Policlinico di Messina tra eccellenze cliniche e tecnologie obsolete

Policlinico di Messina tra eccellenze cliniche e tecnologie obsolete

Marco Ipsale

Policlinico di Messina tra eccellenze cliniche e tecnologie obsolete

venerdì 28 Novembre 2025 - 07:20

L'ospedale universitario brilla in formazione e aderenza terapeutica, ma è frenato da costi elevati e da una cronica vetustà delle apparecchiature

Il Policlinico “Gaetano Martino” di Messina si posiziona in modo variegato all’interno del Modello di Valutazione delle Prestazioni 2024 di Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali. Struttura complessa e votata alla didattica e alla ricerca, ottiene valutazioni elevate (Alto o Molto Alto) nelle aree di Formazione e Gestione dei farmaci (che misurano l’aderenza terapeutica e l’appropriatezza prescrittiva), ma è penalizzata da dati allarmanti per quanto riguarda la Sostenibilità Economico-Patrimoniale e la cronica vetustà delle sue apparecchiature.

Accessibilità e prontezza dei servizi

L’area Accessibilità per il Policlinico mostra risultati generalmente positivi in termini di tempestività degli interventi oncologici, ma con forti criticità nell’ortopedia.

  • Tumore al colon: La percentuale di interventi per tumore al colon effettuati entro 30 giorni è del 73,3%, un dato in linea con la fascia media nazionale e significativamente migliore rispetto ad altre strutture locali.
  • Tumore alla mammella: L’ospedale mostra buone prestazioni, operando il 70,5% dei casi entro 30 giorni.
  • Protesi d’anca: L’indicatore più debole è quello relativo agli interventi di protesi d’anca: solo il 20 % dei pazienti viene operato entro 180 giorni, un risultato che colloca l’ospedale tra le realtà più lente in questo specifico settore, dato simile al Papardo (21,1%).
  • Pronto Soccorso (PS): Il Policlinico gestisce il flusso in modo efficiente in termini di attesa, con solo l’8,1% dei pazienti che ha una permanenza maggiore o uguale a 8 ore, un dato positivo. Ma la percentuale di abbandono del PS raggiunge il 10,6%, allineandosi ad altre strutture nazionali con problemi di sovraffollamento o percezione di inefficienza.

Processi organizzativi e didattica

Il Policlinico, in quanto polo universitario, ottiene ottimi punteggi nell’area Formazione e Didattica, classificata come Molto Alta.

  • Mobilità Attiva Alta Complessità: Il Policlinico è un forte polo di attrazione per i ricoveri ad alta complessità, con un 27% di ricoveri provenienti da altre Regioni o Province, confermando la sua esperienza in specialità di riferimento.
  • Interventi per Sala Operatoria: Per quanto riguarda l’efficienza chirurgica, il Policlinico si posiziona nella fascia media con una media di 677,9 interventi ponderati per sala operatoria, molto al di sotto dei riferimenti di eccellenza.
  • Degenza Media Pre-Operatoria: Il tempo medio di attesa pre-operatorio è di 2,5 giorni.
  • Aderenza Terapeutica: L’indicatore di Aderenza Terapeutica è valutato come Molto Alto (82,9%), un dato di eccellenza che dimostra l’efficacia delle politiche prescrittive e di monitoraggio nei confronti dei pazienti cronici.

Sostenibilità, costi e tecnologia: le sfide croniche

L’area Sostenibilità Economico-Patrimoniale è classificata a livello Medio/Basso per il Policlinico.

  • Costi di Esercizio: il Policlinico registra un Costo Medio per giornata di degenza di 718,3 €, un dato molto elevato che la posiziona ai vertici (seconda solo a Cosenza e prima del Papardo) per i costi di gestione. Similmente, l’incidenza dei costi del personale (48,4%) e dei farmaci (5,2%) sul valore della produzione è superiore alla media.
  • Ritardo Fornitori: Il Policlinico paga i fornitori con un anticipo medio di 11 giorni, in linea con altre realtà sanitarie.
  • Gestione Magazzino Farmaci: La rotazione del magazzino farmaci è di 12,6 volte/anno, un risultato in linea con i riferimenti nazionali e leggermente migliore del Papardo.

L’area Investimenti rivela il problema strutturale più grave:

  • Vetustà Tecnologica: Il Policlinico è uno degli ospedali con le apparecchiature più datate d’Italia, con l’81 % della dotazione tecnologica con più di 10 anni di esercizio.
  • Incremento Immobilizzazioni: Nonostante la vetustà, il Policlinico registra un incremento annuo delle immobilizzazioni materiali dell’8,3%, un dato che testimonia uno sforzo di investimento volto al recupero del divario tecnologico.
  • Ricorso a Noleggio/Leasing: L’utilizzo di noleggio e leasing sui costi complessivi è pari al 25,6%, indicando una forte dipendenza da queste formule per il rinnovo delle attrezzature.

Le conclusioni

In sintesi, il Policlinico eccelle nella sua missione formativa e nel governo clinico (aderenza terapeutica) e si conferma un punto di riferimento per l’alta complessità, l’attrattività interregionale e la ricerca. Ma deve affrontare i problemi legati alla sostenibilità economica (contenimento dei costi per giornata di degenza) e al massivo rinnovo del parco tecnologico obsoleto, elementi che ne minano l’efficienza complessiva. La Direzione è chiamata a un risanamento e a un rilancio che possano allineare l’infrastruttura alla qualità dell’attività clinica e didattica erogata.

Un commento

  1. Asclepieus messanensis 28 Novembre 2025 16:23

    RICORDO solo che il ricorso al P.S. dovrebbe riguardare SOLO le vere emergenze medico – chirurgiche. In altre parole : il P:S. non deve sostituire il Medico Curante. o la Guardia Medica o lo Specialista di Branca.

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