Primarie:il centro-sinistra in frantumi. Vince la strategia del caos

Primarie:il centro-sinistra in frantumi. Vince la strategia del caos

Rosaria Brancato

Primarie:il centro-sinistra in frantumi. Vince la strategia del caos

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mercoledì 03 Aprile 2013 - 14:21

Il centro-sinistra messinese è in frantumi. Crocetta lascia il tavolo delle primarie e con lui anche i Drs di Picciolo e Greco. Seguiranno i centristi. Quelle del 14 aprile rischiano di essere solo le primarie del Pd. Una strategia del caos che fa pensare che il centro-sinistra stia facendo il tifo per il centro-destra.

Il centro-sinistra messinese è ormai all’ultimo stadio della sindrome di Tafazzi, l’omino vestito di nero del trio Aldo, Giovanni e Giacomo che armato di mazza da baseball si frantumava gli zebedei al ritmo di musica. Ancora un altro piccolo passo e sarà fatta, la campagna elettorale a favore del centro-destra sarà perfetta. Dopo il capolavoro riuscito a Bersani a livello nazionale, che “è arrivato primo ma non ha vinto”, in riva allo Stretto si sta studiando il modo per perdere senza neanche arrivare primi e nonostante 4 anni disastrosi della giunta Buzzanca. La coalizione è in frantumi. Il governatore Crocetta, dimenticando che fino a un minuto prima gli esponenti del Megafono, partecipavano ai tavoli di coalizione per le primarie, concordavano il regolamento, raccoglievano le 450 firme per la candidata del movimento, Giusy Furnari, chiedevano lo slittamento delle primarie al 14 aprile, spariglia le carte e annuncia: “corriamo da soli, le primarie così come sono non ci piacciono”. Dirlo prima no? Avvisare i suoi con una telefonata? Abbiamo imparato che Crocetta è estemporaneo, ma così facendo perde di credibilità il Megafono locale che per le primarie si è speso ed anche tanto. Che poi le primarie lasciano spazi ai giochetti è fatto risaputo, ma c’è stato un mese di tempo per dirlo. Crocetta per la verità ha tentato fino all’ultimo di far convergere anche Genovese sul nome della Furnari, ma il leader del Pd ha fatto notare che una macchina organizzativa voluta dall’intera coalizione non si può fermare all’improvviso per le bizze di qualcuno. Se la Furnari ha le carte per essere il candidato di tutti, si confronti alle primarie, è stata la replica di Genovese. Il governatore ha risposto picche, lasciando il tavolo delle primarie, ma non lo ha fatto da solo, perché ad alzarsi c’è anche l’intero Drs e pare anche i centristi. Il gruppo Picciolo-Greco non ha mai fatto mistero di essere contrario a queste primarie che finirebbero con l’essere esercizio di forza di una segreteria (quella del Pd), “costringendo forze come le nostre ad un patto di mera desistenza”. Del resto i numeri sono chiari: i candidati del Pd alle primarie saranno 4: Ciccio Quero, Giuseppe Grioli, Felice Calabrò, Vincenzo Ciraolo (che sta raccogliendo le firme e la benedizione di Genovese), non sono in tanti a voler fare da vittima sacrificale ai tiri incrociati. Anche Gianpiero D’Alia non ha mai fatto salti di gioia all’idea delle primarie e lo ha detto chiaro e tondo ai suoi. L’Udc in questo momento punta più su liste forti per tenere sul territorio che su candidati-sindaco. Sulla Furnari il segretario regionale dell’Udc ha dato l’ok, se a Crocetta va bene la sosteniamo anche noi. Appoggiando la Furnari al primo turno D’Alia avrebbe anche una carta da giocarsi in più, ovvero le mani libere al ballottaggio, criterio questo molto caro ai centristi. Di fatto quelle del 14 aprile rischiano di essere primarie del Pd. La fuga in avanti di Crocetta sta spingendo anche gli altri candidati non Pd a uscire dalla scena. “Ho auspicato una risposta consapevole, matura della “P”olitica…figuriamoci se posso apprezzare ulteriori divisioni-dichiara Emilio Fragale che aveva già raccolto oltre 600 firme- Giorno 6 alla ex chiesa di Santa Maria Alemanna ho promosso un incontro per illustrare il programma. Ma se le primarie restano confinate al Pd non partecipo, non avrebbe senso, né sarebbe coerente”. Anche Giuseppe Ramires, che venerdì al Palacultura avrebbe dovuto presentare la candidatura, sta riflettendo. In casa Pd i candidati alzano le barricate a difesa delle primarie “Non si può tornare indietro, il Megafono ha firmato anche gli accordi ” tuona Grioli (vedi articolo) mentre Ciccio Palano Quero sottolinea come il nuovo regolamento sia stato modificato proprio per garantire la massima trasparenza e credibilità allo strumento delle primarie. “Chiunque, per poter governare la città- scrive Quero- si deve misurare con il consenso, ma questo non deve essere alterato, al di là di ogni ragionevole sospetto, nell'interesse di tutti. Se adesso la coalizione viene meno spaccandosi tra una candidatura diretta alle amministrative e un'altra che esca dalle primarie, rischiamo di restituire nuovamente la città nella mani del Centrodestra, partendo da una condizione di evidente vantaggio. Questa città necessita di donne e uomini liberi, che agiscano solo per l'interesse della collettività e non tutelando piccoli gruppi di potere,che condizionino la loro azione di governo”.

Il Comitato pendolari dello Stretto-la Lega autonomie locali-il circolo Enzo Messina e Dimensione Trasporti che hanno preso parte al tavolo di coalizione come movimenti sottolineano i rischi della frantumazione del centro-sinistra in questo momento. “A Messina stiamo assistendo ad una gestione disastrosa della coalizione nella individuazione del candidato sindaco- dichiara il deputato regionale Pd Filippo Panarello–Siamo di fronte a scelte figlie di un verticismo esasperato. L’interesse della coalizione e della città deve prevalere sui calcoli personali o di corrente”.

Chi spara a zero è Roberto Cerreti che vede nella mossa di Crocetta un modo per spianare la strada alla vittoria del M5S. “Appare anomalo, che i rappresentanti del Megafono abbiano partecipato attivamente alla stesura dello statuto per le “Primarie d’Area” e del programma- scrive Cerreti- per poi vedersi delegittimati da Crocetta che incurante della storia politica e sociale di Messina ha deciso di imporre una sua candidata a scavalco di qualsiasi ipotesi di partecipazione popolare nella scelta del primo cittadino. Messina non può essere governata col “populismo e la demagogia”. Saltare il passaggio delle primarie e mettere in crisi l’area moderata cittadina, può solo avvantaggiare il Movimento 5 Stelle” .

Non sappiamo se il centro-sinistra stia lavorando per far vincere Grillo o il centro-destra quel che è certo è che sta lavorando sodo per perdere. Al confronto delle strategie del centro-sinistra messinese Bersani e il Pd nazionali sono dilettanti.

Rosaria Brancato

12 commenti

  1. cosa diceva Battiato a proposito di troie?

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  2. Le primarie ??? ottimo strumento di democrazia partecipata ….solo un piccolo problema ma c’è partecipazione consapevole !!!oppure si rivedrà gente spinta a votare dagli amici degli amici magari in cambio di un cocktail o una semplice pacca sulla spalla !!!! su siamo seri questa città non è ancora pronta a fare scelte simili chiediamo direttamente a Genovese di indicarci il Sindaco “Giusto” ……..

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  3. lo specchio di una città allo sbando

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  4. Mi piacerebbe conoscere il titolo dei film che hanno fatto questi signori che si propongono di concorrere per divenire il Sindaco di Messina.
    La sola ambizione non mi pare che sia un titolo sufficiente.

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  5. Eccone un altro che vuol fare di Messina terra di conquista. Vedremo se D’alia e Genovese, spettatori passivi a Palermo delle estemporanee iniziative di Crocetta, hanno veramente a cuore le sorti della città o se la svenderanno ancora una volta per mantenere gli equilibri regionali (leggi poltrone).

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  6. Caro francantonio sei bello e’ fritto ! ci mancava che Dalia non ti facesse lo sgambetto ! Ma ancora non capisci con chi ti sei alleato ? Alla fine fra simili vi accoppiate tanto con il governatore sai che goduria !

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  7. Tutto ciò è semplicemente ridicolo…

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  8. ART.21 COSTITUZIONE. messinesi, liberate il vostro pensiero. Il PARTITO DEMOCRATICO, tenta disperatamente di mettere in risalto una divisione fra gli eletti del MOVIMENTO 5 STELLE, in relazione ad una impossibile collaborazione con BERSANI, che non esiste e non può esistere, almeno fino a quando, il PD non accetta i 20 punti del programma della GENTE, quelli per cui quasi NOVE MILIONI di italiani hanno votato 5 STELLE, un italiano su quattro. Oggi lo fa con un fogliaccio, indegno del nome di un grandissimo giornale, l’UNITA’, quello fondato da Antonio GRAMSCI. Se c’è un partito diviso, confuso, senza uno straccio di progetto, che a Messina è l’altra faccia della stessa moneta, mai spesa per l’interesse generale dei messinesi, del sistema di interessi che soffoca Messina, questo è il PARTITO DEMOCRATICO.

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  9. L'Osservatore 4 Aprile 2013 06:56

    …e poi c’è qualcuno che si chiede come mai il MoVimento 5 Stelle non vuole fare accordi di nessun tipo con nessuno…

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  10. Salvatore Vernaci 4 Aprile 2013 09:17

    Le primarie costituiscono una competizione interna ai partiti ed agli schieramenti dove vince chi è più radicato sul territorio.- La Città di Messina non può essere guidata, nelle condizioni in cui si trova, da un Partito o Movimento o Schieramento. Messina ha bisogno del sostegno di tutti i Messinesi. Ho molto apprezzato quanto scritto da Mario Cavalieri
    La situazione di Messina impone “chiedere a tutti i partiti, da destra a sinistra, un passo indietro e consentire alla Città di remare insieme con rinnovato senso della cittadinanza, in direzione della rinascita. Messina ha potenzialità inespresse, vi sono progetti che possono decollare anche senza straordinarie risorse finanziarie pubbliche. Basta credere nelle proprie capacità, non piangersi addosso, liberare le energie presenti, trasmettere ottimismo e voglia di intrapresa anche in un momento difficile di crisi. Ricorrendo magari a un po’ di inventiva. E così immaginare una Messina che richiama New York con la sua Madonnina più bella della Statua della Libertà; il pilone di Torre Faro, attrezzato e valorizzato in competizione con la Tour Eiffel; il lungomare con la pista ciclabile come Amsterdam; la galleria Vittorio Emanuele come quella del Duomo a Milano; la scalinata di Montalto come Trinità dei Monti; l’affaccio in Fiera come Miami. Preziosità uniche che si aggiungono all´impareggiabile dono naturale di essere al centro tra Taormina e le Isole Eolie, transito obbligato e tuttavia senza un minimo di accoglienza per i croceristi che hanno rischiato di trovarsi di fronte, al loro arrivo, niente meno che un secondo Palazzo di giustizia al posto di un grande spazio espositivo e di benvenuto… Al nuovo sindaco, se espressione della Città e non frutto di logiche spartitorie, si dovrà dare piena fiducia e carta bianca per lasciarlo operare, senza lacci e lacciuoli. E tutti dovremmo essergli grati per il solo fatto di aver accettato un simile sacrificio. Perché di questo si tratta se chi andrà a governare lo farà privilegiando la Collettività alle lobbyes.”

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  11. Peppe Vallera 4 Aprile 2013 10:18

    Gentile Sig.ra Maria, la presunzione è un peccato grave.
    Il sillogismo che Ella fa, equiparando gli elettori grillini con la GENTE è privo di logica e di valenza politica.
    Gli elettori grillini sono xxxxxxxxxxxxxxx per il perduto potere politico-finanziario, nemici della democrazia che sperano possano ritornare i tempi dell’uomo forte, di una sola persona, cui affidare i destini e le menti del popolo italiano.
    E lo si vede dalla stupida arroganza del VOSTRO vate, che si crede migliore di tutti (salvo poi scivolare sulla buccia di banana delle società off-shore e dei conti cifrati esteri), avendo come unico scopo quello di abbattere tutti gli strumenti della democrazia, per instaurare una dittatura personale, di stampo nordcoreano, per raggiungere quegli obiettivi massonici che alla P2 sono sfuggiti di mano, prima con i tentati golpe fascisti (ideologia tanto amata dal padrone delle vostre menti), dopo con Craxi e Berlusconi.
    Siete un fenomeno passeggero, già in calo, privi di morale e di futuro.
    Un aborto di quelle frange estremistiche di cui il Paese non sente la necessità.
    Sperando possa leggermi.
    Giuseppe Vallèra.

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  12. E’ davvero mortificante, per chi ha creduto da sempre alle primarie, leggere ed ascoltare commenti non certo edificanti!
    L’impressione che si ha, almeno per me che ho creduto e credo nel sistema delle primarie, che sotto sotto covi “qualcosa” di inespresso (da parte dei capi) ma che loro sanno già dove vogliono arrivare!
    Pensare che avevo dato la mia fiducia al Presidente Crocetta ed invece assistere ad un comportamento “uguale” a tanti altri…bhe, mi fa veramente male.
    Non mi fa male il comportamento di Greco & co., loro si sa hanno cambiato parecchio idea in passato e ci hanno abituati…ma questo modo di fare del Presidente, dopo che aveva più volte spostato le date, a questo punto, presunte situazioni da rivedere…questo no, questo fa veramente male a chi, come me ancora vuole credere nella “bellezza della politica”…. fate voi…io di certo ci penserò bene prima d’andare a votare!

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