"Io vedo" gli orrori a Gaza, 15mila sudari nell'installazione di Francesca Borgia

“Io vedo” gli orrori a Gaza, 15mila sudari nell’installazione di Francesca Borgia

Redazione

“Io vedo” gli orrori a Gaza, 15mila sudari nell’installazione di Francesca Borgia

giovedì 20 Novembre 2025 - 15:45

L'opera è visitabile fino al 28 novembre nella Chiesa di San Tommaso il Vecchio a Messina. In memoria di tutti i bambini uccisi

MESSINA – “Io vedo”- 15.000 sudari: un’installazione artistica di Francesca Borgia dedicata ai bambini di Gaza. L’installazione di Francesca Borgia è visitabile fino al 28 novembre presso la Chiesa di San Tommaso il Vecchio a Messina. Si legge nella presentazione: “Un’opera da non perdere, per due semplici motivi: il primo, perché ci permette di ammirare la spoglia sacralità del luogo che la accoglie e custodisce come uno scrigno. Il luogo, in questo caso, è parte essenziale dell’opera stessa perché ben si presta – come ci tiene a sottolineare l’artista – ad una “veglia partecipata” a cui ci invita.


“Il secondo motivo è l’opera stessa perché è cosa ben diversa vederla dal vivo o vederne le immagini riprodotte, seppur suggestive. Provate a percorrere la navata lentamente, fino ad arrivare alla piramide che si raccoglie nell’abside. Non ce la fa, la piramide, a contenerli tutti. La disordinata ammucchiata si srotola davanti ai nostri occhi in un tappeto di piccoli pezzi in cui il contrasto rigore ordinato dà una prima scossa all’anima”.

L'arte per Gaza

Gaza e i quindicimila piccoli corpi rivestiti da sudari

“Accostatevi da vicino: quindicimila.Tanti erano secondo le stime dell’Unicef i bambini uccisi al 1°aprile a Gaza, oggi sappiamo essere molti di più. Quindicimila piccoli corpi rivestiti da sudari, uno diverso dall’altro, come diversi e unici erano i bambini a cui Francesca Borgia vuole ridare la dignità di persone che non saranno più, togliendole dell’anonimato delle statistiche. Sotto le pieghe di ogni piccolo lenzuolo immaginate esserci un bambino, un respiro interrotto, una risata spezzata. “Definisci bambino”. Com’è cinica questa richiesta”.
“L’umanità tutta sembra aver perso la stella polare, e la domanda affiora allora dal fondo della coscienza : Io vedo? Se riusciamo anche noi a vederlo, tutto questo dolore, e a farcene carico, forse non tutto è perduto”, è la conclusione.

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