-La Calabria arriva per la prima volta nello spazio-. E’ con questo slogan che il presidente della Regione, Giuseppe Scopelliti, ha presentato il protocollo d’intesa sottoscritto tra la Regione e l’Agenzia spaziale italiana.
L’accordo si propone l’obiettivo di definire le attività necessarie per realizzare il centro e i progetti di eccellenza per la ricerca e le telecomunicazioni satellitari. I contenuti sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si e’ svolta a Catanzaro, alla presenza del governatore Giuseppe Scopelliti, del vicepresidente dell’Asi, Marco Airaghi, e dell’assessore regionale alla Ricerca scientifica, Mario Caligiuri. La Calabria, dunque, si candida ad ospitare la base terrestre del progetto -Sigma-, con cui l’Asi intende avviare un sistema nazionale di telecomunicazione che non debba piu’ fare affidamento sui satelliti stranieri.
Il presidente Scopelliti ha evidenziato che si tratta di -una tappa importante per il futuro e la crescita della nostra terra. Siamo la Regione più impegnata con il ministero per la Ricerca perchè vogliamo offrire nuove opportunità. Questo investimento può rappresentare una risposta anche a tutte le aree montane per raggiungere tutti i sistemi di comunicazione veloce-. Secondo il governatore, -la Calabria non si ferma solo alle piccole cose, alle emergenze e ai problemi quotidiani, guarda oltre, va nello spazio e preferisce guardare questa prospettiva-. Il vice presidente dell’Asi ha ricordato il ruolo importante dell’Agenzia e la valenza dell’accordo con la Regione Calabria, nell’ambito di un rapporto di collaborazione tra le istituzioni. -La Calabria – ha affermato Airaghi – sta dando una lezione a tutta l’Italia su come si puo’ dare lavoro-. Saranno, infatti, tra cinquanta e cento le unità altamente specializzate che dovranno seguire il progetto una volta realizzato. Ai quali si aggiungerebbero le unità per la fase di preparazione e i possibili risvolti che riguardano anche lo studio delle nanotecnologie in medicina.
Anche l’assessore Caligiuri si è soffermato sulla valenza dell’accordo, rimarcando quanto questo possa contribuire per l’occupazione dei giovani. Sarà una commissione tecnica a valutare il proseguimento del progetto e gli investimenti necessari, con risorse che dovranno venire dai fondi Por e da possibili interventi ministeriali.
Peppe Caridi
