Ufficio per il processo, da Patti l'appello per la stabilizzazione

Ufficio per il processo, da Patti l’appello per la stabilizzazione

Alessandra Serio

Ufficio per il processo, da Patti l’appello per la stabilizzazione

domenica 18 Maggio 2025 - 10:50

Partecipato dibattito dell'Anm ma l'intervento del vice ministro Sisto non ha rassicurato del tutto gli operatori del distretto

L’ufficio per il processo si è rivelato utilissimo per smaltire gli arretrati ed è essenziale se si vuole che i tempi della giustizia siano accettabili. La proroga è vitale, la stabilizzazione del personale più che auspicabile. Dal Governo arrivano però impegni ma non garanzie in questo senso.

Sono questi i punti emersi dalla tavola rotonda sull’UPP organizzata dall’Anm Messina al Tribunale di Patti, che ha raccolto i vertici degli uffici giudiziari del distretto, il personale amministrativo, rappresentanti del Ministero e del Governo per fare il punto sulla questione.

Dal governo promesse di impegno ma non risposte definitive

Il dibattitto, aperto dal presidente della Giunta sezionale dell’Associazione dei magistrati Andrea La Spada ha visto l’intervento in video collegamento del vice ministro alla Giustizia Francesco Paolo Sisto, che ha rassicurato sugli sforzi in atto da parte del Governo per andare verso la stabilizzazione del personale impiegato in questi anni nell’ufficio di supporto al giudice. Sforzi che però devono fare i conti con le risorse a disposizione e i vincoli di bilancio, ha puntualizzato il vice Guardasigilli.

I dati dell’Upp

L’importanza della questione per il mondo della giustizia è testimoniato dal fatto che la grande aula del tribunale di Patti è rimasta gremita per tutte le quattro ore del confronto, sintetizzato nell’accorato appello dell’Anm perché si arrivi alla stabilizzazione degli addetti dell’UPP. Proprio questo personale ha consentito per esempio al Tribunale di Patti di smaltire, nel 2024, il grande carico di fascicoli in arretrato, stabilendo una performance invidiabile in Italia. Dati alla mano, ha spiegato il giudice La Spada, se non fosse prorogato il personale entro il 2035 l’accumulo degli arretrati tornerebbe ai livelli precedenti all’attivazione dell’UPP.

Agli interventi si sono avvicendati i due ex componenti del Csm Claudio Castelli e Mariano Sciacca, i giudici Ugo Molina e Concetta Alaqua del Tribunale di Patti, i rappresentati dell’Upp e il responsabile amministrativo.

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