Debiti fuori bilancio, Messinambiente, Amam e spese del personale: ecco le criticità riscontrate dai revisori dei conti

Debiti fuori bilancio, Messinambiente, Amam e spese del personale: ecco le criticità riscontrate dai revisori dei conti

Danila La Torre

Debiti fuori bilancio, Messinambiente, Amam e spese del personale: ecco le criticità riscontrate dai revisori dei conti

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venerdì 06 Febbraio 2015 - 23:12

Vi proponiamo i passaggi più significativi della relazione presentata dall’Organo di revisione ed allegata alla delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio. La prossima settimana, il provvedimento approderà prima in commissione e poi in Consiglio comunale per il voto dell’Aula. Necessari emendamenti per superare i rilievi mossi dai revisori

Con la presentazione della relazione dei revisori dei conti (vedi correlato), si è sbloccato l’iter che dovrà portare in Consiglio comunale la delibera di rimodulazione del piano di riequilibrio. Lunedì mattina, il provvedimento – corredato dal parere tecnico – approderà in Commissione bilancio e martedì sera, alle 19, farà il suo ingresso ufficiale in Aula. Salvo clamorosi colpi di scena, la delibera n.3 esitata dalla Giunta il 22 gennaio scorso dovrebbe incassare il via libera dei consiglieri comunali. Soprattutto se la giunta presenterà gli emendamenti sollecitati dall’Organo di revisione di Palazzo Zanca, la rimodulazione del piano di riequilibrio non dovrebbe incontrare particolari ostacoli ed il Comune potrà ancora sperare di portare in riva allo stretto i circa 72 milioni di euro del Fondo di rotazione Nazionale e scongiurare il dissesto.

Come spesso accade quando ci sono da votare atti di natura finanziaria, le valutazioni politiche di molti consiglieri saranno condizionate dalle valutazioni tecniche espresse dal Collegio dei revisori dei conti nelle 24 pagine della loro relazione, venuta alla luce dopo un’analisi dettagliata.

Il presidente dell’Organo di revisione, Dario Zaccone, ed i colleghi Giuseppe Zingales e Federico Basile non nascondono infatti che «per l'espressione del proprio parere sul documento sottoposto … si è reso necessario procedere alla valutazione di ogni singola voce oggetto di modificazione rispetto all'omologo piano già oggetto di approvazione da parte del Consiglio Comunale con deliberazione n. 23/C del 02.09.2014, anche a seguito delle specifiche richieste della Commissione nella Richiesta istruttoria del 29.12.2014»

Nella relazione inviata alla presidente del Consiglio Comunale Emilia Barrile, al sindaco Renato Accorinti, al vice-sindaco Guido Signorino, al ragioniere generale Antonino Cama ed al segretario/direttore generale Antonio Le Donne i revisori spiegano che sono emerse «alcune criticità», puntualmente elencate.

Alla fine, il Collegio dei revisori dei conti «si esprime favorevolmente», a condizione che vengano superati i rilievi mossi.

In sintesi, l’Organo di revisione chiede di: incrementare per almeno 14milioni di euro il Fondo rischi straordinari; incrementare di 30mila i “debiti fuori bilancio con provvedimenti Giud./oppos.”; ridurre da € 131.516.374,32 a € 110.158.697,35 i "debiti potenziali con giudizi pendenti”; incrementare fino ad almeno € 32milioni di euro i debiti di Messinambiente; ridurre il valore della risorsa “riduzione costo del personale" per € 15.573.692,35, aggiornando il dato indicato da € 66.138.997,08 a € 50.365.304,73; decrementare nella sezione Risorse "Servizio idrico AMAM" i valori dei dividendi di almeno il 20% più 5% per accantonamento a Fondo di Riserva; incrementare fino a 30milioni di euro della sezione Risorse Fondo Regionale.

I PASSAGGI PIU’SIGNIFICATI DELLA RELAZIONE DEI REVISORI DEI CONTI

-IMPIEGHI

Fondo Rischi straordinari: Il Collegio ritiene opportuno incrementare tale voce del Piano per almeno £ 14.000.000,00, in quanto tale importo è stato stimato quale refluenza futura nel bilancio dell'Ente in conseguenza della definizione del contenzioso fra Ato Me 3 e Messinambiente Spa in liquidazione. Infatti, comunque lo stesso venga defluito, incidendo negativamente, per l'importo stimato nei bilanci della società soccombente, l'Ente sarà chiamato a risponderne in qualità di socio quasi totalitario.

Debiti fuori bilancio: per effetto della posticipazione di un'annualità del Piano, i debiti da rilevare nello stesso sono quelli al 31.12.13 e non al 31.12.12 la riconciliazione dei debiti fuori bilancio di cui alla riga n. 2 risulta essere la seguente: Debiti fuori bilancio riga n. 2 del Piano approvato il 02/09/2014 € 68.964.965,11; Debiti fuori bilancio pagati nel corso del 2013 € 8.375.146,00; Differenza per integrazioni d.f.b. al Piano di riequilibrio rimodulato € 5.247.219,18; totale Debiti fuori bilancio riga 2 del Piano di riequilibrio rimodulato € 5.837.038,29

Debiti fuori bilancio con provvedimenti giudiziali impugnati/opposizione: I debiti fuori bilancio relativi a provvedimenti giudiziali impugnati/opposti, differiscono da quanto indicato nel precedente Piano, approvato dal Consiglio Comunale, per € 8.883.576,68. Dal confronto fra i dati elaborati dal Collegio e quelli predisposti dagli Uffici della Ragioneria, è emersa una differenza pari a € 30.000,00, determinata da un errore nel conteggio delle singole voci inserite. Il debito complessivo indicato nel piano è pari a € 84.116.419,17, mentre dai conteggi effettuati dall’Organo di Revisione risulta essere pari a € 84.146.419,17. II Collegio invita l’Ente ad effettuare le correzioni opportune al fine di ricondurre il dato al valore correttamente determinato, procedendo attraverso un opportuno emendamento.

Debiti fuori bilancio potenziali con giudizi pendenti: I debiti fuori bilancio potenziali con giudizi pendenti indicati nella riga 11. 4) degli Impieghi nel Piano rimodulato, differiscono dal precedente approvato dal Consiglio Comunale per € 2.811.114,63. L’Organo di Revisione, nel valutare la documentazione, ha riscontrato la duplicazione di alcuni debiti esposti nelle schede e confluiti, pertanto, erroneamente, nel totale della massa debitoria indicata. Alla luce di quanto esposto, pertanto, i debiti indicati denominati "Debiti potenziali con giudizi pendenti", dovranno essere ridotti di € 1.815.352,47 con apposito emendamento.

L'Organo di Revisione, inoltre rileva una erronea imputazione dell'importo relativo ai debiti verso altri creditori per accantonamenti prudenziali nei confronti degli alluvionati di Giampilieri. Alla stessa voce infatti, nel piano precedente, erano stati previsti prudenzialmente € 15.000.000,00 con percentuale di rischio pari al 25% e la seguente descrizione "Debiti verso altri creditori". Nella riformulazione del piano oggetto di recente valutazione, l'importo a stato erroneamente indicato in € 9.170.098,00 con descrizione "Bnl Dexia". Poiché non risultano fatti o provvedimenti che ne giustifichino la riduzione e l'accantonamento nei confronti della BNL Dexia, si invita I'Ente a ripristinare il valore iniziale di € 15.000.000,00 annullando l'errata appostazione assegnata a BNL Dexia per 9.178.098 (da considerare al 25%) ed inserire al suo posto l'importo di € 15.000.000 (da considerare al 25%) con descrizione Debiti potenziali nei confronti degli alluvionati di Giampilieri.

Pertanto l'importo complessivo dei debiti fuori bilancio si ridurrà di € 1.815.352,47 e si incrementerà di € 1.457.475,50. La vittoria in primo grado della controversia Comune di Messina/curatela F.C. Messina ha indotto l’amministrazione comunale a rideterminare il rischio dal 25% al 10% e l'Organo di revisione dice di concordare con le valutazioni dell'ente volte a ridimensionare l'alea connessa al contenzioso in essere riducendo la percentuale di incidenza fra i debiti potenziali del piano dal 25% al 10% liberando risorse per €14.000.000,00.

Debiti Messinambiente: Si tratta di previsione relativa alla potenziale copertura di perdite pregresse riportate dalla società partecipata. Tale importo, pari ad € 18.026.494,43, risulta incrementato rispetto alla precedente stesura di € 1.283.228,43. Tuttavia, si evidenzia che l’ammontare complessivo delle perdite riportate dalla società nel proprio bilancio alla data del 31.12.13, è pari a 33.130.234,00, con un Patrimonio netto negativo di -€ 31.163.445,00. II Collegio, ritiene che l'appostazione di € 18.026.494,43 nel piano di riequilibrio rimodulato, sia sottostimata rispetto alle esigenze di copertura delle perdite della società, necessaria al fine di consentire l'avanzamento concreto delle attività di liquidazione e ritiene, diversamente, più congruo l'indicazione di un valore almeno pari a € 32.000.000,00. Invita l'Ente a procedere all'aggiornamento del dato attraverso un emendamento.

Debiti Azienda Trasporti: Tale voce è rimasta sostanzialmente invariata, ed è pari a € 32.435.044,92. Essa è interamente destinata alla copertura dei disavanzi di bilancio dell'Azienda speciale ATM Messina che risultano essere pari a € 51.450.010,00. II "Fondo di dotazione" dell'Azienda risulta essere pari a € 32.406.771,00. L'azienda a tutt'oggi non risulta in liquidazione. L'Ente ha valutato congruo il rimporto destinato per le ragioni suesposte, in considerazione delle ormai prossime iniziative volte al rilancio dell'attività della azienda speciale, e idonee a consentire alla stessa di colmare autonomamente la differenza di risorse necessarie al suo riequilibrio finanziario.

Debiti potenziali derivati: La previsione di impegno è stata incrementata di una annualità a seguito della posticipazione della scadenza del piano ed in considerazione del fatto che nel precedente piano non era stato previsto alcun impegno per la prima annualità. Pertanto la voce a stata incrementata di € 487.907,93 elevando il totale complessivo ad € 9.658.005,93.

Restituzione fondo ex. D.L. 174: Tale voce di nuova istituzione prevede la restituzione delle rate semestrali decennali del "Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli Enti (art. 43 del DL 133/2014)". Si evidenzia che la scelta dell'amministrazione di restituire il fondo stesso in n. 10 annualità con scadenza semestrale farà ricadere n. 2 annualità negli esercizi 2024 e 2025. Infatti, l’importo della restituzione prevista nel Piano di riequilibrio, è pari a € 58.080.000,00 rispetto all'importo del fondo previsto di 72.600.000,00. Tale facoltà è consentita dall’ art. 5 del Decreto del Ministero dell'Interno del 11.01.13 (G.U. Serie Generale n.33 del 8-2-2013).

-RISORSE

(Si evidenzia che sono state individuate n. 12 macrovoci denominate "Misure" all' interno delle quali, per alcune di esse sono state individuate più dettagliate sottovoci denominate "Azioni").

Misura 1) — Rideterminazione entrate tributarie

a. Azione 1: Incremento introiti tributi: La previsione di risorsa a stata decurtata dell'annualità 2013, per euro 1.935.053,00 ed incrementata di un'annualità a seguito della posticipata scadenza per 2milioni di euro elevando il totale complessivo dell’azione da € 19.935.053,00 ad € 20.000.000,00.

b. Azione 2: Economie da Imposta TARES/TARI: Tale voce a rimasta invariata ed è pari a € 47.870.720,00.

c. Azione 3: Revisione Rendite Immobiliari: Trattasi di azione volta ad una revisione della struttura delle rendite immobiliari basata sulla valutazione puntuale delle caratteristiche catastali delle singole abitazioni. La previsione di risorsa è stata incrementata di un'annualità, a seguito della posticipazione della scadenza del Piano. Pertanto, in voce è stata incrementata di € 2.900.000,00 elevando il totale complessivo da 20.300.000,00 ad € 23.200.000,00. L'Organo di Revisione, nell'apprezzare i programmi dell'Ente, rispetto alle future iniziative che intende intraprendere per rendere l'attività amministrativa efficace ed efficiente, non è in grado di valutare concretamente gli effetti concreti di tale azione, in quanto non in possesso di adeguata documentazione tecnica utile alla valutazione della correttezza della stima.

d. Azione 4: Riforma del Catasto (L.23/2014): L'Ente ha ritenuto dover stimare risorse disponibili per tali attività per € 30.160.000,00. Tale maggior valore, rispetto al precedente Piano, è dovuto all'inserimento di una annualità a seguito della posticipazione della scadenza del Piano a corrispondente ad 3.770.000,00. Anche per l'azione in parola, l'Organo di Revisione si è limitato a valutare la programmazione dell'Ente, non avendo le competenze tecniche necessarie per apprezzare la congruità delle stime previste in termini di nuove risorse.

Misura 2)Economie da riduzione del Costo del Personale: In ordine alla riduzione del costo del personale, occorre distinguere le economie derivanti dalle cessazioni di personale per i pensionamenti programmati, rappresentanti le effettive economie annuali rispetto all'esercizio immediatamente precedente ed al netto delle nuove assunzioni previste, dalle economie nominali derivanti dalla loro progressione incrementale, nel periodo di durata del piano. II Collegio, ha ritenuto opportuno distinguere le economie in senso stretto da quelle incrementali ed ha proceduto alla loro determinazione per il confronto con quanta rappresentato nel piano. Da tale verifica è emerso che le economie reali generate dai risparmi del costo del personale raffrontato al costo sostenuto nel periodo precedente ammontano, per tutta la durata del piano, complessivamente ad € 10.825.844,66. Il dato indicato nello Schema di Piano di riequilibrio vuole rappresentare le risorse disponibili per effetto dell'incremento dei risparmi per le cessazioni del personale nel periodo del Piano, prendendo come data di riferimento la risorsa di entrata destinata a coprire il costo del personale alla data di proposizione dello stesso. L'elaborato sottoposto alla valutazione del Collegio, non corrisponde alle valutazioni effettuate dall' Organo di Revisione, rispetto alle quali differisce per € 15.573.692,35. Il Collegio pertanto rileva minori economie per pari importo e invita l'amministrazione a rideterminarle secondo quanto correttamente evidenziato, riducendo il data indicato da € 66.138.997,08 ad € 50.565304,73.

Misura 3) Riduzione Costi Fitti Passivi: L'Amministrazione prevede di ridurre i fitti passivi attraverso l'utilizzo di immobili di proprietà comunale. Tale previsione di risorse, in tal senso liberate, è stata prudenzialmente decrementata rispetto al precedente Piano per 3.129.925,17. Pertanto la misura in parola si riduce da € 12.782.120,03 a € 9.652.194,86.

Misura 4) Dismissione Patrimonio: In tale misura, già oggetto di trattazione nel Piano di Alienazione degli immobili comunali esitato con deliberazione di G.M. n. 199 del 27/03/2014, l'Amministrazione ha previsto di ottenere risorse dalle alienazioni per € 8.000.000,00 nell'intero decennio. II dato è rimasto prudenzialmente invariato rispetto al precedente Piano di riequilibrio, in ragione dell'attuale congiuntura depressiva del mercato immobiliare.

5) Misura 5) Minori Trasferimenti A.T.M.: A seguito dell'approvazione del "Contratto dei servizi per il trasporto pubblico locale su gomma e ferro e per la gestione dei parcheggi nel territorio di Messina" per il triennio 2015-2018, con provvedimento approvato in G.M. in data 22.01.2015, l’amministrazione ha previsto di ridurre trasferimenti all'azienda ATM, in aderenza a quanto previsto nel citato documento. Tali minori trasferimenti erano stati previsti nel precedente piano per € 52.010.000,00, rendendo così disponibili risorse da destinare allo stesso di pari importo. Prudenzialmente, e a seguito della recente approvazione da parte della Giunta Comunale del summenzionato Contratto dei servizi per ii trasporto pubblico locale, l'amministrazione ha ritenuto più congruo ridurre tale previsione di euro 9.500.000,00 nel decennio, rimodulando la previsione di economie da trasferimenti, a € 42.510.000,00.

Misura 6) Servizio Idrico AMAM: La misura in oggetto è riconducibile alla prevista distribuzione di utili da parte dell'AMAM Spa in relazione a quanto indicato nel proprio piano industriale. Preliminarmente occorre evidenziare che tale dato pari ad euro 30.504.640,30 non coincide con quanto indicato nella "Relazione ad integrazione al piano di riequilibrio" allegata alla proposta di deliberazione di C.C. n. 3 del 22.01.2015, nella quale invece è stato indicato un valore pari a € 28.029.019,50. Fermo restando tale differenza fra la relazione ad integrazione del piano di riequilibrio, e lo Schema riepilogativo del Piano, il Collegio invita l'Ente a voler ridurre prudenzialmente la stima delle entrate previste da tale misura, di una quota pari almeno al 20% della loro stima oltreché considerare a riduzione l'accantonamento previsto dalla legge, per la riserva legale e pari al 5% dell'utile prodotto (in questo caso previsto). L’organo di revisione invita l'Ente pertanto a rimodulare la misura in relazione alle indicazioni del Collegio.

Misura 7) Riduzione Servizi del 10 %: Trattasi di misura obbligatoria prevista dall'art. 243 bis del TUEL. La previsione di risorsa è stata incrementata di un'annualità, a seguito della posticipazione della scadenza del Piano. Pertanto, la voce è stata incrementata di € 4.007.714,55, elevando il totale complessivo della misura da € 32.061.716,40 a € 36.069.430,95.

Misura 8) Minori Spese Mutui: Per il periodo di vigenza del piano di riequilibrio pluriennale, l'amministrazione, ha previsto una fisiologica riduzione dell'indebitamento per accensione di mutui, misura già indicata nel precedente piano di riequilibrio, ritenendo più congrua la stima in euro 10.140.816,55 anziché i precedenti € 12.852.717,00, riducendo così prudenzialmente gli effetti benefici nel Piano in termini di risorse disponibili, per euro 2.441.900,45.

Misura 9) Risparmio Spese Energetiche: L'importo della risorsa e stato diminuito rispetto al precedente Piano di Riequilibrio da € 43.645.752,00 a € 42.936348,26. L'Organo di Revisione, si limita a prendere atto della misura indicata, non avendo le competenze necessarie per valutare la congruità delle previsioni. Rimanda eventualmente la valutazione della correttezza della stima proposta dall'amministrazione, alla prima verifica prevista per il riscontro del rispetto delle misure indicate.

Misura 10) Incremento Tributi:

a. Azione 1: Contributo Istruzione Valutazione Incidenza: L'azione in oggetto e stata determinata a seguito di comunicazione da parte del Dirigente del Dipartimento Urbanistica, il quale ha stimato in euro 450.000,00, le risorse per tale azione. La previsione di risorsa è rimasta invariata rispetto al precedente Piano di riequilibrio.

b. Azione 2: Entrate Servizio Numerazione Civica: La previsione di risorsa discende, dalla programmata attività di revisione del servizio di numerazione civica, il cui effetto si prevede tradursi in nuove risorse per l'Ente. La valutazione complessiva dello stesso Dirigente è stata stimata in € 800.000,00, riducendo così la stima di € 200.000,00, considerato che nel precedente Piano era stata ritenuta congrua la previsione di € 1.000.000,00.

c. Azione 3: Concessione Mercato Domenicale: Trattasi di maggiori introiti comunicati dal Dipartimento Annona e Mercati e derivanti della concessione delle aree Comunali utilizzabili per i Mercati Domenicali. La previsione di risorsa è stata incrementata di un'annualità, a seguito della posticipazione della scadenza del Piano e in considerazione del fatto che nella precedente, non era stata prevista alcuna risorsa per le prime due annualità. Pertanto, la voce e stata incrementata di € 6.416,00 elevando ii totale complessivo previsto per il decennio da € 51.321,00 a € 57.737,00.

d. Azione 4: Maggiori Entrate per ampliamento Mercato Rione Aldisio: Cosi come l'azione n. 3), l'Ente prevede di ottenere maggiori introiti in connessione all'ampliamento del "Mercato Aldisio", cosi come stimato, in apposite comunicazione, dal dirigente del Dipartimento "Annona e Mercati". La previsione di risorsa, è stata incrementata di un'annualità per effetto della posticipazione della scadenza del Piano e in considerazione del fatto che, nel precedente documento, non era stata prevista alcuna risorsa per le prime due annualità. La voce quindi, e stata incrementata di euro 13.479,00 elevando ii totale complessivo previsto per il decennio, da euro 107.827,00 ad euro 121.306,00.

e. Azione 5: Entrate per Incremento Luci Votive: Tale azione prevede l'incremento delle entrare derivanti dal servizio di "Luci Votive" in ossequio a quanto indicato dal Dirigente del Dipartimento Cimiteri. La previsione di risorsa e stata incrementata di un'annualità, per effetto della posticipazione della scadenza del Piano e in considerazione del fatto che, nel precedente documento, non era stata prevista alcuna risorsa per le prime tre annualità. La voce quindi, e stata incrementata di E 140.000,00 elevando il totale complessivo previsto per il decennio, € 980.000,00 a € 1.120.000,00.

Misura 11) – Restituzione Sanzione Patto di Stabilità: A seguito del mancato rispetto, da parte dell'Ente, degli obiettivi previsti per il Patto di stabilita interno per l'anno 2012, stabiliti dall'art. 31 della legge 183/2011, stata comminata la relativa sanzione, dal Ministero dell'interno. A seguito dell'intervenuta sentenza della Corte Costituzionale n. 219/2013, nella quale veniva stabilita la non applicabilità delle sanzioni derivanti dallo sforamento del patto di stabilita per le Regioni a Statuto Speciale, l'Ente ha indicato tale misura quale maggiore entrata per l'anno 2014. L'importo indicato nel Piano a rimasto invariato rispetto al precedente per il totale complessivo di € 7.052.000,00. Si evidenzia che la stessa, risulta effettivamente già incassata.

Misura 12) – Fondo Regionale: L'Ente, ha ritenuto prudenziale la riduzione della misura di tale risorsa da € 27.000.000,00 a € 24.000.000,00 in conseguenza della mancata emissione del Decreto di assegnazione del contributo per l'anno 2014 da parte dell'Assessorato competente. Tale circostanza ha determinato lo stralcio, in sede di bilancio di previsione 2014, dell'importo di € 3.000.000,00 originariamente previsti per l'annualità medesima. Tale procedura, mentre trova corretta applicazione nella redazione del bilancio di previsione 2014, a causa della mancanza del titolo giuridico per la sua appostazione si ritiene eccessivamente prudenziale in questa sede, in quanto l’importo complessivo previsto pari a € 30.000.000,00 scaturisce da disposizioni normative regionali, che prevedono l'eventuale sue erogazione, in quanto e per essere indicati nel piano di riequilibrio. E' comportamento prudenziale, certamente, la previsione di un fondo a copertura di un'eventuale non accertabilità, ed è per questo che a fronte dell'intera Risorsa da prevedere, l'Organo di controllo ritiene sufficiente appostare un fondo rischi straordinari adeguatamente capiente, al fine eventuale di neutralizzare gli effetti del minore o addirittura inesistente accertamento. Si invita l'ente a prevedere l’intera erogazione decennale, e a garantire la copertura nel fondo rischi straordinari.

Danila La Torre

6 commenti

  1. a ca sulu Mariedit può risolvere u problema u restu è sceccu.

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  2. a ca sulu Mariedit può risolvere u problema u restu è sceccu.

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  3. e se il PROFESSORONE fa questi sbagli gli allievi del PROFESSORONE come saranno?

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  4. e se il PROFESSORONE fa questi sbagli gli allievi del PROFESSORONE come saranno?

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  5. non capisco il modo di agire dei revisori.parere favorevole se modificate alcuni passaggi:ma che modo è.respingete il documento,fatevi fare le modifiche e poi lo approvate.il documento lo possono correggere come vogliono e voi starete alla finestra

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  6. non capisco il modo di agire dei revisori.parere favorevole se modificate alcuni passaggi:ma che modo è.respingete il documento,fatevi fare le modifiche e poi lo approvate.il documento lo possono correggere come vogliono e voi starete alla finestra

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