Demolito un fabbricato sul torrente San Filippo. Ma i resti sono ancora lì

Demolito un fabbricato sul torrente San Filippo. Ma i resti sono ancora lì

Demolito un fabbricato sul torrente San Filippo. Ma i resti sono ancora lì

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lunedì 09 Dicembre 2013 - 12:03

Problemi in zona anche per ciò che concerne la pubblica illuminazione. Manca la manutenzione ordinaria e si aggiungono i furti dei cavi di rame. Sabato scorso un incidente mortale, in via degli Aranci, forse anche a causa del buio

Costruire sui torrenti è una prassi assurda che il Comune sta giustamente contrastando. Se però si agisce a metà, il rimedio rischia di creare più problemi del danno. E’ quanto accade a San Filippo Superiore, dove lo scorso 18 novembre, l’assessorato comunale preposto ha provveduto a far demolire un fabbricato abusivo sito nell’alveo del torrente San Filippo all’altezza dell’abitato del villaggio di San Filippo Superiore.

A segnalarlo, è il consigliere della seconda circoscrizione, Giuseppe Villari, che lamenta “la quantità di materiale di risulta lasciata nel torrente, dopo la demolizione, in particolare lastre di eternit ed una cospicua catasta di suppellettili e rifiuti. Il tutto si verifica proprio nella stagione delle piogge, con tutti i rischi che ne conseguono”.

Sempre nella stessa zona, sono numerosi i problemi relativi alla pubblica illuminazione. In particolare in tutta la via degli Aranci attigua al torrente San Filippo, nella zona ricadente attorno allo stadio, in gran parte dello svincolo autostradale San Filippo dalla zona bassa fino all’altezza dello stadio, e in altre vie limitrofe, le lampade fulminate non vengono sostituite, molte plafoniere sono mancanti, vi sono danni vari ai lampioni ed altri inconvenienti tecnici per mancata manutenzione. A segnalarlo è il consigliere Rosario Santoro, che ricorda anche i disservizi dovuti ai furti dei cavi di rame. “Intere zone sono rimaste al buio e questo favorisce gli episodi di criminalità, mentre ci avviciniamo alle festività natalizie. Il buio potrebbe anche essere una delle concause che ha portato all’incidente mortale di sabato scorso, in via degli Aranci”.

Santoro si rivolge al sindaco, al prefetto ed al questore, per chiedere quali interventi intendano attuare per contrastare il fenomeno dei furti di cavi di rame.

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