Da un sondaggio risulterebbero morte in quattro anni un milione e duecentomila persone per la guerra
Circa un milione e 200mila persone sarebbero morte in Iraq dall’inizio delle operazioni militari, nel marzo del 2003. E’ quanto emerge da un sondaggio iracheno,compiuto questa settimana, di cui riferisce oggi l’Observer.
Il quotidiano ricorda però che si tratta di una stima già respinta dalle autorità americane e britanniche.I risultati del sondaggio, condotto interpellando un campione di 1.461 adulti, sono stati raccolti poi dall’agenzia britannica Orb, che ha chiesto agli iracheni quanti parenti o conoscenti sono morti per effetto delle violenze e della guerra. Secondo quanto emerso, il 48% delle vittime ha perso la vita per colpi d’arma da fuoco, il 20% a causa dell’esplosione di un’autobomba, il 9% per un bombardamento aereo, il 6% in incidenti e un altro 6% per altre cause.
