Si è spento prematuramente questo pomeriggio Pasquale Cocivera, presidente del “Teatro dei due Mari”, marito della vice capo di gabinetto della Provincia Lina Previti. Nato a Raccuja, ha iniziato la sua attività di Direttore Artistico e produttore di Spettacoli nella metà degli anni ’70. Ha insegnato presso l’istituto Antonello di Messina, per un corso della Comunità Europea. Con Enzo Raffa, ha fatto nascere la Compagnia del teatro Popolare Siciliano. In questo periodo arrivarono, al loro debutto, attori di grandissimo futuro, come Sergio Rubini, Margherita Buy, Luca Barbareschi, Massimo Venturiello, ecc., nonché gli affermati Michele Abbruzzo, Mita Medici, Francesca Benedetti, Rodolfo Laganà, Miko Magistro, Duilio Del Prete. Fino al 1993, per circa un decennio, ha gestito il Teatro Romolo Valli. Con una serie di produzioni ha girato l’Italia e l’Europa, ha collaborato per tre anni con la Regione Campania per il neo Festival Ibseniano ad Amalfi. Con il “Teatro dei due Mari” Cocivera ha riportato il Teatro Classico a Taormina e Tindari. Alla sua famiglia il cordoglio della redazione di Tempostretto.it.
Il ricordo di un amico
Questa sera sono passato dall’”ufficio”. Un piccolo baretto in via Risorgimento, a un passo dall’ex-cinema Aurora e a uno schioppo da Piazza Cairoli. Un luogo “infame” perché quando ci si trovava in più di quattro qualcuno rimaneva all’in piedi o doveva accontentarsi di sedersi sul bordo dei vasi in creta, decorati da rachitiche piante, posti sul margine del marciapiedi. Gli amici che ritrovo, Salvatore Celano, Ciccio Di Vincenzo e Mimmo Minutoli, attori dialettali e in lingua noti in città, non hanno quel sorriso ironico che ritrovavo solitamente nei loro visi. Mi dicono che da un paio d’ore è morto Pasquale Cocivera. Che era stato ricoverato sabato al Papardo e che era stato colto poi da emorragia cerebrale senza più prendere conoscenza. Gli amici hanno gli occhi lucidi e non hanno voglia di scherzare come quando con Pasquale ci si ritrovava tutti insieme. Conoscevo Pasquale almeno da 40 anni quando insieme avevamo fondato il “Teatro 71” che aveva dato vita nel Teatro Cristo Re ad un recital di poesie ruotanti attorno a poeti e drammaturghi siciliani. Poi ci incontravamo in qualunque luogo esistesse un Teatro o quando mi chiedeva cosa pensassi di questo o quell’attore che doveva formare il cast d’uno spettacolo in programmazione. Con Enzo Raffa, anche lui scomparso prematuramente, aveva un grande feeling: li univa il gusto del rischio e di affermare a livello nazionale la “Compagnia di Teatro Popolare” che avevano fondato. Ricordo i loro inizi con Francesca Benedetti e Mita Medici e del periodo successivo del cosiddetto “Teatro iperrealista” quando i vari Massimo Venturiello, Sergio Rubini, Margherita Buy, Ennio Fantastichini, Luca Barbareschi e altri erano i signori nessuno e grazie anche a spettacoli come “La stazione”, “ ‘A sguerra”, “American Buffalo” sono poi diventati noti in tutta l’Italia. Pasquale aveva pure recitato con la sorella ma nel sangue aveva la tempra del manager, dell’organizzatore di eventi teatrali, di colui in grado di capire se uno spettacolo poteva reggere una stagione ed essere gradito alla critica e al pubblico. Da una decina d’anni aveva dato vita al “Teatro dei due Mari” , una solida struttura teatrale che aveva come collaboratori gente esperta come Filippo Amoroso e che aveva utilizzato negli anni registi, attori-attrici, maestranze di livello nazionale, arricchendo i due Teatri greci di Taormina e Tindari di tutto quel repertorio classico espresso dai vari Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane e tanti altri. Era già stata tracciata l’edizione di quest’anno e si aspettava una conferenza stampa che desse il via a questa ennesima avventura. Chissà se i suoi collaboratori prenderanno il testimone da lui lasciato. Intanto sabato mattina alle 11 saremo con te alla Chiesa di Montalto per darti il nostro affettuoso saluto.
Gigi Giacobbe
