Milazzo. Discarica ponente, approvato progetto da oltre 2 milioni

Milazzo. Discarica ponente, approvato progetto da oltre 2 milioni

Salvatore Di Trapani

Milazzo. Discarica ponente, approvato progetto da oltre 2 milioni

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giovedì 12 Giugno 2025 - 15:59

La giunta di Milazzo ha approvato un progetto di fattibilità da oltre 2 milioni per la bonifica della discarica di ponente

MILAZZO – Si punta ancora a bonificare la discarica di Torretta a Ponente, nella città di Milazzo. La vicenda risale al 2020 quando furono rinvenuti diversi rifiuti sepolti sotto la sabbia, emersi a seguito di forti mareggiate.

Nonostante le richieste di intervento al MASE e alla Regione Sicilia, con un progetto da 15 milioni di euro, la discarica non è stata inclusa nel Piano regionale delle bonifiche, poiché non considerata sito contaminato.

Il nuovo progetto per la bonifica

La giunta municipale di Milazzo ha ora approvato un nuovo progetto di fattibilità, con un investimento di 2 milioni e 691mila euro. L’iniziativa è sviluppata in collaborazione con l’Università di Messina e l’Area Marina Protetta di Capo Milazzo. Il documento è stato redatto dal prof. Giovanni Randazzo, responsabile scientifico del dipartimento di scienze matematiche e informatiche, scienze fisiche e della terra e scienze biologiche dell’Università di Messina.

Obiettivo: fondi PO-FERS 2021/2027

L’obiettivo, adesso, è ottenere finanziamenti dal PO-FERS 2021/2027 “Interventi per preservare le biodiversità e il recupero ambientale delle aree di pregio naturalistico ricadenti nel demanio regionale”.

«Il nuovo progetto prevede il restauro ambientale e rinaturazione costiera del tratto di costa da bonificare, costituendo un modello integrato di resilienza ecologica e gestione sostenibile, frutto di una visione integrata e multidisciplinare, che combina –si legge nella relazione tecnica– il ripristino morfologico e la protezione attiva della spiaggia, mediante autotrapianto e dispositivi antierosione innovativi; la rigenerazione ecologica e naturalistica dell’area retrodunale, con piantumazioni autoctone e creazione di habitat umidi; la realizzazione di percorsi accessibili e sistemi di monitoraggio e videosorveglianza, che assicurano sicurezza, gestione efficiente e continuità nel controllo ambientale».

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