Quel grazie non detto a Clelia Marano che ha cambiato Messina dal basso in silenzio

Quel grazie non detto a Clelia Marano che ha cambiato Messina dal basso in silenzio

Rosaria Brancato

Quel grazie non detto a Clelia Marano che ha cambiato Messina dal basso in silenzio

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sabato 01 Novembre 2014 - 20:32

Clelia Marano, esperta all'emergenza migranti, rappresenta in modo concreto "lo spirito accorintiano", quello iniziale, quando la voglia di Cambiare Messina dal basso passava dalla scelta di rimboccarsi le maniche e di stare al fianco degli ultimi. Paradossalmente per lei sono arrivate le accuse di "carrierismo", dopo un anno e mezzo di impegno silenzioso volto anche a fare da parafulmine.

Ho sempre pensato che Clelia Marano incarni lo “spirito dell’accorintismo” nel senso che nel suo modo di operare ho visto la piena continuità e coerenza di quei principi che stavano dietro l’esperienza di Cambiamo Messina dal basso e che hanno portato Accorinti a diventare sindaco. Stessa coerenza e continuità di pensiero e agire che ho riscontrato in Nina Lo Presti e Gino Sturniolo ma che in Clelia, non avendo un ruolo prettamente politico ma più organizzativo-tecnico era meno palese ai più, che infatti non la conoscono perché non rilascia interviste, non ama i riflettori e ha sempre vissuto l’incarico da esperta a titolo gratuito con serietà e coscienza. A Clelia Marano è toccato un compito difficile perché tra tutte le emergenze che i neo amministratori hanno dovuto affrontare a lei è spettata quella più complessa perché totalmente sconosciuta. Quando la giunta Accorinti ha vinto conosceva la situazione dei conti, dei rifiuti, dell’Atm, dei servizi sociali ma non sapeva che alle porte stava per arrivare un oceano di sofferenza umana che la nostra città era totalmente impreparata a fronteggiare. La giunta Accorinti ha dovuto affrontare questa emergenza partendo da zero perché un fatto simile e di tale portata non era mai accaduto in precedenza. Non me ne voglia nessuno degli assessori e nessuno dei dirigenti, ma se c’è stato qualcuno che, nel totale silenzio ha detto sì senza pretendere in cambio un’indennità o la foto in conferenza stampa è stata Clelia, assumendosi la responsabilità di tappare falle, di elemosinare casa per casa ora vestiti, ora denaro, ora latte. Non è un’eroina, ha fatto quel che è in linea con quanto proclamato da tutti in campagna elettorale. E’ stata al fianco degli ultimi, “zitta e con la zappa in mano”. Se c’era da sudare sudava, se c’era da litigare con una suora, un dirigente, un esponente di un’associazione litigava, se c’era da passare di stanza in stanza per fare una colletta la faceva, se c’era da cercare famiglie per ospitare un bambino lo faceva. Perché ci crede. E non ha mai fatto differenza tra un profugo e una famiglia di messinesi alla ricerca di un alloggio o di una busta della spesa (non quelle buste che si danno in campagna elettorale, ma quelle che servono quando le urne sono chiuse). Le ho affidato personalmente da seguire un caso delicatissimo e l’ha fatto con la stessa dedizione e impegno che nel frattempo dedicava agli immigrati e agli sfrattati. Quando intere famiglie protestavano a Palazzo Zanca trovando le porte chiuse incontravano lei che faceva da filtro con gli uffici giusti e con gli assessorati competenti. Quando una macchina burocratica è lenta e non conosce il volto di chi soffre sono le persone come Clelia Marano che la rendono umana. A Tempostretto non ha mai rilasciato un’intervista, ma per oltre 500 giorni l’abbiamo incontrata al Comune e ci ha dato sempre le informazioni che chiedevamo, senza mai indulgere in polemiche. Per me lei è pienamente e senza ombra di dubbio, accorintiana nel senso pieno. Non solo non ha un’indennità (ricordo a me stessa il primo punto del programma elettorale) , ma non ha nessun doppio lavoro, si è presa solo tre giorni di ferie, continuando a mandarci dalla spiaggia sms e dati sugli sbarchi. Conosce uno per uno i casi che segue, sa quelle piccole grandi storie di una Messina solidale invisibile che non è quella degli automobilisti infastiditi ai semafori. Accusarla di ambizione personale e di voler strumentalizzare i migranti è non solo ingeneroso ma rivela ingratitudine e arroganza. Avrebbe potuto limitarsi a dire “sono un’esperta” e mettere un punto già il quarto giorno, ignorare la folla dei senza casa a vario titolo o i migliaia di migranti senza scarpe e senza latte che ci sono passati sotto il naso e lasciare che fossero gli “uffici-ufficiali”e le competenze visibili a fare quel che comunque era evidente non riuscivano a fare per milioni di motivi. Non l’ha fatto e non perché ambisse ad essere eletta papa o a fregare qualche poltroncina, ma perché, come centinaia di messinesi, ha creduto agli slogan della campagna elettorale. Voleva Cambiare Messina dal basso rimboccandosi le maniche. Banalmente, lei ha detto “io ci sono”. Poi è chiaro che là dove c’è un incarico pubblico si creano polemiche, dissidi, invidie, avrà sicuramente nemici e gente che non la pensa come lei. Però, al molo, ad ogni sbarco, dal primo all’ultimo, lei c’era. E tra tutti gli esperti, anche quelli delle gestioni di quellicheceranoprima lei è l’unica che ricorderemo. Come si dice, “è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo”, si sapeva che era un terreno minato e mai percorso. Non voleva essere ringraziata ma neanche, suppongo, essere tacciata di “carrierismo”. Per fare carriera politica a Messina sono altre le passerelle e sono molto lontane dalla tendopoli. Per me lei, senza poltrona, senza indennità e qualifiche è sempre stata l’assessore in più e Accorinti dovrebbe esserne fiero perché ha tolto più castagne dal fuoco, preso più calci diretti ad altri e ha fatto da parafulmine più di quanto lui possa pensare. Poi si sa, nessuno è indispensabile e Messina, lo sappiamo, è piena di superman in grado di rivoluzionare il mondo e affrontare l’emergenza migranti di gran lunga meglio di una donna alta meno di un metro e 60, ci mancherebbe. Sappiamo benissimo che gli uffici di Palazzo Zanca sono in grado di fronteggiare il settore dei servizi sociali in modo da far impallidire la Svezia. Ma voglio dire io quel grazie a Clelia che non le ha detto nessuno. Voglio dirle grazie non perché è stata wonderwoman ma perché ha svolto semplicemente l’incarico che le era stato affidato. Grazie Clelia perché mentre io alzavo il finestrino al semaforo alla vista di un profugo tu hai trovato comunque il modo di fargli avere un paio di scarpe e il sorriso che gli ho negato. Grazie Clelia perché là dove la macchina pubblica non funzionava e là dove rispuntavano tornelli e porte chiuse c’eri tu a prenderti insulti e minacce. Grazie Clelia perché neanche una volta ti ho sentita dire che lo sfacelo che hai trovato era colpa di qualcuno che c’era prima. Grazie Clelia perché hai preso la zappa e ti sei messa a lavorare. Nel silenzio, senza trombe e telecamere hai dimostrato che si può Cambiare Messina dal basso senza farsi accecare da demoni.

Rosaria Brancato

16 commenti

  1. Una donna capace dedita ai più umili con tanto sacrificio, che adopera la bocca soltanto per dire cose sensate e concrete non può essere accorintiana. Ritengo che non sia giusto offenderla in questa maniera.

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  2. Una donna capace dedita ai più umili con tanto sacrificio, che adopera la bocca soltanto per dire cose sensate e concrete non può essere accorintiana. Ritengo che non sia giusto offenderla in questa maniera.

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  3. Trovo molto bello l’articolo. Immagino che negli ultimi giorni si sia capito in modo definitivo che siamo stati presi in giro.
    Avevo votato un programma che è stato disatteso praticamente in tutto. Oggi siamo arrivati all’epurazione di quelli/e che nel progetto accorintideo avevano creduto anima e corpo.
    Avrei scommesso qualsiasi cosa che dopo gli ultimi eventi il ginnico avrebbe approfittato dell’occasione d’oro per liberarsi del sig. Mantineo, invece sono stato miseramente smentito con lo sventolio di una circolare.
    E’ davvero difficile immaginare che i passi di questi tizi siano mossi dalla buonafede.
    Sempre più schifato.

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  4. Trovo molto bello l’articolo. Immagino che negli ultimi giorni si sia capito in modo definitivo che siamo stati presi in giro.
    Avevo votato un programma che è stato disatteso praticamente in tutto. Oggi siamo arrivati all’epurazione di quelli/e che nel progetto accorintideo avevano creduto anima e corpo.
    Avrei scommesso qualsiasi cosa che dopo gli ultimi eventi il ginnico avrebbe approfittato dell’occasione d’oro per liberarsi del sig. Mantineo, invece sono stato miseramente smentito con lo sventolio di una circolare.
    E’ davvero difficile immaginare che i passi di questi tizi siano mossi dalla buonafede.
    Sempre più schifato.

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  5. ma Accorinti la lodata pubblicamente ……….Allora perche’ questa polemica??????

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  6. ma Accorinti la lodata pubblicamente ……….Allora perche’ questa polemica??????

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  7. ma perche’ il programma e’ cambiato? Signori ma in un anno
    che cosa poteva fare Accorinti piu’ di quello gia’ fatto.
    EROICO. Quello che ha fatto Accorinti (senza soldi )in un anno
    non l’hanno fatto messi tutti insieme gli ultimi 10 Sidaci.
    Il problema e’ giustificarsi per le loro mancanze ,vero
    Consiglieri comunali ?vecchi e nuovi.Cmq qualsiasi giunta di qualsiasi colore politico se non c’e’ ONESTA(anche intellettuale) non si va da nessuna parte,anzi si va a sbattere.Un cittadino che abita a Messina da 55 anni.
    Con i figli una a Parigi x lavoro e altro a casa come tantissimi giovani messinesi e non per scelta.

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  8. ma perche’ il programma e’ cambiato? Signori ma in un anno
    che cosa poteva fare Accorinti piu’ di quello gia’ fatto.
    EROICO. Quello che ha fatto Accorinti (senza soldi )in un anno
    non l’hanno fatto messi tutti insieme gli ultimi 10 Sidaci.
    Il problema e’ giustificarsi per le loro mancanze ,vero
    Consiglieri comunali ?vecchi e nuovi.Cmq qualsiasi giunta di qualsiasi colore politico se non c’e’ ONESTA(anche intellettuale) non si va da nessuna parte,anzi si va a sbattere.Un cittadino che abita a Messina da 55 anni.
    Con i figli una a Parigi x lavoro e altro a casa come tantissimi giovani messinesi e non per scelta.

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  9. Ah..Ah… Ah..
    Giuro, non ho mai riso tanto in vita mia.
    La miglior barzelletta mai ascoltata….
    Ah.. Ah.. Ah.. Ogni tanto, ridere fa bene…
    “…ma in un anno che cosa poteva fare Accorinti piu’ di quello gia’ fatto…”
    Ah.. Ah.. Ah…
    La migliore barzelletta, giuro… Ah.. Ah.. Ah..

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  10. Ah..Ah… Ah..
    Giuro, non ho mai riso tanto in vita mia.
    La miglior barzelletta mai ascoltata….
    Ah.. Ah.. Ah.. Ogni tanto, ridere fa bene…
    “…ma in un anno che cosa poteva fare Accorinti piu’ di quello gia’ fatto…”
    Ah.. Ah.. Ah…
    La migliore barzelletta, giuro… Ah.. Ah.. Ah..

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  11. Che polemica stupida!! Non avete più argomenti. Smettetela!

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  12. Che polemica stupida!! Non avete più argomenti. Smettetela!

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  13. Ringrazio anch’io Clelia Marano!
    Ho avuto modo di vederla, nei mesi scorsi, sempre presente,attenta, sollecita a risolvere i numerosi problemi, piccoli e grandi, di coloro che aveva davanti! Chissà quante notti insonni con innumerevoli pensieri! Adesso ha detto basta, tradita e colpita ( ma non affondata) dal fuoco amico, invece di essere aiutata e sostenuta coi fatti! Certo che il Prefetto ha dato un bello schiaffo morale all’ Amministrazione! Chissà se il nostro Sindaco diminuirà i suoi proclami davanti ai riflettori delle TV e magari avrà modo di girare sulla “sua ” pista ciclabile, che possa servire a fargli ri-prendere “contatto” con le tante situazioni difficili e disperate, in cui versa la nostra Messina? Mi dispiace molto per le dimissioni di Clelia perché è la città intera che perde una grande risorsa… Sicuramente troverà altri contesti,dove poter operare con serenità ed ottenere tutte quelle soddisfazioni che qui le sono state negate!
    Notavo infine, cara Rosaria Brancato, che gli argomenti per arrabbiarsi ogni domenica, non ce li facciamo mancare mai, purtroppo…
    P.S. Intanto aspetto, con una certa ansia, la cerimonia del prossimo 4 novembre per vedere il clima che tirerà in Piazza Unione Europea

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  14. Ringrazio anch’io Clelia Marano!
    Ho avuto modo di vederla, nei mesi scorsi, sempre presente,attenta, sollecita a risolvere i numerosi problemi, piccoli e grandi, di coloro che aveva davanti! Chissà quante notti insonni con innumerevoli pensieri! Adesso ha detto basta, tradita e colpita ( ma non affondata) dal fuoco amico, invece di essere aiutata e sostenuta coi fatti! Certo che il Prefetto ha dato un bello schiaffo morale all’ Amministrazione! Chissà se il nostro Sindaco diminuirà i suoi proclami davanti ai riflettori delle TV e magari avrà modo di girare sulla “sua ” pista ciclabile, che possa servire a fargli ri-prendere “contatto” con le tante situazioni difficili e disperate, in cui versa la nostra Messina? Mi dispiace molto per le dimissioni di Clelia perché è la città intera che perde una grande risorsa… Sicuramente troverà altri contesti,dove poter operare con serenità ed ottenere tutte quelle soddisfazioni che qui le sono state negate!
    Notavo infine, cara Rosaria Brancato, che gli argomenti per arrabbiarsi ogni domenica, non ce li facciamo mancare mai, purtroppo…
    P.S. Intanto aspetto, con una certa ansia, la cerimonia del prossimo 4 novembre per vedere il clima che tirerà in Piazza Unione Europea

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  15. ridi ridi ,certo tu sei abituato a piangere ad andare col capo ++++++++ di quelli che per anni hanno portato allo sfacelo questa citta’ lo ripeto i messinesi non sono fessi e quello che vedono e’ una cittaa’ diversa da com’era

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  16. ridi ridi ,certo tu sei abituato a piangere ad andare col capo ++++++++ di quelli che per anni hanno portato allo sfacelo questa citta’ lo ripeto i messinesi non sono fessi e quello che vedono e’ una cittaa’ diversa da com’era

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