MessinAmbiente pulisce i Magazzini Generali. Resta il problema di luce e sanitari

MessinAmbiente pulisce i Magazzini Generali. Resta il problema di luce e sanitari

Eleonora Corace

MessinAmbiente pulisce i Magazzini Generali. Resta il problema di luce e sanitari

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sabato 21 Dicembre 2013 - 01:54

Proseguono i lavori per l’allestimento del primo piano degli ex Magazzini Generali come dormitorio per i senza tetto. MessinAmbiente ha concluso l’intervento straordinario di pulizia e bonifica dei locali. Resta il problema dei bagni e della corrente elettrica ai quali sta facendo fronte l’assessore alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta.

È una corsa contro il tempo e soprattutto contro il rigore dell’inverno quella che vede impegnate in queste settimane associazioni, servizi sociali, dipartimento del patrimonio, protezione civile e MessinAmbiente, per allestire il primo piano degli ex Magazzini Generali come dormitorio per clochard. Ieri mattina sono terminate le operazioni di pulizia e bonifica del primo piano dell’edificio da parte di due squadre di MessinAmbiente, con il coinvolgimento di sedici operatori. Gli interventi, suddivisi in diverse parti, hanno interessato le mattinate di questa settimana, da mercoledì a venerdì. Lo spazio è ampio e l’edificio in buone condizioni, ma, dopo la pulizia dei locali, restano due problemi: quello dei bagni e dell’energia elettrica. Se prima si credeva ci fossero a disposizione almeno quattro sanitari, i sopraluoghi hanno dimostrato che sono funzionanti solo due. Questo abbasserebbe la disponibilità della capienza di persone da ospitare a un minimo di 15 e massimo di 20. Inizialmente, però, si pensava ad una cifra che oscillava tra le 40 alle 70 unità. Altro problema è quello della necessità di rifare l’impianto elettrico.

A far fronte a queste incombenze ci pensa l’assessore con delega alla Protezione Civile, Filippo Cucinotta, che venerdì mattina ha firmato la richiesta di attivazione della corrente elettrica nello stabile. “Stiamo cercando di fare in modo che sia un'unica ditta ad occuparsi dell’impianto elettrico come del recupero di ulteriori servizi igienici. Il mio obiettivo è arrivare ad avere quattro bagni per genere, dunque nel complesso otto equamente divisi tra uomini e donne, oltre almeno due docce per gli uni e per le altre. C’è da dire che il costo dei lavori è già coperto ed io spero che i tempi siano brevi, anche se non dipende solo da noi. Ad esempio il tempo che passerà per l’allaccio della corrente elettrica dipende dall’Enel. Colgo comunque, l’occasione di ringraziare il commissario di MessinAmbiente Di Maria per il suo tempestivo intervento e la collaborazione”.

Superati tutti i contrattempi, toccherà alla Protezione Civile fornire le brandine, in un numero compreso tra trenta e quaranta, per la creazione di altrettanti posti letto. Per quanto riguarda il problema della biancheria, una bella sorpresa è stata offerta dagli Uffici di Pronto Intervento del Comune di Messina, dove sono raccolti diversi scatoloni che contengono cuscini e lenzuola monouso, intatti e pronti per essere impiegati direttamente per il dormitorio da allestire agli ex Magazzini Generali. Una simile manna dal cielo sarebbe giunta ai tempi delle elezioni, come ci dicono i dipendenti, evocando una prassi non molto nota ai più. Allestito il tutto, infine, per la gestione del posto subentrerà la rete di volontari coordinata dal dipartimento dei servizi sociali. Dopo l’allestimento della sede sono due le opzioni circa la modalità di utilizzo: una prevede l’apertura alle 19:00 e la chiusura nel corso della mattinata, l’altra, in caso di freddo intenso, contempla la possibilità di lasciare lo stabile aperto alla fruizione degli utenti l’intera giornata. Tutto dipenderà, comunque, dalle forze di volontariato che si avranno a disposizione per gestire fattivamente i locali.

Problemi “tecnici” a parte, il luogo sembra promettere bene. Come testimonia Nicola Bonanno, che segue questo progetto come coordinatore del gruppo tematico Sostegno ai Senza Fissa Dimora di Cambiamo Messina dal Basso – oltre che volontario della Comunità di Sant’Egidio – una delle associazioni coinvolte nel progetto fin dalla prima ora. “Abbiamo trovato uno spazio grande e tante altre stanzette vuote” – racconta Bonanno descrivendo l’ultimo sopraluogo – “ in queste stanze più piccole si potrebbero ricreare ambienti diversi, come magazzini, una stanza di ricambi, una più appartata per le coppie o per chi sta male”.

Eleonora Corace

5 commenti

  1. Hombre de barro 21 Dicembre 2013 12:57

    Figghioli ma stiamo scherzando?
    Ci sono centinaia di esseri umani x strada e voi ancora discutete il sesso degli angeli?
    Aprite, io vivo in un cantinato e devo buttare l’acqua col secchio: meglio farla in strada alle 6 di mattina? Bah!

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  2. si ma c’e’ una discarica a cielo aperto in Viale Aranci…
    da almeno 15 giorni, niente raccolta..
    capisco…una via nascosta, non da’ problemi…
    io invece userei il napalm…
    a buon intenditore..poche parole…

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  3. sì, il napalm per gente che non ha capito ancora che la ruota gira per tutti, compreso lei “signor” polarizzato.
    ps. non ho sbagliato la posizione delle virgolette ma se dovessi aver errato nel tradurre il suo pensiero, le chiedo scusa in anticipo…

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  4. CastorinaCarmelo 22 Dicembre 2013 16:27

    IL Natale deve essere per ciascuno di noi credente o no: un momento di riflessione e di aiuto ai meno fortunati. Quanto cibo sulle nostre tavole anche in quelle delle famiglie meno ricche non sarà consumato, oppure ne mangeremo tanto fino a sentirci male…… Poi guardiamo i nostri fratelli immigrati e diciamo a denti stretti ma che ci possiamo fare……Sarebbe un gesto da buoni Cristiani o anche da buoni laici: Se portassimo un poco della nostra pasta al forno o qualche cotoletta a loro. Penso che sarebbe il più bel regalo ai piedi della grotta dove nasce il Bambinello GESU. BUON NATALE A TUTTI.

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  5. Mi permetta di essere leggermente realista: intanto la maggior parte dei migranti è di fede islamica ed il Natale non lo festeggia, non mangia carne (e non solo quella di maiale come erroneamente si crede, ma il trattamento che viene fatto alle carni è diverso dal nostro), in ultimo normalmente vorrebbe mangiare tutti i giorni dell’anno.
    Io però apprezzo davvero quello che ha scritto anche se lo estenderei ad ogni persona in difficoltà… Buon Natale a lei 🙂

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