Messina calcio, C2 o Dilettanti? «Un caso anomalo»

Messina calcio, C2 o Dilettanti? «Un caso anomalo»

Redazione

Messina calcio, C2 o Dilettanti? «Un caso anomalo»

martedì 15 Luglio 2008 - 16:17

Paolo Bordonaro, esperto di Diritto Sportivo: «Una situazione strana che si offre a interpretazioni. Non capisco l'utilità dell'operazione dei Franza». Le modifiche al Lodo Petrucci in vigore da quest'anno

Il futuro del Messina calcio potrebbe rivelarsi un vero e proprio caso giuridico. La lettera con la quale il gruppo Franza ha di fatto rinunciato all’ammissione alla serie B apre le porte a diverse interpretazioni, che in certi casi potrebbero portare anche alla impossibilità di far ricorso al Lodo Petrucci. Un’eventualità che al momento non si può escludere e che renderebbe oltre modo beffarda questa vicenda. Per cercare di capirne di più, nel tentativo di leggere un pò meglio le carte federali, abbiamo contattato telefonicamente Paolo Bordonaro, avvocato dello Studio Legale Associato Bordonaro di Genova, esperto in Diritto Sportivo, il quale, dopo aver chiarito (rispondendo anche a sollecitazioni da parte dei nostri lettori) che le modifiche al Lodo Petrucci sono in vigore già da quest’anno, ammette subito: «Questo è un caso anomalo».

Ecco perché: «Il Lodo Petrucci presuppone la non ammissione ai campionati di serie A o B, e in questo caso il Titolo sportivo va alla Figc, che poi può decidere di assegnarlo ad un’eventuale nuova società interessata alla C2. Ma non si può parlare di non ammissione se una società l’ammissione non la chiede». A rendere anomala la vicenda, infatti, è la lettera inviata da Vincenzo Franza alla Lega e alla Figc, nella quale il vicepresidente del Messina ribadisce «la irrevocabile volontà (…) di ritirare, con effetto ex tunc, la domanda di ammissione al campionato professionistico di calcio di serie B per la stagione 2008/2009», e al tempo stesso manifesta l’intenzione di «iscrivere la società ad attività organizzate dalla L.N.D.». Avendo rinunciato alla serie B, secondo Bordonaro per il Messina si profila il caso previsto dall’articolo 16 delle Norme organizzative interne federali, secondo il quale le società, «se non prendono parte ovvero non portano a conclusione, a seguito di rinuncia od esclusione, l’attività ufficiale» decadono dall’affiliazione alla F.I.G.C.. A quel punto «il Presidente Federale, sentita la Lega di competenza, può mantenere l’affiliazione della società ove ravvisi casi di forza maggiore o di particolare rilevanza, determinandone la collocazione negli organici dei campionati, sentito il Comitato o la Divisione interessata relativamente alle disponibilità di fatto esistenti negli stessi, e disponendo a tale fine, in casi eccezionali, l’ampliamento della composizione numerica di uno o più gironi in cui si articola la relativa attività».

Vincenzo Franza, nella sua lettera, cita l’articolo 52, comma 9, che recita così: «In caso di non ammissione al campionato di serie C1 e C2 e di esito infruttuoso delle procedure previste ai commi 6, 7 e 8(i quali, a loro volta, rappresentano il -succo- del Lodo Petrucci e che riportiamo integralmente tra gli approfondimenti), il Presidente Federale, d’intesa con il Presidente della LND, potrà consentire alla città della società non ammessa di partecipare con una propria società ad un Campionato della LND, anche in soprannumero, purchè la stessa società adempia alle prescrizioni previste dal singolo Comitato per l’iscrizione al Campionato».

Ma torniamo al punto di partenza: avendo i Franza rinunciato spontaneamente all’iscrizione alla serie B, la Federazione accetterà un’eventuale richiesta, da parte di una nuova società, di usufruire del Lodo Petrucci e di ripartire dalla C2? «Effettivamente – risponde l’avvocato – qui la norma si presta a diverse interpretazioni. E’ un dato che, secondo il Lodo, la città in sè ha il diritto di avere una squadra in C2, non credo che la Federazione possa consentire ai Franza di appropriarsi del titolo sportivo e di portarselo dove vogliono. Qui è anche una questione di chiarezza e di creare un precedente di grande confusione». La chiarezza, appunto. L’anomalia del caso sta anche nella decisione dei Franza di tentare la via dei Dilettanti: «Francamente – afferma pensieroso Bordonaro – non capisco che tipo di utilità possa avere un’operazione del genere, anche perché se vanno nei Dilettanti ci vanno con tutti i debiti, che a quanto mi dite non sono pochi. Non c’è chiarezza nell’obiettivo».

La data decisiva sarà quella del 18 luglio, giorno in cui si riunirà il Consiglio Federale per ufficializzare le squadre che parteciperanno ai prossimi campionati e quindi ammissioni e non. «Sarà importante capire – spiega Bordonaro – se il Consiglio dichiarerà non ammesso il Messina, oppure se si limiterà a prendere atto della rinuncia da parte dei vertici societari. E’ un caso anomalo, ripeto, di cui sinceramente non ricordo altri esempi nel passato».

nelle foto, lo striscione dei tifosi a Palazzo Zanca (foto Dino Sturiale) e l’avvocato Paolo Bordonaro

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