Danilo Lo Giudice: "Non si gioca sulla pelle dei bambini". L'assessore regionale non ha firmato il decreto ed ha chiesto una proroga al 31 dicembre

S. TERESA DI RIVA – “La politica nei palazzi determina queste porcherie e lo dico con cognizione di causa”. A ribellarsi e dire no al Piano di dimensionamento scolastico e alla soppressione della Direzione didattica a S. Teresa di Riva, al fianco di genitori, maestre e personale Ata, c’è anche Danilo Lo Giudice: sindaco di S. Teresa, coordinatore regionale di Sud chiama Nord ed ex deputato regionale.
“La politica deve rimanere fuori quando si gioca sulla pelle dei bambini. Se devo prendere una tessera di partito per salvare la ‘mia’ direzione didattica e allora mi iscriverò a quel partito per un mese, scongiurerò la chiusura dell’istituzione scolastica ma avrò fatto una porcheria. Io sono qui come primo cittadino per spiegare le motivazioni del no ad un piano che va a penalizzare la nostra comunità. Non per chiedere una cortesia. Ci troviamo di fronte ad una decisione non ragionevole ed è chiaro che si scenda in piazza qui come in altri luoghi”.
L’intervista di lo Giudice a Tempostretto è accompagnata da scroscianti applausi di insegnanti e genitori. La speranza rimane ancora accesa. L’assessore regionale non ha pubblicato il decreto. Ha chiesto una proroga al 31 dicembre. “Con lui ci ho parlato mercoledì scorso – ci dice Lo Giudice – vedremo adesso cosa vorrà fare. Dico solamente che il Piano di dimensionamento così per come è stato interpretato non andava assolutamente preso in considerazione”. IN ALLEGATO L’INTERVISTA INTEGRALE
