Cattivi odori a Milazzo, ma il Consiglio dice no ai Giardini di Federico II

Cattivi odori a Milazzo, ma il Consiglio dice no ai Giardini di Federico II

Giovanni Passalacqua

Cattivi odori a Milazzo, ma il Consiglio dice no ai Giardini di Federico II

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mercoledì 21 Dicembre 2016 - 11:44

Mentre la città è invasa dall'ennesimo fetore molesto, i consiglieri di maggioranza bocciano una mozione con cui si chiedeva di lottare per riottenere il finanziamento da 10 milioni di euro destinato al monitoraggio ambientale. "Non vogliono infastidire i politici regionali amici" - il commento delle opposizioni

È una situazione paradossale quella che ha visto il Consiglio Comunale di Milazzo bocciare una mozione per ottenere il finanziamento da 10 milioni di euro destinato ai giardini di Federico. Il TAR di Catania ha infatti confermato che quel finanziamento, prima concesso dalla regione Sicilia e poi revocato dal presidente Crocetta, spetta al Comune mamertino per la realizzazione, tra le altre cose, di un impianto di monitoraggio delle emissioni odorigene. Ma i consiglieri di maggioranza, nonostante l'odore di gasolio che in queste ore sta ammorbando Milazzo, hanno deciso che è inutile lottare per riavere il finanziamento. "Non si sa se e quanti soldi abbia già speso la Regione, meglio accettare un compromesso" – gli argomenti della maggioranza.

Così, mentre al porto si lavora per contenere lo sversamento di gasolio che da ieri galleggia in mare, i consiglieri mamertini rinunciavano a cercare nuove soluzioni per riprendersi il maltolto; e, dall'opposizione, piovono accuse all'amministrazione e alla maggioranza. "La mozione viene bocciata con buona pace dell’Amministrazione, che può contare sulla pletora consiliare per evitare di mettere in difficoltà la Regione amica e continuare a fare populismo in materia di ambiente" – scrive la minoranza – "molto meglio togliere un poco d’erba e festeggiare con alberi finti in piazza. Con buona pace delle associazioni ambientaliste che, sull’argomento, glissano".

Intanto, si cerca di capire quali siano state le cause dello sversamento di gasolio pesante nelle acque del porto, nella zona del molo Marullo. Sul caso sta già indagando la Capitaneria di Porto. La chiazza non desta particolari preoccupazioni dal punto di vista ambientale, ma non ne è chiara l'origine. Le ipotesi più probabili riguarderebbero una perdita dei mezzi che si occupano della pulizia nel porto o uno sversamento della RAM trascinato a mare dalle acque del torrente Floripotema. L'associazione ambientalista ADASC ha dato mandato all'avvocato Vera Giorgianni di depositare un esposto alla Procura di Barcellona Pozzo di Gotto per accertare eventuali responsabilità penali.

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