Privatizzare il Cas? I sindacati dicono no

Privatizzare il Cas? I sindacati dicono no

Privatizzare il Cas? I sindacati dicono no

mercoledì 24 Marzo 2010 - 08:59

Ieri assemblea dei lavoratori indetta dalla Cub Trasporti. Che si oppone all’ipotesi di messa all’asta del Consorzio e critica il commissario Zapparrata

Si è svolta ieri mattina, nella sala riunioni del Consorzio per le Autostrade Siciliane di Contrada Scoppo, l’assemblea dei lavoratori indetta dalla segreteria provinciale Cub-Trasporti di Messina alla quale erano state invitati anche i rappresentanti delle altre Organizzazioni sindacali. I temi principali dell’assemblea, come la privatizzazione, le prospettive e le garanzie occupazionali, sono racchiusi nel titolo della convocazione: “Messa all’asta del sistema autostradale siciliano già nei primi mesi del corrente anno”. Ovvero l’ipotesi paventata nei giorni scorsi dal presidente della Regione Raffaele Lombardo e cha ha fatto saltare sulla sedia un po’ tutti.

Il segretario generale Cub Filippo Sutera, che ha svolto l’introduzione, ha manifestato tutte le sue preoccupazioni e perplessità sul percorso intrapreso dal presidente della Regione Siciliana, «percorso che viene promosso in ogni occasione dal commissario del Cas Zapparata». Sutera, fra le altre cose, ha ricordato le precedenti esperienze di privatizzazione, «che non sempre hanno raggiunto l’obiettivo della efficienza e dell’economicità mentre sempre hanno creato disoccupazione, spesso aggiunta anche a cattivi servizi».

Diverse le presenze di esponenti di altre organizzazioni sindacali (Salvatore Giannotti e Massimo Interdonato per la Cisl, Ubaldo Ciraolo per la Uil, Amedeo Finocchiaro per lo Snada, Gianfranco Celesti per l’Ugl) e diversi gli interventi che si sono susseguiti. Anche se con taglio diverso tutti hanno manifestato disappunto circa il silenzio sulle richieste di parte sindacale del commissario Zapparata, «il quale dopo avere riconosciuto molti mali dell’Ente, non fornisce un Piano Industriale così come gli è stato richiesto in vario modo da tutte le organizzazioni sindacali».

Negli interventi è stato poi ribadito che «fino ad ora nessuno ha individuato gli autori dei mali denunciati dal commissario e che quindi non può essere la trasformazione dell’Ente il toccasana, se a dirigere continueranno ad essere le stesse persone di ieri». Contrarietà sulla privatizzazione, a tal fine sono stati portati numerosi esempi, critiche anche nei confronti dell’attuale organizzazione, «che quasi sicuramente è sconosciuta al commissario visto che con la delibera 85/CS ha dovuto avviare decine di attività tutte volte alla conoscenza della realtà del Consorzio». Ulteriori sottolineature sono poi state rivolte al mondo occupazionale locale, con particolare riferimento ai numerosi lavoratori precari che saltuariamente svolgono attività presso il Consorzio per le Autostrade Siciliane e che da anni aspirano – «aspirazione che oscilla fra illusioni e delusioni» – ad una assunzione definitiva, «con la speranza di non dover cercare altrove un’occupazione, specialmente per chi non è più giovane e che quindi difficilmente potrà trovare un’altra occupazione».

L’assemblea si è conclusa con l’impegno di avviare degli incontri a breve fra tutti i sindacati, coinvolgendo quella parte di deputazione locale più sensibile a certi temi e per impedire che anche il Cas, come ieri altre realtà locali, «cada nelle mani di avvoltoi che hanno come dio solo il profitto».

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