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25 aprile Reggio Calabria. Street Art, Geniale ritrae il partigiano “Malerba” INTERVISTA

Daniele Geniale

Daniele Geniale, di origini pugliesi, approda alla tecnica dei Murales dopo una formazione scientifica e una laurea in semiotica. Si definisce artista outsider e racconta di aver iniziato la sua carriera grazie ad una tesi che, nel 2007, lo porta a scrivere una tesi sul quartiere romano di San Lorenzo dal punto di vista dei muri, e di come comunicasse attraverso i muri fin dagli anni ’70 messaggi militanti, politici e di impegno sociale. Lavorando alla tesi mi sono avvicinato alla tecnica dello stencil con l’approccio al mix e al collage.

Geniale, spiegami il tuo lavoro, il tuo significato di arte urbana e la tecnica che hai usato qui

Omaggio a Pasquale Brancatisano, il partigiano Malerba

Quando si parla di arte urbana sento un senso di grande responsabilità oltre che la soddisfazione di un egocentrismo che non posso negare. La cosa che conta di più, per me, è l’approccio mentale a cosa lascio in un tessuto urbano, come lo lascio e con quale stile. I miei lavori partono dalla ricerca fotografica. Tutti i miei soggetti sono miei amici. Per malerba, ad esempio hanno posato un mio alunno del liceo artistico e un mio amico. Ho lavorato su un fotomontaggio: lo sguardo è del mio alunno, mentre la posa fiera del mio amico. Fotografia, elaborazione grafica, quindi, e una serie di stencil per riportare il disegno sulla grande superficie. Soprattutto ho lavorato con i chiaroscuri mappando i livelli principali (zona d’ombra massima e punto luce massimo) e da li ho realizzato l’intera opera.

Vedo che lo hai inserito dentro una campana di vetro, serve a proteggerlo?

Grazie per questa domanda, mi hanno chiesto di rendere omaggio a quest’uomo scomparso all’età di 99 anni solo due mesi fa e pensando a lui come simbolo della libertà ho voluto esprimere un concetto più universale. Mi sono chiesto cosa si perde, perdendo la memoria e ho trovato la risposta proprio in quello che stiamo vivendo oggi. La memoria, per me, è l’anticorpo della storia se la perdiamo torniamo a commettere gli stessi errori. Insegno e noto nei giovani tantissima confusione, il mio messaggio è rivolto a loro perché sono soprattutto loro ad averne più bisogno e va protetto come dentro una teca.

L’eroe

Pasquale Brancatisano, nome di battaglia Malerba, reggino di Samo, è stato un eroe della Resistenza. Un contadino, che con umiltà e grande senso di giustizia, lottò da partigiano contro il nazifascismo. Muore, solo due mesi fa, all’età di 99 anni “Mi piacerebbe che facessero un monumento per le nuove generazioni, che sappiano chi erano i partigiani e cosa hanno fatto per l’Italia. La prima domenica di maggio del 1945 in corso centrale a Torino sfilammo centomila uomini e i cittadini gettavano fiori e battevano le mani e gridando ad alta voce ‘viva i partigiani’ e ‘viva l’Italia libera’ – dichiara nella sua ultima intervista.