Festa Cgil, il bilancio della prima giornata e il programma della seconda

Festa Cgil, il bilancio della prima giornata e il programma della seconda

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venerdì 05 Luglio 2013 - 08:42

Grande l’attenzione del pubblico all’intero dibattito e soprattutto molti applausi per il nuovo sindaco, Renato Accorinti, che ha promesso di impegnarsi per dare risposte ai lavoratori intervenuti. Oggi l'atteso confronto tra il ministro D'Alia e la segretaria generale della Funzione pubblica, Dettori

Buona affluenza alla prima serata della Festa della Cgil di Messina che anche quest’anno si svolge nel’area della (ex) Fiera sotto lo slogan “Piazze del lavoro”, per sottolineare che il lavoro è il tema centrale dell’evento e deve tornare al centro del dibattito cittadino.

Al via dei lavori, gli interventi dei rappresentanti delle principali vertenze di questi mesi, l’Aicon, la Triscele, il Teatro Vittorio Emanuele, la formazione professionale, i precari della pubblica amministrazione, gli addetti al servizio di pulizia degli uffici pubblici, la Dusty, la Metromare e su tutte i lavoratori della Fiera di Messina che da 20 mesi ormai non percepiscono lo stipendio e che non sanno quale sarà il loro futuro.

Un racconto intenso di come in questi anni di crisi la provincia di Messina, ma anche la Sicilia e il Mezzogiorno, si siano impoveriti perdendo imprese, lavoro e reddito. Come hanno ben sottolineato i relatori del dibattito seguente, Luca Bianchi assessore al bilancio della Regione Sicilia; Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia; Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia; Renato Accorinti, sindaco di Messina e Lillo Oceano, segretario generale della Cgil Messina. Moderati dal responsabile culturale della Fondazione Bonino Pulejo, Piero Orteca, i cinque sciorinando dati e analisi, hanno denunciato scelte e politiche degli anni passati che, tanto a livello regionale quanto locale, hanno mirato al consenso clientelare senza creare lavoro o economia.

Grande l’attenzione del pubblico all’intero dibattito e soprattutto molti applausi per il nuovo sindaco, Renato Accorinti, che ha promesso di impegnarsi per dare risposte ai lavoratori prima intervenuti. Dopo la chiusura dei lavori, la serata è proseguita con la musica degli Aventi e con il concerto di Mario Venuti.

“Siamo soddisfatti di questa prima giornata della Festa perché siamo riusciti a riportare l’attenzione sui veri problemi del momento, l’assenza di lavoro ma anche di una reazione costruttiva al inarrestabile declino di questo territorio – ha commentato Lillo Oceano, segretario generale della Cgil di Messina-. Ma siamo anche soddisfatti perché abbiamo ottenuto una serie di impegni concreti da parte del presidente Crocetta che ha riconosciuto come in passato Messina abbia sofferto di una evidente marginalizzazione economica e rispetto ad altre città siciliane”.

La Festa riprenderà oggi pomeriggio con l’apertura degli stand e dei Laboratori creativi per bambini alle ore 17.00.

Alle 18.00 il giornalista di Radiostreet Messina, Giuseppe D’Avella, presenterà il libro Senza soldi , panoramica sulle sempre più diverse condizioni di reddito e di lavoro di giovani e precari, insieme all’autore Mario Vavassori e a Giusy Squillacioti, segretaria della Cgil Messina.

A seguire il confronto tra il ministro della Pubblica amministrazione, Gianpiero D’Alia e la segretaria generale della Funzione pubblica Cgil, Rossana Dettori, moderato dalla giornalista di Radio art.1 Emma Berti. Un appuntamento che si preannuncia interessante perché mette a diretto confronto la massima esponente della Cgil che si occupa di pubblica amministrazione e il suo massimo interlocutore istituzionale, il ministro di settore. La serata si chiuderà con il concerto dei giovani e apprezzati gruppi messinesi dei Bood Aci’s e della Stanza della Nonna.

Sabato 6 la giornata conclusiva della Festa con la partecipazione di Susanna Camusso, segretario generale della Cgil.

2 commenti

  1. Solo falsa politica! Quando inizierete a fare sul serio iniziate a fare delle cooperative lavoro a costo zero dove possono lavorare tutte le persone più bisognose con stipendio e orario ridotti. Istituite un piccolo reddito di cittadinanza solo per le emergenze e le urgenze. Evitate figuracce come i famosi cantiere sul viale di non molto tempo fa; organizzati da gente di provata ignoranza perché anche malgrado tutti gli imprevisti occorreva anche avere una certa faccia di bronzo e padrini nelle alte sfere.

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  2. Che ci sarebbe da festeggiare ?????

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