Blocco impianti Raffineria, tutte le reazioni politiche: condanna trasversale

Blocco impianti Raffineria, tutte le reazioni politiche: condanna trasversale

Santi Cautela

Blocco impianti Raffineria, tutte le reazioni politiche: condanna trasversale

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sabato 15 Settembre 2018 - 18:03

L'ultimo a parlare è stato il Sindaco Giovanni Formica che ha seguito sul posto l'intera vicenda, condanne da parte di tutto il mondo politico

Le reazioni dopo il blocco degli impianti della Raffineria e la conseguente fiammata nera, non sono tardate ad arrivare. Tra i primissimi i deputati grillini che hanno posto una sorta di sit in davanti i cancelli della Raffineria. Il blocco, lo ricordiamo, è stato causato da un guasto elettrico che ha mandato in tilt diversi impianti tra cui anche la famosa "aula bunker", il centro di controllo della Ram. Il gas in eccesso è stato quindi "bruciato" per mettere in sicurezza gli impianti di produzione improvvisamente bloccati.

Sul posto la Senatrice Barbara Floridia che ha dichiarato: «Sono andata via soltanto con una copia della Pec che rendiconta la situazione. Mi sarei aspettata un’attenzione diversa. Mi recherò anche al Ministero dell’Ambiente».

Molto più dure le reazioni dei deputati di Diventerà Bellissima e Forza Italia. A parlare per primo su Facebook l'Onorevole Tommaso Calderone, il suo sarà l'intervento più forte della giornata: «Nei prossimi giorni chiederò le opportune delucidazioni e adotterò ogni iniziativa istituzionale che riterrò utile e necessaria a tutela del territorio. Di più non saprei che fare. Ho fatto interrogazioni parlamentari ho stimolato tutte le Istituzioni locali e regionali a costituirsi parte civile. Aggiungo che non mi siederò a nessun tavolo tecnico con i vertici della Ram e non mi interessano i protocolli. Si devono rispettare le leggi e si devono fare controlli stringenti».

L'On. Pino Galluzzo ha fatto sapere di aver avvertito la presidente della commissione ambiente all'Ars, Giusy Savarino e di averle chiesto di prendere provvedimenti per approfondire la questione. Reazioni quasi istantanee anche per i sindaci del Mela. Mario La Malfa, sindaco di Pace del Mela, dice di aver avvertito le autorità giudiziarie, più morbido il collega di San Filippo del Mela – tra l'altro vicino all'On. Calderone – che incalzato dall'opposizione consiliare ha parlato della sua preoccupazione nel "verificare se esistevano concrete ed immediate situazioni di rischio, per i miei cittadini e per tutto il comprensorio. Tutto il resto, per come già scritto, verrà dopo, senza sconti."

L'ultimo a diramare una nota, il sindaco di Milazzo Giovanni Formica che ha chiesto l’intervento dell’Arpa e si è messo in contatto con i vertici dell’Azienda petrolifera e con la sala operativa della Protezione Civile già stamani.

“Secondo quanto verificato nell’immediato – afferma il sindaco Formica – a determinare il disservizio è stato il guasto di un componente di una cabina elettrica che ha fatto sì che l'intero blocco degli impianti venisse disalimentato. A quel punto sono scattate le procedure ovviamente in maniera non programmata, di depressurizzazione degli impianti e quindi tutte le sostanze sono andate nel circuito che porta alla torcia. Il meccanismo prevede che quando arrivano in torcia a contatto con l'ossigeno si incendiano ed ecco che si verifica quello che si vede e che giustamente crea forte apprensione nei cittadini. Ho anche appreso che la Raffineria in torcia manda solitamente anche del vapore per migliorare la combustione, cosa in questo caso impossibile perché anche quell’impianto si è ritrovato senza energia elettrica”.

Il sindaco è rimasto all’interno della Raffineria sino alle 14,30 quando il guasto è stato riparato. “Ci siamo dati però appuntamenti con i vertici dell’azienda e con l’Arpa per acquisire la documentazione e fare ulteriori riscontri per comprendere meglio come sono andate le cose. Posso assicurare comunque che sin da subito si è avuta la certezza che non c'erano pericoli diretti per la popolazione (incendio, scoppio o altro), fermo restando che quella quantità di fumi immessi nell'aria costituisce un evento grave che va approfondito”.

I vari comitati ambientali – Adasc e Comitato No inceneritore su tutti – hanno ovviamente condannato i fatti chiedendo di rivedere l'autorizzazione Aia rilasciata alla Raffineria. In particolare il Comitato No Inceneritore ha usato parole pesanti contro Giovanni Formica: "Il sindaco si dovrebbe vergognare. Dopo il tradimento operato nei confronti di tutta la Valle del Mela in occasione dell’ultima autorizzazione ambientale rilasciata alla Raffineria, le sua dichiarazioni danno nuovamente la misura del suo assoggettamento alla dirigenza e quindi agli interessi della Ram e non a quelli del territorio e dei cittadini

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