Raffineria Milazzo. Riconversione e lavoro, il botta e risposta - Tempostretto

Raffineria Milazzo. È botta e risposta su riconversione, le dichiarazioni

Redazione

Raffineria Milazzo. È botta e risposta su riconversione, le dichiarazioni

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lunedì 06 Dicembre 2021 - 08:00

La riconversione della raffineria di Milazzo al centro di un botta e risposta tra Musumeci, intervenuto sul tema, e i sindacati.

Si torna a parlare della Raffineria di Milazzo e di una sua riconversione. Tema, quest’ultimo, sul quale era intervenuto il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci nel corso del suo incontro nel comune mamertino. Musumeci aveva ribadito la necessità di effettuare cambiamenti in tal senso.

I sindacati chiedono salvaguardia posti di lavoro

Dopo le dichiarazioni del presidente della regione è scoppiato il dibattito, con l’intervento di Cgil, Cisl e Uil Messina.

I segreterari generali Giovanni Mastroeni, Antonino Alibrandi e Ivan Tripodi hanno infatti posto l’accento sul tema dei posti di lavoro: «La crisi delle raffinerie e le prospettive legate alla transizione ecologica non possono ricadere sulla carne viva dei lavoratori. Sarebbe, invece, opportuno ed auspicabile che si apra un confronto che, nel pieno rispetto del binomio rappresentato da ambiente e lavoro, metta in sicurezza l’occupazione di migliaia di lavoratori impegnati nell’area industriale milazzese. Noi siamo pronti, auspichiamo che anche il governo regionale sia disponibile ad affrontare un tema dirimente per le prospettive del nostro territorio e delle generazioni future».

Musumeci: tutela posti di lavoro e salvaguardia della salute

Non si è fatta attendere la replica di Musumeci, che ha ribadito: «La tutela dei posti di lavoro e la salvaguardia della salute di tutti i cittadini sono da sempre le priorità del mio governo nella politica per le aree industriali dell’Isola. Lo abbiamo detto a Gela, lo abbiamo ripetuto a Siracusa, lo abbiamo ricordato l’altro giorno a Milazzo. Quello della riconversione -ha aggiunto Musumeci – è un percorso obbligato e inesorabile, voluto dall’Unione europea e condiviso dall’Italia. Questo percorso la Regione vuole definirlo assieme alle aziende, concordando con Roma e Bruxelles i tempi necessari, senza scadenze affrettate, proprio per scongiurare ogni possibile crisi produttiva con ripercussioni negative sui lavoratori».

Il presidente della regione Sicilia ha quindi concluso sottolineando l’intenzione di fissare un incontro, già nel breve periodo, con le aziende milazzesi e Confindustria ma anche un tavolo di confronto con le sigle sindacali. L’obiettivo, ha detto, è stabilire un percorso d’azione comune.

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