Il grande fotoreporter scomparso nel ricordo del nipote Giancarlo Ferlito, anche lui appassionato fotografo.
Quando, alla fine del secolo scorso, l’era digitale prese il sopravvento anche in campo fotografico, mi ritrovai a pensare che per lui sarebbe stato forse un ostacolo insuperabile.
Per Michelangelo (per noi Mimmo, però, grazie alla sua incredibile curiosità da artista, questo si trasformò nell’ennesimo stimolo per andare avanti, nell’ennesima sfida da raccogliere. E’ fu così che, dopo averlo visto sempre con le sue inseparabili Rolleiflex, Linhof, Hasselblad al collo, lo incontrai, sempre infaticabile, con la sua nuova digitale in mano, ansioso di chiedermi, con la grande umiltà che solo i veri grandi sanno mostrare, ragguagli ed informazioni sulla nuova tecnologia. Lui che dal nulla, con pazienza, curiosità, tenacia, sofferenza ma soprattutto con immenso talento e naturale signorilità, era diventato il testimone insuperabile degli ultimi sessanta anni di storia della nostra città.
Dai tempi pioneristici della Tribuna del Mezzogiorno ai giorni nostri, Mimmo è stato l’incarnazione del fotogiornalismo di qualità, sempre presente, sempre disponibile ed affidabile anche a costo di grossi sacrifici personali e familiari.
Io che ho avuto la grande fortuna di avere mio padre e Mimmo quali entusiasti portatori sani della passione per l’arte fotografica sin dalla mia giovane età, porterò sempre con me un esempio non solo tecnico, non solo professionale ma soprattutto umano di incommensurabile valore: l’innata dote di Mimmo di saper rapportarsi con medesima dignità e medesimo rispetto sia con i “potenti” sia con i “derelitti” della nostra terra, con eguale rispetto e generosità.
Mi auguro che quanti sino ad oggi hanno trascurato l’enorme tesoro rappresentato dal lavoro svolto da Mimmo Vizzini per la memoria della nostra comunità, si risparmino le facili lacrime di coccodrillo e comincino da subito a lavorare per valorizzarne e diffonderne il contenuto.
Un forte e commosso abbraccio a tutti coloro i quali gli hanno voluto bene e Buona Luce a te, Michelangelo.
Giancarlo Ferlito
