A comunicarlo il club peloritano dopo il botta e risposta mattutino tra la Chierichella e il sindaco Buzzanca. Resta il punto interrogativo su chi scenderà in campo
Non si frena il ciclone Acr: un flusso continuo di novità, colpi a sorpresa e attrazioni tirate fuori dal cilindro. Dopo il botta e risposta mattutino Chierichella-Buzzanca (vedi correlato in basso), la querelle sulla concessione dello stadio all’Acr si è chiusa con l’ennesimo comunicato del club peloritano. La partita di Coppa Italia di domani si disputerà alle ore 16, a porte chiuse. Solo qualche ora fa l’amministratore unico aveva chiesto l’intervento del primo cittadino in virtù del presunto diniego giunto dall’amministrazione comunale per l’utilizzo dell’impianto sportivo. Secca e dura la replica del primo cittadino, che condannando le “uscite” dell’attuale proprietà aveva ribattuto affermando di non avere mai vietato la disputa della partita contro il Valle Grecanica, anzi di essere stato lui stesso, qualche mese fa, ad avere firmato la concessione d’uso del San Filippo per l’Acr.
In questo marasma generale, tra trattative che non decollano e il gruppo Di Mascio con la testa un po’ a Caserta e un po’ a Capri (alle vacanze), non è ancora chi possa scendere in campo domani per affrontare il primo impegno ufficiale stagionale. I tesserati, reduci dal ritiro di Trevi e poi trasferiti “a sorpresa” sotto la Reggia, dovrebbero essere sette, ai quali dovrebbero aggiungersi un gruppo consistente di juniores. A guidarli sarà Giovanni Cirino, responsabile della formazione esordienti e giovanissimi dell’Acr.
L’Acr cerca comunque di stringere i denti, dal momento che la mancata disputa della gara potrebbe causare, oltre alle multe, un danno patrimoniale alla società che, com’è noto, è in vendita. Una situazione comunque paradossale, che alimenta i punti interrogativi di un club la cui storia potrebbe presto essere al capolinea.