Rometta, il caso di Gabriele Iarrera non è chiuso. La battaglia della famiglia

Rometta, il caso di Gabriele Iarrera non è chiuso. La battaglia della famiglia

Alessandra Serio

Rometta, il caso di Gabriele Iarrera non è chiuso. La battaglia della famiglia

mercoledì 22 Novembre 2023 - 13:56

La procura di Messina vuole fare luce sull'anno e mezzo di cure tra Italia e Austria

A più di un anno e mezzo dalla sua scomparsa, si riapre il caso di Gabriele Iarrera, il diciottenne di Rometta morto dopo un terribile incidente stradale. Il ragazzo si è spento dopo aver lottato per mesi tra la vita e la morte dopo un lungo calvario ospedaliero terminato in Austria.

Gabriele Iarrera si è spento a soli 18 anni mesi dopo un tremendo incidente automobilistico. Il suo lungo percorso in vari ospedali lo ha portato in Austria dove si è spento nel luglio scorso.

L’incidente e il calvario ospedaliero

L’incidente era avvenuto a venetico il 16 aprile dello scorso anno. Il ragazzo era terzo trasportato in elisoccorso a Palermo con lesioni devastanti. Le sue condizioni erano talmente gravi che i sanitari avevano già pensato all’espianto degli organi. È stato tenuto in vita per circa un anno e mezzo in stato vegetativo, poi è stata prospettata alla famiglia la possibilità che in Austria avrebbero potuto riabilitarlo parzialmente. Mamma e papà lo hanno quindi trasferito al centro riabilitativo di Hochzirl-Natters di Innsbruck dove il giovane è stato sottoposto a cure neuro-riabilitative di vario tipo. Ma Gabriele non è mai uscito dal coma dopo l’incidente, ed è stato dichiarato morto a luglio scorso.

Nel frattempo si era aperto il processo penale a carico del conducente della autovettura. un ventenne messinese residente a Bologna, che aveva richiesto ed ottenuto di essere ammesso ad estinguere il reato con l’istituto della messa alla prova.

La svolta nelle indagini

Dopo il decesso, però, la situazione è cambiata, il giudice per l’udienza preliminare Raffa ha disposto ulteriori indagini, dando incarico al Pubblico Ministero di effettuare l’autopsia, affidata al dottore Giovanni Andò. Il medico legale dovrà anche accertare se vi sia stata imperizia da parte dei sanitari che lo hanno avuto in cura, dopo avere acquisito tutta la documentazione, con particolare riguardo a quella relativa al ricovero al centro Neurolesi e alla clinica austriaca. Non è escluso quindi che ci saranno presto ulteriori indagati.

La vicenda di Gabriele ha colpito particolarmente la comunità dei centri di Rometta e Venetico dove è stata anche effettuate raccolte fondi per sostenere papà Franco, mamma Enza e la sorella Ylenia nelle cure. La famiglia si è affidata agli avvocato Pietro Fusca e Maria Grazia Drago. Il conducente è invece difeso dagli avvocati Lugi Bambaci e Giovanna Puliafito.

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