESSINA – Il polmone verde dell’Annunziata è chiuso al pubblico da almeno due settimane. Sul cancello verde si legge “la villa rimarrà chiusa per lavori di potatura”. Oltre alla potatura ordinaria però è stato necessario abbattere alcuni alberi per ragioni di sicurezza. E’ quanto spiega la presidente di Messina Servizi Maria Grazia Interdonato. “Un intervento che non si faceva da anni”, racconta raggiunta al telefono. “Si è reso necessario abbattere e sostituire nell’immediato gli alberi malati o a rischio caduta. Negli ultimi tempi, infatti, il dipartimento comunale segnalava spesso la caduta di grossi rami che rappresentavano un pericolo per la cittadinanza”.
I nuovi alberelli abbattuti dal parcheggio selvaggio
Da due settimane, quindi, si lavora per la riqualificazione e messa in sicurezza di Villa Sabin. Gli interventi di potatura proseguiranno almeno per un’altra settimana e la partecipata conta di riaprire i cancelli alla città entro Pasqua. I lavori rientrano nel contratto di servizio che Messina Servizi ha con il Comune di Messina ed è stato concordato con il dipartimento comunale competente. Allo stesso tempo sono presenti 12 squadre dedicate alla potatura sparse per tutta la città, oltre a quelle dedicate alla scerbatura. Fra gli interventi di potatura rientrano anche quelli di sostituzione delle vecchie ceppaie con nuovi alberelli, spesso vittime dei parcheggi selvaggi. Il nostro giornale, infatti, ha più volte segnalato (leggi qui) auto parcheggiate a ridosso dei piccoli alberi, anche a poche ore di distanza dalla loro piantumazione.
Sarebbe bello se l’Amministrazione Comunale prevedesse di dotare questa Villa, l’unica della zona nord, di giochi attrezzati per i bambini. Sicuramente potrebbe diventare un centro ricreativo, così come lo è la Villa Mazzini. Chissà….
Sul sito del comune gli interventi erano annunciati per I soli giorni dal 12 al 14 marzo. E poi c’è da chiedersi se era necessario interdire la fruizione di tutta la villetta per un mese (speriamo) per interventi che potevano essere fatti per settori. È prevalsa la soluzione più penalizzante per i cittadini che già scontano l’incertezza degli orari di apertura (sono indicati solo quelli per “estate” e “inverno”).
Ormai è passato un mese ma di riapertura non c’è l’ombra. È possibile sottrarre ai cittadini con tanta leggerezza uno dei pochissimi spazi verdi della città? Qualcuno verifica quali “lavori” stanno facendo?