21enne di Fiumefreddo morì a Taormina, nessuna responsabilità dell'ospedale

21enne di Fiumefreddo morì a Taormina, nessuna responsabilità dell’ospedale

Alessandra Serio

21enne di Fiumefreddo morì a Taormina, nessuna responsabilità dell’ospedale

giovedì 10 Luglio 2025 - 08:00

Salvatore Cavallaro si è spento l'1 agosto 2017, la denuncia della madre disperata

Messina – Non ci sono responsabilità a carico dei medici dell’ospedale di Taormina nel caso del ventiduenne Salvatore Cavallaro, di Fiumefreddo,  affetto da linfoma non hodgkin a cellule T ad alta aggressività, morto l’1 agosto 2017 dopo un agobiopsia epato splenica eseguita dal radiologo interventista.

La sentenza

Dopo un lungo e complicato processo durato circa 8 anni, il giudice monocratico Gullino ha assolto tutti e tre gli imputati, professionisti molto noti, accusati di omicidio colposo in ambito medico in concorso, con formula piena. Le testimonianze e le consulenze tecniche effettuate durante le indagini ma soprattutto durante il processo, che ha analizzato il caso, ha infatti evidenziato che l’operato dei medici è stato corretto, come sostenuto dai difensori, gli avvocati Michele Minissale, Laura Rizzo, Alessandro Palermo e Salvo Epaminonda. Il Pubblico Ministero aveva chiesto la condanna per i tre medici a sei mesi di reclusione ma il giudice ha deciso diversamente.

Una prima dimissione poi il ritorno in ospedale

Per la scomparsa del giovane erano inizialmente indagati 10 camici bianchi della struttura taorminese, poi il processo si è aperto soltanto per tre di loro, due ematologi e il radiologo interventista. A presentare la denuncia era stata la famiglia, assistita dall’avvocato Vincenzo Iofridda.

Nell’esposto – denuncia la madre del ragazzo segnala che il giovane era stato in ospedale il 16 luglio con la febbre alta e i medici del Pronto Soccorso lo avevano sottoposto ad ecografia e Tac, rilevando un calco renale. Avevano quindi disposto la dimissione. Da analisi eseguite in un laboratorio privato, però, sarebbe poi emerso che il ventunenne aveva un’infezione da mononucleosi. Il ragazzo è così tornato in ospedale, il 24 luglio. Dalla sua fidanzata, che era con lui, la madre ha in seguito appreso che al paziente erano stati eseguiti prelievi con ago aspirato alla gola e alla milza e che lo avrebbero fatto anche al fegato. Salvatore ha avuto due choc, il secondo gli fu fatale.

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