In azione la polizia penitenziaria. La Fp Cgil: "Servono interventi da parte del provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria"
MESSINA – Droga e telefonini in carcere a Gazzi. Lo scorso 6 marzo, durante una perquisizione straordinaria, gli agenti di polizia penitenziaria, con il reparto cinofili, hanno trovato 40 grammi di hashish e 4 cellulari, di cui due smartphone. Una perquisizione straordinaria nella sezione detentiva “ex art. 32”, nella quale sono ristretti detenuti per motivi di ordine e sicurezza. Da qui un nuovo ordine d’arresto per i detenuti coinvolti.
Sulla vicenda interviene con una nota Funzione Pubblica Cgil: “Ancora una prova di professionalità e dedizione al lavoro da parte degli agenti di polizia penitenziaria della Casa circondariale di Messina”. Questo il commento del segretario generale Francesco Fucile e del coordinatore provinciale Giovanni Spanò.
“Numerosi episodi hanno messo in pericolo gli agenti”
“La Fp Cgil di Messina – affermano Fucile e Spanò – nel rivolgere un grosso plauso agli agenti per l’ottima operazione svolta”, chiede al “provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria di prendere provvedimenti. Sono ormai innumerevoli le denunce che, come Funzione pubblica Cgil, abbiamo effettuato sia rispetto alla cronica carenza di personale, sia rispetto alla mancanza di requisiti strutturali dell’Istituto messinese. Aspetti fondamentali per una gestione in sicurezza della stessa sezione ex art. 32, dove di recente si sono verificati numerosi episodi che hanno messo a rischio l’incolumità degli agenti”.
