L'inchiesta sui bilanci truccati dell'Fc Messina Peloro. 6 mesi per Josè Villari.

L’inchiesta sui bilanci truccati dell’Fc Messina Peloro. 6 mesi per Josè Villari.

L’inchiesta sui bilanci truccati dell’Fc Messina Peloro. 6 mesi per Josè Villari.

giovedì 29 Novembre 2007 - 18:13

Si è aperta oggi l’udienza preliminare per la vicenda doping amministrativo della società giallorossa. E c’è già una prima condanna. Si tratta di Giuseppe Josè Villari, responsabile delle associazioni sportive -Eta Beta- e -Ad Altiora-, gravitanti nel settore govanile. Villari, coinvolto nell’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Vito Di Giorgio sui bilanci del Messina, è comparso stamane davanti al Giudice per l’udienza preliminare, che lo ha condannato a 6 mesi ed al pagamento di una salata multa. Era accusato di false fatturazioni, per aver certificato l’avvenuto pagamento da parte della società di alcune prestazioni in realtà inesistenti.

Si prosegue il prossimo 13 dicembre, quando compariranno davanti al Giudice per l’udienza preliminare il presidente della società giallorossa, Pietro Franza, ed il predecessore, Emanuele Aliotta. Sono indagati, a vario titolo, per falso in bilancio, truffa aggravata, false comunicazioni sociali, appropriazione indebita e false fatturazioni, reati che sarebbero consumati secondo l’accusa tra il 2001 ed il 2006.

L’inchiesta ha preso il via nel 2005, dopo la trasmissione degli atti dalla Procura di Roma, sulla base di una denuncia del presidente del Bologna Calcio, Giuseppe Gazzoni Frascara, che aveva segnalato il malcostume di numerose società sportive di alterare, attraverso il metodo delle plus valenze, i bilanci, ottenendo così le iscrizioni ai campionati.

Le Fiamme gialle sequestrarono i bilanci scoprendo l’acquisto, secondo l’accusa fittizio, del portiere della -Primavera- Marco Giambruno ed il centrocampista Armando Guastella per cinque milioni di euro, provenienti dalla Roma.

Nel 2003 il Messina ha ceduto i calciatori Corona, Docente, Molino, Portanova e Princivalli ma il ricavato delle vendite sarebbe stato inserito nel bilancio precedente proprio per alterare, secondo la Procura, il risultato contabile. I finanzieri hanno poi scoperto un contributo inesistente di 540 mila euro dalla Lega Calcio e false fatturazioni alle associazioni sportive di Josè Villari.

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