I finanziamenti riguardano: 10 bus a metano, interventi di messa in sicurezza della tranvia, copertura del tratto terminale del torrente Annunziata
Importante missione a Roma per il dirigente del dipartimento Mobilità urbana e Viabilità del Comune Domenico Manna. A Messina, infatti, vengono assegnati 7 milioni e 22 mila euro per il miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e per il potenziamento del trasporto pubblico, non a caso i due ambiti in cui la città è risultata ultima nell’annuale classifica delle province italiane.
Il finanziamento è frutto dell’accordo di programma siglato oggi a Roma dal dirigente Manna, appunto, e dal direttore generale del Dicastero Salvaguardia dell’Ambiente Bruno Agricola, nell’ambito degli interventi previsti dal Ministero e presentati il 16 novembre scorso dal Comune.
«Con le risorse ministeriali – ha detto Sinatra – e la quota che metterà a disposizione il Comune, pari al 30 per cento delle risorse necessarie al programma, potranno essere realizzati interventi che aiuteranno la mobilità del territorio comunale». Nel dettaglio i finanziamenti riguardano: l’incremento della flotta pubblica di autobus con l’acquisto di 10 mezzi a metano, per i quali è stato previsto un finanziamento di 4 milioni e 200 mila euro, l’incentivazione all’utilizzo del mezzo pubblico, con interventi di messa in sicurezza della tranvia, per i quali è stato concesso un finanziamento di oltre 2 milioni di euro e la copertura del tratto terminale del torrente Annunziata, per la realizzazione di un primo stralcio funzionale, relativo ai servizi multimodali (bici – bus – tram) per l’utilizzo del mezzo pubblico, per il quale sono stati concessi 735 mila euro.
E’ bene ricordare che questi interventi di potenziamento, di grande importanza e frutto di un lavoro senz’altro apprezzabile, rischiano di essere realizzati senza un Azienda di trasporto pubblico a Messina. E’ infatti ancora in fase di stallo e dunque di emergenza la vertenza Atm, che vede l’azienda presieduta da Franco Providenti di fronte ad un drammatico bivio: trasformazione in Spa entro la fine dell’anno, o rischio concreto, se non la quasi certezza, del fallimento.