Gli amaranto hanno fatto una grande gara, dominando dal primo all'ultimo minuto: ma la legge dei Canarini, storica bestia nera per la Reggina, ha -funzionato- ancora
Il Modena aveva già vinto a Reggio quattro volte nella storia del calcio Italiano, tre in B e una in A. In tutte e quattro le occasioni con il punteggio di 0-1. E con il risultato di ieri, l’elenco dei ‘Reggina-Modena 0-1’ sale a cinque: quella che forse è la peggior bestia nera della Reggina ha colpito ancora. E l’ha fatto in modo incredibile, in una gara dai connotati assolutamente folli, come folle è tutto questo campionato di serie B.
Per capire che tipo di partita è stata, basterebbe guardare un pò di numeri: possesso palla 79% per la Reggina e 21% per il Modena, calci d’angolo 14 per la Reggina e 0 per il Modena, predominio territoriale 86% per la Reggina e 14% per il Modena. Numeri sconcertanti, solitamente inusuali anche in serie A quando le grandissime giocano contro le ultime in classifica.
Ma il risultato è un’altra cosa, e nel calcio non si vince ai punti. Il Modena passa al quattordicesimo minuto con l’unico tiro in porta di Troiano, in una delle pochissime volte della gara in cui riesce a superare il centrocampo avversario. La Reggina, che al primo minuto di gioco era stata scippata di un evidentissimo rigore su Pagano travolto in area dal portiere avversario (clamorosa la svista di arbitro e guardalinee), è così costretta a recuperare il risultato e attacca con tanta grinta, tanto cuore e tanta fatica. Ma il Modena si chiude benissimo, gioca con sei difensori e pur rinunciando ai contropiede riesce a portare a casa l’intera posta in palio.
La Reggina sfiora più volte il goal del pareggio sia nel primo tempo che nella ripresa. Un pareggio che andrebbe stretto, strettissimo per quanto visto in campo. Ma era una partita maledetta, come da tradizione con i ‘canarini’ Emiliani, e probabilmente neanche se fosse durata altre due ore il risultato sarebbe cambiato. Questo risultato di quella che, tra Reggina e Modena, può essere considerata a tutti gli effetti una ‘classica’ della serie B, riporta in mente ai tifosi i tristi ricordi della stagione 1990/1991: la Reggina in serie B era nominata ‘La Corazzata’ e, guidata da mister Aldo Cerantola, era la favorita di quel campionato per salire in serie A. Ma a tre giornate dalla fine, il Modena si impone 0-1 al vecchio -Comunale- di Reggio condannando quella -corazzata-, che ricorda tanto la stagione di quest’anno, alla matematica retrocessione in serie C1.
Inoltre, tornando alla gara di ieri, la fitta pioggia e il terreno pesante hanno ulteriormente penalizzato la Reggina che, come a Cittadella un paio di settimane fa, con queste condizioni non riesce ad esprimere tutto il proprio elevato tasso tecnico.
E’ stata una partita maledetta di una stagione altrettanto maledetta, basti pensare come il Modena aveva vinto anche all’andata, sempre 1-0 ma con un goal al 97° minuto di gioco dopo una gara tenuta anche lì in pugno dalla Reggina. E basta guardare la classifica, dove il Cittadella e lo stesso Modena sono, insieme all’Ancona, incredibilmente in corsa per i play-off. La capolista, il Lecce, si permette di perdere in casa 1-5 con lo stesso Cittadella e mantiene quattro punti di vantaggio sul terzo posto. Le prime faticano, tutte: anche Brescia e Sassuolo stanno andando male da un pò. Invece in fondo ci si è dati una svegliata totale: Piacenza, Padova e Ascoli sembrano essersi tirate fuori dalla zona rossa. Ma, Salernitana a parte, le altre 23 squadre sono tutte incredibilmente racchiuse in 19 punti. Praticamente lottano tutte, o quasi, sia per i play-off che per i play-out. E’ la serie B più strana degli ultimi decenni, e ad appena 17 gare dal termine non è ancora minimamente immaginabile dire chi salirà in serie A, chi andrà ai play-off, chi scenderà in serie C (Salernitana a parte) e chi disputerà i play-out.
Per la Reggina adesso serve il pronto riscatto, anche perchè la classifica torna a fare paura anche se la prestazione contro il Modena è comunque incoraggiante per il prosieguo della stagione: venerdì sera alle ore 21:00 al Granillo sarà di scena il Lecce capolista, da cui la Reggina (che si trova nell’abisso della classifica) dista appena 16 punti. E il Lecce, nelle ultime cinque partite, ne ha fatti solo quattro con una sconfitta e quattro pareggi. Ma è ancora lì, saldamente in vetta, rispetto alla mediocrità di un campionato a dir poco folle.
