Mentre Crocetta dà il via libera a Giusy Furnari come candidato del Megafono alle primarie l'ex vicesindaco Antonio Saitta propone a tutti i partiti l'adozione di un codice etico.

Crocetta a Messina per i funerali di Totò D’Alia riunisce i suoi in vista delle primarie e ribadisce il via libera per la candidatura di Giusy Furnari, docente di filosofia e presidente di quel circolo Libertà e giustizia che ad inizio estate per primo organizzò un evento a Messina con l’allora candidato non ancora alleato con Pd e Udc. Le candidature alle primarie si delineano più chiaramente, anche se il termine per la presentazione delle firme scade il 7 aprile. Poi ci sarà una brevissima campagna elettorale di appena 7 giorni dal momento che le primarie si terranno in un’unica giornata, senza ballottaggi, domenica 14 aprile. Domani mattina Peppe Grioli in conferenza stampa illustrerà il suo programma. Gli altri candidati finora sono: Ciccio Palano Quero, Felice Calabrò, Pucci Prestipino, Emilio Fragale, Giuseppe Ramires e Giusy Furnari.

Intanto sull’argomento primarie interviene Antonio Saitta con una riflessione sulle prime battute della campagna elettorale.

“Le elezioni primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra rischiano di essere l’ennesima occasione perduta- scrive l’ex vice sindaco- Solo qualcuno tra i candidati ha presentato in pubblico le ragioni della propria candidatura, ma non c’è traccia di un dibattito sui contenuti e i metodi che i vari contendenti intendono offrire al giudizio degli elettori. Il confronto appare, piuttosto, incentrato sugli schieramenti interni al PD e agli altri partiti che compongono la coalizione: esattamente l’opposto di quanto si attendono i cittadini, desiderosi più che di sentir parlare di vicinanza a questa o a quell’altra area o leader, di valutare proposte concrete per salvare la Città dal naufragio finanziario, sociale e morale in cui sembra precipitata. Peraltro, nonostante il regolamento per le primarie dei parlamentari vieti ogni forma di pubblicità a pagamento, i manifesti di alcuni candidati fanno bella mostra di sé per le vie della Città, dando la sensazione che si parta, anche da questo punto di vista, con il piede sbagliato. Occorre che tutti i partiti e i movimenti dimostrino di avere piena consapevolezza di quanto profonda sia la delusione dei cittadini verso una politica fatta troppo spesso da arrivisti e affaristi che nulla hanno da dire e da fare per risolvere i drammi sociali che ci affliggono. Troppi scandali, troppi conflitti di interesse, troppi amministratori improvvisati e dalla vita professionale opaca hanno occupato la scena, concorrendo non poco a screditare il valore della politica quale servizio alla comunità come, peraltro, in tanti continuano a fare con impegno e onestà. Propongo, allora, per dare maggiore credibilità e trasparenza alle prossime elezioni, che i partiti e i movimenti si impongano un rigoroso codice etico, da applicare e fare sottoscrivere a tutti i candidati. È bene che si sappia qual è il titolo di studio, l’attività lavorativa e il reddito dei futuri sindaci, assessori e consiglieri. È necessario che si sappia se i candidati sono (o sono stati nel recente passato) titolari di attività, o siano dipendenti da imprese interessate da rapporti con il Comune o altri enti pubblici, se abbiano precedenti penali o siano imputati per reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio o la persona.

Si abbia il coraggio, anche a Messina, di alzare l’asticella della decenza nella vita pubblica, di pretendere che i partiti e i movimenti non accettino le candidature di quanti, pur portatori di grandi consensi, non possono ambire a rappresentare dignitosamente e liberi da condizionamenti il bene pubblico”.

Un codice etico quindi che Saitta propone all’attenzione di tutti i partiti, di destra e di sinistra, nell’interesse degli elettori ed in un momento in cui l’esigenza maggiore è quella di trasparenza.

Rosaria Brancato