Renato Accorinti e la sua squadra di assessori. Signorino vicesindaco

Renato Accorinti e la sua squadra di assessori. Signorino vicesindaco

Renato Accorinti e la sua squadra di assessori. Signorino vicesindaco

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lunedì 24 Giugno 2013 - 21:02

Il neo sindaco ha puntato sulle competenze e ha scelto “specilalisti” per ogni settore. A lui rimangono le deleghe alla Vigilanza Urbana e allo Sport

Renato Accorinti è pronto a prendere “possesso” del Comune. Insieme a lui faranno ingresso a Palazzo Zanca anche i suoi 8 assessori, già designati prima del ballottaggio. Ecco la squadra che supporterà il neo sindaco: l’economista e docente universitario Guido Signorino come vicesindaco e al Bilancio e allo Sviluppo economico; il docente universitario Antonino Mantineo alle Politiche sociali, sanitarie e giovanili, al Decentramento (Città Metropolitana) e al Personale; l’ingegnere Gaetano Cacciola, direttore del Cnr Itae, si occuperà di Energia, Mobilità e trasporti, Comunicazione e Innovazione e dei Rapporti con l’Europa e il Mediterraneo; l’ingegnere Sergio De Cola si occuperà di Urbanistica, Lavori Pubblici e Risanamento; Sergio Todesco, Direttore del Parco Archeologico dei Nebrodi Occidentali, con deleghe alla Cultura, alle Identità, alle Politiche scolastiche e dell’istruzione; la ricercatrice universitaria Patrizia Panarello, assessore all’Autogestione dei Beni Comuni, alle Reti Solidali, Villaggi e alle Pari Opportunità; il professore e ambientalista Daniele Ialacqua all’Ambiente, alla Partecipazione e Valutazione, Politiche per il benessere degli animali, Risorse agricole, RSU, Acqua, Nuovi Stili di Vita. L’ingegnere navale e ricercatore universitario Filippo Cucinotta di Risorse del Mare, Protezione Civile e Sicurezza sul Lavoro. Il Sindaco Renato Accorinti mantiene le deleghe alla Vigilanza Urbana e allo Sport.

In base alle competenze di ciascuno, il gruppo degli assessori collaborerà con il Sindaco per il rilancio di Messina, ossia per la costruzione di una città moderna, attrattiva, competitiva, solidale, dinamica, equa e sostenibile. Una città “di relazioni” che superi la condizione di declino in cui è stata condotta dalle politiche del bilancino partitico, delle clientele, della rapina. Il forte risparmio della politica, con la rinuncia allo stipendio da parte del Sindaco e la forte riduzione dei compensi per gli assessori non è una scelta populista ma un segnale concreto di risparmio – assieme ai costi dell’amministrazione comunale da rivedere: dalle spese extra alle missioni e ai fitti – in modo da risollevare la situazione. Chi fa politica non deve arricchirsi ma svolgere un servizio per la comunità. Prevediamo in determinati casi Fondi di Solidarietà per il lavoro e consideriamo il dissesto da evitare”, è stato sottolineato dai componenti della squadra, in particolare dall’assessore designato al Bilancio e allo Sviluppo economico Signorino.

9 commenti

  1. niente turismo e poca cultura , ottimo!

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  2. bonanno giuseppe 25 Giugno 2013 08:06

    lo faranno quelli del PINELLI

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  3. ahahahaahahh

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  4. Speriamo bene…

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  5. Autogestione dei beni comuni: ovvero il ritorno del comunismo.
    No al Ponte, si alla fame.

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  6. Come prima deliberazione di Giunta, anche per gratitudine nei confronti di quei bravissimi ragazzi occupanti il Teatro in Fiera e tanti altri locali pubblici in disuso che tanto si sono spesi per la vittoria del Prof. Accorinti, provvederei alla sostituzione dell’intestazione ormai desueta del Teatro a quel sant’uomo che è stato Pinelli.
    Nella circostanza si potrebbe intestare a Feltrinelli il Teatro Vittorio Emanuele.
    Alla seduta di insediamento non dimenticate di invitare anche i bravi ragazzi del NoTav fornendogli per la circostanza una maglietta con i due loghi “NoTav-NoPonte”, pensate che bello sarebbe.
    Se resterà tempo sostituite le vecchie divise dei Vigili Urbani con le magliette che tanto hanno contribuito al successo del professore.

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  7. Alessandro Grussu 25 Giugno 2013 17:05

    “Autogestione dei beni comuni” significa passare dalla condizione di sudditi a quella di cittadini. Significa curare la città da noi stessi, in quanto nostra casa comune. L’esatto contrario di quello che fanno troppi messinesi.

    Altro che “fame”: quella semmai ce l’hanno portata i nostri solerti amministratori, che hanno fatto della nostra città un deserto economico e sociale per riempire le loro tasche.

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  8. …e prima com’era?

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  9. Inviteremo anche Frank Capra e vedremo il film “La vita è meravigliosa”

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