I lavoratori Servirail si arrampicano sul campanile. Buzzanca scrive a Monti

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I lavoratori Servirail si arrampicano sul campanile. Buzzanca scrive a Monti

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venerdì 25 Maggio 2012 - 08:14

Nuova mattinata di protesta dei dipendenti degli ex treni notte che chiedono sicurezza per il loro futuro occupazionale. Nota dell'Ugl: "Lavoratori abbandonati al loro destino". Oceano: "Irresponsabilità della politica"

Nuova esasperata protesta da parte dei lavoratori dei treni notte ex Servirail. Da questa mattina (ore 9.45), una nutrita delegazione di dipendenti è salita sul campanile del Duomo chiedendo «lavoro». Il personale prima impiegato nel servizio notturno sui treni a lunga percorrenza, qualche settimana fa aveva occupato il binario 8 della stazione centralE di Messina, bloccando per un’intera giornata i treni da e per Roma. Oggi si torna a manifestare. I dipendenti sembrano infatti ben poco convinti dalla soluzione individuata da Rfi che prevede il reinserimento di un treno per Milano, di cui peraltro non si ha ancora notizia. La richiesta dei lavoratori è invece quella di poter essere riassunti in altri settori della società di trasporto pubblico.

Al coro delle proteste si aggiunge anche quello dell’Ugl, attraverso il suo segretario provinciale, Felice Panebianco: “Continua purtroppo il triste e sconfortante balletto in merito alla sorte degli ex-lavoratori Servirail, fatto di proposte inconcludenti, riunioni coi massimi vertici aziendali e ministeriali annunciate e poi rinviate, assenza delle istituzioni preposte. Lavoratori abbandonati al loro destino, con l’unica colpa di non rientrare nel progetto nord-centrico messo in atto negli ultimi 15 anni da Trenitalia. A questo aggiungiamo il taglio delle corse della metroferrovia; il fallimento (scientificamente voluto) del collegamento diretto con l’Aeroporto dello Stretto; il taglio delle risorse per i trasporti con le Eolie; la mancanza del doppio binario (figurarsi l’AV!) con Catania e Palermo (dotate di aeroporti…) ed ecco come queste singole tessere vadano a comporre un mosaico di fallimenti che ci vede sempre più relegati agli angoli dell’impero, come qualcosa di inutile e dannoso da nascondere. Fallimenti figli della ignavia e della incapacità della nostra classe dirigente. Ma dove è finito il nostro orgoglio? Dove è finito soprattutto l’orgoglio di coloro che sono stati investiti dell’onore massimo, quello di rappresentare, in Regione come in Parlamento, la nostra bellissima terra? Se non siete in grado o non volete tutelare il nostro territorio, dimettetevi. Di “treni” purtroppo ne abbiamo persi fin troppi”.

Sulla vicenda interviene anche il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano: “Lavoratori portati alla disperazione e costretti dalla irresponsabilità della politica a gesti eclatanti. Continui rinvii, notizie contraddittorie e preoccupanti ci consegnano un quadro nel quale il ripristino del treno è tutt’altro che certo e, soprattutto, non offre alcuna garanzia sul terreno occupazionale. Il continuo rinvio del confronto del Governo e di FS col sindacato dimostra arroganza e disprezzo per il nostro territorio. L’assenza o le pallide prese di posizione da parte della deputazione e degli amministratori locali dimostrano ancora una volta come la classe dirigente di questa regione e di questa provincia sia assente e irrilevante nella tutela dei bisogni e dei diritti dei cittadini. Le vertenze si sommano le une alle altre senza individuare soluzioni. Non sono soltanto i ritardi negli stipendi i problemi, non sono una soluzione gli annunci. Ai tavoli, con questi interlocutori, continua a mancare la capacità di ascolto. C’è bisogno di una mobilitazione generale capace di rivendicare risposte.”

Intanto il primo cittadino dopo aver ricevuto stamani la comunicazione da parte del direttore centrale risorse umane di Ferrovie dello Stato, Domenico Braccialarghe, dello spostamento al 4 giugno del preannunciato incontro del 30 maggio a Roma per la vertenza Servirail, ha inviato al presidente del Consiglio, Mario Monti, ed al ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, una lettera per ribadire la forte preoccupazione per la vicenda degli 85 ex lavoratori messinesi della Servirail Wagons Lits.
“Da alcuni anni si assiste – scrive – ad una costante riduzione del servizio di trasporto pubblico nello Stretto, attuata dall’Azienda Ferrovie dello Stato, mediante la riduzione di numerose corse di navi traghetto e treni sino ad arrivare al 2010 alla decurtazione dei treni notte, che garantivano la continuità territoriale tra la Sicilia ed il Continente. La Commissione trasporti della Camera dei deputati ha approvato, a fine aprile, la risoluzione presentata dal deputato messinese Vincenzo Garofalo e firmata da tutti i deputati siciliani e calabresi per la riattivazione dei treni notte ed il Governo si è impegnato ufficialmente per il ripristino di un treno con partenza da Reggio Calabria ma non da Palermo e Siracusa. La vertenza dei lavoratori ex Servirail, che hanno il diritto di ottenere risposte sul loro futuro, resta ancora in piedi e la loro protesta ha oggi raggiunto la “vetta” del campanile del Duomo della città, ove si sono raccolti per manifestare la loro drammatica situazione occupazionale ed evidenziando anche la penalizzazione della comunità messinese e siciliana nel settore della mobilità ferroviaria. Su questa ultima drammatica protesta è forte la preoccupazione anche per i risvolti di natura emotiva e per la ventilata ipotesi di blocco totale del traffico nello Stretto che penalizzerebbe i collegamenti dell’intera Isola che verrebbe isolata dal Continente. Auspicando quindi un incontro sulla questione, desidero pregare il Governo nazionale – conclude nella sua nota Buzzanca – per un urgente esame della situazione ed un conseguente intervento, che possa considerare le emergenze che stanno evidenziandosi e per superare la drammatica situazione occupazionale degli ex dipendenti Servirail, garantendo così quella continuità territoriale sancita dalla Costituzione”.

3 commenti

  1. bravo buzzy che hai scitto a TRA-MONTI.A parte la berzelleta della lettera,La cosa seria da fare e disdire tutte le consulenze comunali,le feste i festini e la mangiature varie ed assumere questi poveri cristi al comune ,magari a part time.

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  2. …e questa è la seconda lettera…
    Buzzy sai che ne ha fatto il Presidente del Consiglio della prima???
    Sai che ne fa Moretti dei tuoi proclami e di quelli di TUTTA la deputazione siciliana???
    Sai che vi ha preso (E CI STA PRENDENDO) in giro?
    Sai come finirà questa vertenza? Un treno – UNO SOLO – vecchio, scassato e lurido e SOLO fino a dicembre…se tu ti senti “rappresentato” dalla deputazione messinese io e TUTTI i messinesi NO!!!
    NE TERREMO CONTO IL PROSSIMO ANNO!!!
    STATENE PUR CERTI!!!

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  3. dobbiamo solo sperare che non parta nemmeno la lettera allora.
    tutte le volte in questi due anni che ha detto che avrebbe fatto qualcosa , il Non Sindaco , ha avuto come risultato che RFI tagliasse sempre piu’ treni.

    non vorrei che stavolta il governo decidesse di recidere il campanile.

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