Parla un responsabile delle cisterne: “Un guasto al serbatoio la causa più probabile”

Parla un responsabile delle cisterne: “Un guasto al serbatoio la causa più probabile”

Giovanni Passalacqua

Parla un responsabile delle cisterne: “Un guasto al serbatoio la causa più probabile”

sabato 27 Settembre 2014 - 22:13

Domenico Puliafito spiega che l'efficienza degli impianti e delle procedure di sicurezza della raffineria ha evitato, fin dal pomeriggio, la possibilità di una reazione a catena. E secondo Salvatore Rugolo, professore di chimica, biologia e geologia,la nube tossica non avrà conseguenze sull'agricoltura e sull'ambiente

Chiarisco subito che a bruciare non è stato kerosene, ma nafta vergine, un carburante puro a cui vengono aggiunti solo successivamente metalli pesanti come piombo e nichel, privo di zolfo. Anche questa è stata una fortuna”. Domenico Puliafito è uno dei responsabili che coordinano le squadre di operai che lavorano alle cisterne industriali della RAM. Ma come spiega l'incendio che si è scatenato nella notte tra venerdì e sabato ?I serbatoi sono stati progettati per affrontare ogni tipo di evenienza, anche un incendio. Il tetto, in particolare, è composto da un doppio pontone – due lamiere fisse spesse diversi centimetri -, diviso da una camera di galleggiamento e circondato da due guarnizioni sigillanti. Inoltre, intorno alla cisterna corrono due anelli, uno detto “pioggia” perché dotato di ugelli che spruzzano l'acqua e raffreddano le lamiere, evitandone il surriscaldamento, e uno “schiuma” che rilascia una sostanza in grado di occludere eventuali crepe e isolare il serbatoio dagli altri vicini. E' probabile che proprio una crepa, sfuggita all'azione della schiuma, abbia creato un'infiltrazione di carburante all'interno della camera di galleggiamento, generando una spinta verso il basso. L'attrito ha fatto il resto”.

Qualcosa, allora, non ha funzionato. “In realtà ci eravamo accorti già nel primo pomeriggio che il serbatoio presentava qualche problema, tant'è che per questo motivo è stato svuotato di oltre due terzi del suo contenuto: le fiamme hanno bruciato solo 300 m³ di carburante (1 m³ equivale a 1000 litri). Purtroppo, non abbiamo fatto in tempo a evitare l'incendio, ma tutte le misure di sicurezza hanno funzionato, e non si è registrato alcun ferito. Senza tutte le precauzioni impiegate ora parleremmo di una tragedia, ma a questo servono le severissime leggi a cui gli impianti devono adeguarsi, in particolare all'interno dell'Unione Europea ”.

Ma se la situazione era sotto controllo, perché c'è stata così poca comunicazione con la popolazione?Non volevamo creare allarmismi inutili: la RAM ha elaborato un piano di evacuazione, ma ieri non era assolutamente il caso di attuarlo. E' stata la Prefettura ad allertare il Centro Operativo della nostra zona, e sempre in accordo con essa è stato deciso di consigliare alle persone di restare in casa e chiudere le finestre. Sicuramente è possibile migliorare la comunicazione con i cittadini in questi casi, ma non bisogna creare panico inutile: la situazione era sotto controllo, altrimenti avremmo preso tutte le contromisure necessarie”.

E la nube tossica che conseguenze avrà? Si parla già di danni legati alla volatilità dei composti chimici bruciati e all'assunzione dei cibi da essi contaminati. Ma è davvero così? Salvatore Rugolo, professore di chimica, biologia e geologia, spiega: A bruciare è stato un tipo di nafta molto raffinato. La sua combustione ha prodotto soltanto anidride carbonica e fuliggine, entrambe innocue. Non erano presenti metalli pesanti, né zolfo. Certo, la polvere sottile non va respirata, ma una volta precipitata non è più un problema. Dunque a subire di più le conseguenze dell'incendio è stato chi ieri sera ha respirato il fumo prodotto dall'incendio. L'ambiente, in particolare il terreno, non è stato contaminato da alcuna sostanza pericolosa, e non c'è alcun pericolo nel coltivare e consumare i prodotti della nostra agricoltura”.

Giovanni Passalacqua

2 commenti

  1. certo ,certo…se credete agli asini che volano ,alla befana, a gente resuscitata dopo tre giorni, a babbo natale etc questa intervista fa per voi!!!

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  2. certo ,certo…se credete agli asini che volano ,alla befana, a gente resuscitata dopo tre giorni, a babbo natale etc questa intervista fa per voi!!!

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