Teatro: Rosario Fiorello il 13 dicembre e il Capodanno al Duomo a pagamento "salvano" il bilancio

Teatro: Rosario Fiorello il 13 dicembre e il Capodanno al Duomo a pagamento “salvano” il bilancio

Rosaria Brancato

Teatro: Rosario Fiorello il 13 dicembre e il Capodanno al Duomo a pagamento “salvano” il bilancio

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mercoledì 09 Dicembre 2015 - 23:06

Nel previsionale 2015 mancano 900 mila euro di entrate per incassi. Per arrivare a quota 1 milione e 800 mila euro entro il 31 dicembre il Cda approva una serie di eventi che dovrebbero far incassare oltre 340 mila euro, come Rosario Fiorello il 13 dicembre al Palasport ed il Capodanno a Piazza Duomo per la prima volta a pagamento. Ma dello spettacolo di Fiorello non c'è ancora traccia nei manifesti, è solo nella delibera. Fiorello il 13 è a Palermo

Il Cda del Teatro Vittorio Emanuele approva i bilanci nella seduta del 30 novembre ed una serie di eventi entro il 31 dicembre tra i quali lo spettacolo di Rosario Fiorello al Palasport domenica 13 e il Gran Concerto di Capodanno a Piazza Duomo a pagamento. Non sono gli unici eventi previsti dal sovrintendente e approvati dal Cda con i quali si fanno quadrare i conti delle entrate nell’assestamento del bilancio di previsione del 2015. Nel parere positivo i revisori dei conti esprimono le stesse perplessità avanzate in estate a proposito delle previsioni ottimistiche non suffragate dai dati reali ed invitano ancora una volta l’Ente a procedere con cautela nell’annunciare che nel solo mese di dicembre, grazie a Rosario Fiorello e agli altri spettacoli, si registri l’incasso tale da far arrivare al milione e 800 mila euro previsto dal bilancio raddoppiando in poche settimane la voce totale degli incassi.

Nella seduta del 30 novembre scorso il Cda, assenti i consiglieri Totò D’Urso e Giovanni Moschella, approva all’unanimità sia il consuntivo 2014 che l’assestamento del previsionale 2015. Il precedente storno aveva registrato il parere negativo del collegio dei revisori con nota 4352 del 18 settembre, ma era stato votato dal Cda con delibera n°48 nella seduta del 25 settembre. Il nuovo storno, si legge nella relazione dei revisori dei conti del mese scorso, si è reso necessario per l’esigenza dell’Ente di incrementare gli stanziamenti per i capitoli di spesa necessari ai capitoli di spesa per le attività artistiche, i contenziosi e la manutenzione.

Nella relazione dei revisori ed in quella del sovrintendente Saija si evince come le entrate alla data del 18 novembre si siano assestate a poco più di 917 mila euro e come restassero appena 30 giorni per arrivare a fine anno a quota 1 milione 803 mila euro.

E’ lo stesso Saija ad indicare nella sua relazione come in un mese si dovrebbe raddoppiare la cifra e passare appunto dai 917 mila accertati al doppio. Una prima somma di 100 mila euro è considerata come introito al 31 dicembre della campagna abbonamenti, altri 147 mila euro dovrebbero provenire dagli incassi per gli spettacoli in abbonamento a Messina e Barcellona (21 spettacoli calcolando 7 mila euro di media ma con picchi che potrebbero aumentare per i 2 spettacoli di Beppe Fiorello). Da aggiungere poi un introito di 40 mila euro per spettacoli fuori abbonamento (Gospel e Concerto di Capodanno). Ciliegina sulla torta lo spettacolo di Rosario Fiorello al Palasport che stando a quanto scrive Saija nella relazione dovrebbe tenersi domenica 13 dicembre. Lo spettacolo, al costo medio di 40 euro a biglietto per circa 4.500 posti ed una capienza complessiva di 6000 posti al Palasport, comporterebbe un incasso di 180.000 euro. Altra ciliegina il Grande evento della notte di Capodanno in Piazza Duomo d’intesa con il Comune che però per la prima volta sarebbe a pagamento, e per il quale si prevede una capienza di 12 mila persone, ed il biglietto verrebbe a costare 20 euro per un totale previsto d’incasso in 160 mila euro (con 8 mila spettatori). Insomma tra Fiorello ed il Capodanno a pagamento entrerebbero nelle casse del Teatro solo nelle prossime tre settimane 340 mila euro… Ulteriori incassi per arrivare alla cifra finale di 1 milione ed 800 mila euro sono previsti dai 60 mila euro della stagione scolastica di Messina e Barcellona e dagli 80 mila delle prevendite.

I revisori dei conti, che già in estate avevano bacchettato l’Ente che aveva incassato la metà degli incassi previsti, invitandolo a limitarsi alle spese necessarie e ad ancorare la programmazione a criteri più realistici, anche stavolta ripetono le stesse raccomandazioni: “In relazione alle entrate del capitolo relativo alle entrate da botteghino, ad oggi previste in 1.803.500,00 euro, si deve rilevare che alla data del 18/11/2015 sono state accertate somme per 917.108,92 pari al 50,8% rispetto alle previsioni assestate e che si esprimono perplessità circa la possibilità di accertare la rimanente parte (49,8%) dell’importo considerato che rimangono solo 30 giorni alla chiusura dell’esercizio finanziario. Pertanto l’organo di controllo raccomanda ancora una volta all’Ente di voler ancorare nel corso dell’esercizio finanziario 2015, l’assunzione degli impegni di spesa alle entrate CERTE nella loro realizzazione”.

Come si ricorderà in estate mancavano all’appello, rispetto alle entrate all’epoca stimate sui 2 milioni e mezzo, almeno 1 milione e 700 mila euro ed il collegio dei revisori era stato durissimo nella relazione. Lo stesso Saija aveva espresso più o meno lo stesso concetto scrivendo nella sua nota che il monitoraggio degli incassi si attestava su 800 mila euro, pari al 31% delle previsioni. Lo sbigliettamento della stagione estiva è stato poi disastroso rispetto alle stime: dei quasi 700 mila euro d’incassi previsti all’Arena in realtà se ne sono registrati 324 mila euro e dei 20 mila spettatori previsti se ne sono avuti 10 mila.

Tornando ai “botti” di fine anno c’è da aggiungere che mentre l’Ente annulla 3 spettacoli, il Made in Italy e Suite per Bandoneon ed orchestra il 2 ed il 9 dicembre al Vittorio Emanuele e Terra Maligna il 5 al Mandanici di Barcellona, anche in seguito alla protesta della Cgil in merito alle proposte contrattuali per gli orchestrali, dall’altra parte inserisce una serie di eventi entro fine anno. Peraltro dello spettacolo di Fiorello non c'è ancora traccia sui manifesti nè in calendario. L'unica traccia presente è nella delibera n° 53 approvata dal Cda il 30 dicembre. Fiorello peraltro dal 13 al 15 è al Politeama di Palermo.

Quanto allo storno del previsionale l’Ente ha inserito tra le entrate due voci, una relativa ad un contenzioso risoltosi a favore del Teatro, ed un’altra relativa al contributo del Fondo Unico per lo spettacolo-Furs in base alla legge regionale 9/2015 di circa 400 mila euro. Per l’accesso ai fondi Furs l’istanza doveva essere inoltrata entro il 2 dicembre allegando una serie dati compresi il consuntivo 2014 e il previsionale 2015 nonché il parere dei revisori dei conti. L’erogazione del contributo è legata alla valutazione della Regione. In merito a questa entrata pertanto i revisori hanno preso atto della relazione trasmessa dal sovrintendente.

Rosaria Brancato

8 commenti

  1. Capodanno a pagamento???????? 20 euro??????
    ma il tibetano, non era il difensore degli ultimi, di quelli che non possono permettersi certi lussi?
    Entreranno gratis lui e i suoi aficionados. Poi, non parteciperà nessuno.
    ma quando si dimette questo incapace?

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  2. Capodanno a pagamento???????? 20 euro??????
    ma il tibetano, non era il difensore degli ultimi, di quelli che non possono permettersi certi lussi?
    Entreranno gratis lui e i suoi aficionados. Poi, non parteciperà nessuno.
    ma quando si dimette questo incapace?

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  3. giuseppe bonanno 10 Dicembre 2015 09:24

    ma quanto costano gli artisti (compreso Fiorello) questo non lo dicono. L’incasso è al netto delle spese ???????????

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  4. giuseppe bonanno 10 Dicembre 2015 09:24

    ma quanto costano gli artisti (compreso Fiorello) questo non lo dicono. L’incasso è al netto delle spese ???????????

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  5. ma chi li ha messi ad amministrare,questi sono degli parasacchi vuoti.

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  6. ma chi li ha messi ad amministrare,questi sono degli parasacchi vuoti.

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  7. Parliamo di 20 euro per una serata di capodanno. Mica di 2.000 euro!!
    I messinesi ne spendono anche 60 per serate ridicole ed in provincia.
    Vediamo di non rompere le palle sempre e comunque.

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  8. Parliamo di 20 euro per una serata di capodanno. Mica di 2.000 euro!!
    I messinesi ne spendono anche 60 per serate ridicole ed in provincia.
    Vediamo di non rompere le palle sempre e comunque.

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