Sanità calabrese, la Lega: ora, Longo in Procura

Sanità calabrese, la Lega: ora, Longo in Procura

Mario Meliado

Sanità calabrese, la Lega: ora, Longo in Procura

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mercoledì 19 Maggio 2021 - 08:30

L'esortazione del commissario regionale del Carroccio all'uomo che tiene le redini del comparto: non bastano le denunce in Commissione Antimafia

Infiltrazioni masso-mafiose in Sanità: secondo il commissario regionale della Lega Gianfranco Saccomanno, dopo l’audizione di Guido Longo in Antimafia sono una certezza. “Lobby di potere che, unitamente alla criminalità organizzata e ad una parte della burocrazia corrotta, gestiscono la cosa pubblica esclusivamente per propri interessi. Una torta che viene divisa tra tanti e che, comunque, rappresenta quasi l’80% del bilancio regionale. Un sistema collaudato – evidenzia l’ex sindaco di Rosarno – per consentire guadagni facili ed illeciti, senza, però, fornire quei servizi essenziali che i calabresi meritano”, insieme a un commissariamento della Sanità lungo e improduttivo.

“Quello che, però, appare inspiegabile, pur dinnanzi alla consapevolezza di tutti sul condizionamento ‘ndranghetistico e lobbistico della sanità, è la mancata assunzione di provvedimenti efficaci e penetranti – riflette l’esponente leghista-. Tante parole e nessun fatto vero e concreto. La Lega, si augura che il Commissario Longo abbia fatto il proprio dovere fino in fondo e che, dopo l’audizione, abbia riferito ogni cosa alla competente Procura come era ed è suo dovere. Il suo passato e la sua storia – evidenzia Saccomanno – non possono che portarlo di corsa dinnanzi alla Autorità Giudiziaria per segnalare e denunciare quanto riferito pubblicamente. Noi siamo sicuri che ciò sia già avvenuto. Ma, se, per ipotesi, Longo si sia limitato solo alla audizione, lo invitiamo fermamente a presentarsi dinnanzi al Procuratore Gratteri per ripristinare quella legalità calpestata e che 11 anni di commissariamento non sono serviti a nulla. La Calabria ed i calabresi meritano rispetto e nessuno può sottrarsi al proprio dovere d’impedire ancora il saccheggio della sanità, in danno di tante persone che spesso muoiono per la evidente criticità del sistema e per un’azione criminale che ha condizionato pesantemente anche tale settore”.

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