Scempio Isola Bella. Nuovo intervento del Codacons

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Scempio Isola Bella. Nuovo intervento del Codacons

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venerdì 18 Giugno 2010 - 12:00

Chiesto l’intervento dell’Autorità Giudiziaria per fare chiarezza su tutti i lavori effettuati nel corso degli ultimi 4 anni e per verificare eventuali violazioni alla normativa ambientale

Il Codacons ha segnalato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina i lavori effettuati nel corso degli ultimi 4 anni nella Riserva Naturale Orientata dell’Isola Bella di Taormina. In particolare si è chiesto l’intervento della Procura per verificare se i lavori eseguiti siano conformi alla legge, se potevano essere autorizzati o se possano configurare le fattispecie punite dalle norme penali poste a tutela del paesaggio, delle aree naturali protette e per il deturpamento delle bellezze naturali.

Ciò anche alla luce della scomparsa del secolare boschetto che caratterizzava l’istmo dell’isola (vedi correlati in basso). “Si tratta – precisa l’avv. Antonio Cardile (Presidente provinciale del CODACONS) – di lavori che risultano effettuati all’interno dell’area SIC ITA 030031. I siti distinti con l’acronimo SIC (“Sito di Importanza Comunitaria”) sono aree tutelate sulla base di normative europee che mirano alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e fauna selvatiche. All’interno di essi l’effettuazione di lavori necessita di particolari autorizzazioni, quale la valutazione di incidenza ambientale, che può essere rilasciata solo ove sia conservata la particolarità del sito. Il regolamento della Riserva Naturale Orientata, peraltro, vieta, anche nella zona della preriserva, la costruzione di nuovi edifici nonché l’asportazione di rocce e minerali”.

L’eventuale effettuazione nelle predette aree di lavori non autorizzati o autorizzabili o in difformità delle autorizzazioni date, ove accertata, potrebbe addirittura comportare la pena della reclusione, la possibilità di disporre la confisca delle cose utilizzate per l’illecito e condanna alla rimessione in pristino dell’area.

“La Riserva Naturale, al cui interno è stata rinvenuta di recente anche una bombola di gas arrugginita, – spiega il CODACONS – è un territorio unico, che merita di essere tutelato da tutte le autorità competenti. Si è anche chiesto di attenzionare l’esecuzione dei lavori di ristrutturazione ed adeguamento tecnologico in corso sull’Isola, atteso che si potrebbero mettere a serio rischio la Podarcis Sicula Medemi, lucertola endemica che vive sui muri a secco dell’isola e di cui si contano circa 1000 esemplari. Anche a seguito delle segnalazioni ricevute e di quanto apparso sugli organi di stampa locali, ci è quindi apparso doveroso – conclude l’avv. Antonio Cardile – richiedere l’intervento dell’Autorità Giudiziaria per far luce sulla vicenda”.

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